Cina
La Cina avrà un proprio standard per la Tv mobile. Le Autorità cinesi per le comunicazioni hanno così confermato le indiscrezioni che già da tempo circolavano sul mercato. Così come è stato per lo standard 3G, anche per la trasmissione di contenuti televisivi su dispositivi mobili la Cina ha deciso di non aprire a operatori stranieri e confezionerà uno standard ‘fatto in casa’.
Il formato cinese per la telefonia di terza generazione è il TD-SCDMA, sviluppato da Datang e Siemens.
Quest’ultima decisione aprirà naturalmente un’aspra concorrenza sul mercato nazionale, ma contribuirà a rendere più competitivo il settore che comunque resta chiuso alle innovazioni provenienti da oltre confine.
Fino a oggi, i maggiori venditori di infrastrutture mobili e cellulari hanno investito all’estero diversi milioni di dollari in R&D per gli standard della Tv mobile, alla ricerca della migliore tecnologia e dei più validi modelli di business per lanciare Tv e video sui dispositivi mobili.
La Cina potrebbe acquistare un’importanza enorme su questo nascente mercato e non solo perché è il più grande del mondo in termini di clienti del mobile, con un crescita rapida e notevole, ma anche perché in questo Paese si registra una forte spinta verso la Tv mobile.
La popolarità di questi servizi è dovuta alla mancanza di abbonati alla Pay TV, ma anche al fatto che i nuovi operatori mobili del Paese hanno prontamente offerto questi servizi. E anche il potente Shanghai Media Group sta provando a lanciarsi nella pubblicità su Tv mobile.
Tuttavia, secondo alcuni analisti è possibile che la Cina segua la strada della Corea, che usa il sistema Digital Media Broadcasting (DMB) supportato da Samsung. Lo scorso marzo, in Corea, 500.000 cellulari erano in grado di ricevere questo servizio.
Nel frattempo, lo standard DVB-H (Digital Video Broadcasting-Handheld), sostenuto da Nokia, sta superando l’uso del sistema MediaFLO (Media Forward Link Only) di Qualcomm nella trasmissione di contenuti Tv su dispositivi mobili. Il DVB-H è anche la tecnologia ampiamente utilizzata in Europa, dove sono stati lanciati diversi test con questo formato. Molto presto però, stando alle informazioni, bisognerà fare i conti anche con il sistema made in Cina.