DVD Jon di nuovo contro Apple: in vendita il codice per aggirare il DRM di iTunes

di Alessandra Talarico |

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DVD Jon

Jon Lech Johansen, è il caso di dirlo, ha colpito ancora. Il giovane hacker norvegese, noto alle cronache cibernetiche per aver creato un programma (DeCSS) capace di aggirare le protezioni dei DVD per renderli quindi “copiabili”, nonché per la sua avversione per i DRM ne ha fatto un’altra delle sue, ancora una volta contro la Apple.

Già in passato DVD Jon – questo il suo nome di battaglia – aveva messo in agitazione la casa di Cupertino elaborando PyMusique un algoritmo che consentiva di andare a “pescare” direttamente nell’archivio musicale di Apple, aggirando la protezione DRM FairPlay.

 

Negli ultimi giorni il giovanissimo hacker – ha appena 22 anni – è tornato alla ribalta per aver trovato il modo di sbloccare il sistema che impedisce agli utenti dell’iPod di scaricare musica da music store diversi da iTunes.

Come è noto, infatti, i brani scaricati dall’iTunes Music Store, il negozio di musica on line di Apple, sono protetti dalla tecnologia FairPlay e possono dunque essere ascoltati solo ed esclusivamente sull’iPod che, a sua volta, non consente l’ascolto di molte delle canzoni scaricate da altri negozi di musica online.

 

In pratica, Jon ha eseguito il reverse engineering completo della tecnologia DRM di Apple e pensa addirittura di rivendere il codice in licenza alle compagnie che vogliono rendere i loro contenuti leggibili sull’iPod.

 

Sebbene FairPlay sia un sistema proprietario, l’algoritmo su cui si basa è di dominio pubblico, ma sicuramente Apple non starà a guardare mentre DVD Jon torna a romperle le uova nel paniere.

Già all’epoca del programma PyMusique, la società di Steve Jobs era dovuta correre ai ripari per chiudere immediatamente la falla che aveva consentito a Jon di aggirare le protezioni e rendere i brani scaricati da iTunes trasferibili e masterizzabili all’infinito.

 

Basata sul linguaggio Python, l’applicazione rappresentava sicuramente una chiara violazione delle “condizioni di servizio” della casa di Cupertino, anche se gli autori si difesero dichiarando che l’abbattimento della protezione dei brani era solo un “effetto collaterale” del programma, concepito per permettere anche agli utenti di Linux di acquistare canzoni da iTunes Music Store.

 

Le protezioni DRM vengono aggiunte a posteriori da iTunes dopo che il brano è stato scaricato: come dire, non si può impedire di disporre liberamente di un prodotto acquistato legalmente.

 

La stessa scusa era sta usata da Johansen durante la causa (da cui è uscito vittorioso) intentata dalle major di Hollywood per il programma DeCCS: all’epoca, il ragazzo si giustificò spiegando d’aver aggirato la protezione dei Dvd per suo uso personale, al fine di poterli studiare sul sistema operativo Linux, e non per farne delle copie a fine commerciale.

 

Apple – che con i iTunes controlla l’88% del mercato Usa del download legale e con l’iPod il 60% di quello dei lettori digitali –   non ha ancora commentato la notizia ma appare evidente che sta preparando la sua contromossa per evitare che Jon e compari tentino di lucrare abbattendo i capisaldi della filosofia iTunes.

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