Italia
La Tv digitale terrestre cambierà nel nostre vite e non solo perché sarà garanzia di pluralismo e qualità audio e delle immagini.
Il grosso cambiamento che porterà nelle nostre case la nuova tecnologia di trasmissione radiotelevisiva riguarderà essenzialmente la possibilità di interagire con la Tv. Una delle applicazioni più interessanti riguarda il tGovernment, vale a dire l’insieme dei servizi forniti dalle pubbliche amministrazioni o dagli enti privati, fruibili dall’utente tramite la TDT.
Tra i servizi rientrano: informazioni, richieste certificati anagrafici, pagamenti utenze (Imposta Comunale sugli Immobili, tasse, multe), servizi di partecipazione (es. sondaggi Tv sull’operato delle pubbliche amministrazioni).
In altre parole stop alle code agli sportelli, alla terribili trafile burocratiche, tutto sarà a portata di telecomando.
Il tGovernment è solo una delle applicazioni, le possibilità di impiego sono molteplici specie nella sanità, come dimostra il progetto sperimentale di ricerca, finanziato dalla Regione Lombardia e realizzato dal consorzio di imprese comprendente, CREMS (Centro di Ricerca in Economia e Management dell’Università Carlo Cattaneo), LIUC, Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor, Logos Società Cooperativa, MediaItaly, Moonway.it e con Multimedia Services Maggiolini. Obbiettivo, evitare agli utenti inutili file e perdite di tempo, portando l’ospedale direttamente in Tv e in futuro anche sul videofonino.
Mario Fumagalli, Amministratore unico MediaItaly, Presidente del Cda di Fi System Italia, dichiara a Key4biz: “Quando si parla di Tv Digitale Terrestre molti, utenti e anche operatori del settore, hanno una reale sottostima di quelle che sono le potenzialità, sia tecnologiche che sociali, di questa tecnologia. In particolare per quello che riguarda le applicazioni interattive e i servizi di pubblica utilità siamo molto lontani dall’avere efficacemente esplorato e verificato sul campo i suoi campi di applicazione, la sua efficacia, i possibili modelli di business”.
L’iniziativa, denominata AHH (At Home Hospital), si basa, infatti, sulla tecnologia digitale terrestre, ovvero sulla televisione interattiva. Il progetto sperimenta la possibilità per il cittadino di prenotare esami e visite, seguire l’andamento di una terapia, mantenere i dovuti controlli successivi a un intervento chirurgico, attraverso una qualsiasi televisione allacciata al digitale terrestre (e in futuro anche attraverso i cellulari). Insomma: cadono le barriere tra l’ospedale e l’utenza e si interagisce in prima persona con la struttura sanitaria in modo facile e intuitivo.
Il progetto risponde da una parte alle esigenze dell’utenza, che può così accedere in modo semplice e diretto ai servizi senza dover accedere a luoghi diversi o sottostare a lunghe attese (a volte inutilmente); dall’altra, all’esigenza delle aziende sanitarie e ospedaliere di stabilire con i propri utenti un rapporto diretto e funzionale.
I risultati del progetto di ricerca AHH saranno presentati al pubblico in occasione del Convegno “Paziente chiama…digitale risponde” che si terrà il 31 Ottobre 2006 (Aula B dell’Istituto Scientifico San Raffaele, ore 15:00). Alcuni esperti del settore presenteranno in tale occasione il prototipo studiato, discutendo le possibili future applicazioni e sviluppi delle tecnologie interattive a servizio del cittadino. Nell’occasione verranno presentati anche i risultati di una approfondita indagine demoscopia nonché delle possibilità offerte da questo evoluto sistema di CRM sanitario.
Fumagalli ha spiegato a Key4biz che “Il progetto AHH cerca di analizzare e sviluppare uno dei campi di applicazione della Tv Digitale Terrestre, il rapporto tra ente ospedaliero e paziente. Realizzato in collaborazione con L’Ospedale San Raffaele di Milano, il progetto AHH infatti permette al paziente dimesso, una volta a casa, di ricevere sul suo televisore informazioni relative alla sua patologia, ai suoi farmaci prescritti, alle loro posologia, eventuali controindicazioni e gli ricorda eventuali visite mediche e analisi cliniche pianificate”.