Italia
Il livello di competitività raggiunto da molti mercati, sta spingendo la penetrazione della banda larga in Europa.
Secondo un report dell’ERG (European Regulators Group), infatti, è proprio in quei Paesi dove si conta un alto numero di player che la banda larga è più diffusa e ha registrato una crescita maggiore.
Per quanto riguarda nello specifico il mercato italiano, l’alto livello di crescita raggiunto tra il 2004 e il 2005, è continuato anche nei primi sei mesi del 2006: alla fine di giugno – secondo i dati ERG – c’erano nel nostro Paese 7.661 mila linee attive, pari a una crescita del 39% rispetto a giugno 2005 e del 120% rispetto allo stesso periodo 2004.
Una crescita attribuibile in gran parte all’operato dell’Agcom: quando alla fine del 1999 Telecom Italia annunciò la propria offerta ADSL retail, l’Authority decise di intervenire per evitare che l’incumbent controllasse il mercato prima della piena implementazione del Local Loop Umbundling (LLU).
Sulla base di quanto indicato dall’Autorità, Telecom ha l’obbligo di fornire accesso ai servizi a banda larga all’ingrosso su base non discriminatoria nonché di pubblicare, con validità annuale, l’offerta di riferimento relativa all’anno successivo. L’offerta di riferimento include idonei Service Level Agreement, differenziati in SLA base e SLA premium, ed è sottoposta all’approvazione dell’Autorità.
Per quanto riguarda le condizioni tecniche di fornitura, Telecom Italia deve predisporre SLA contenenti il dettaglio dei processi e dei tempi di provisioning e assurance per ciascun elemento del servizio e degli standard di qualità adottati, mentre, con riferimento alle condizioni economiche dei servizi bitstream, Telecom Italia applica i medesimi prezzi sia agli operatori interconnessi, sia alle proprie divisioni commerciali ed alle società ad essa collegate o da essa controllate.
Nonostante questi e molti altri accorgimenti, tuttavia, la quota di mercato dei new entrant nel mercato italiano della banda larga retail è ancora pari al 28%, in netto contrasto con quanto avviene in Gran Bretagna (77%), Francia (54%), Spagna (46%) e Germania (40%).
Sono questi, comunque, i 5 mercati che hanno fatto registrare la crescita maggiore.