L’innovazione dev’essere di sistema. Per la Magnolfi, ‘necessarie risorse umane per ricerca, cultura industriale e PA che non sia d’ostacolo’

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Italia


Beatrice Magnolfi

Successo di presenze per la convention sul futuro dell’Information and Communication Technology in Italia, organizzata dal CNIT (Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni).

Alla presenza di oltre duecento partecipanti tra studiosi e ricercatori delle maggiori Università italiane, oltre che di rappresentanti delle Istituzioni e dell’imprenditoria, sono state presentate nove proposte di ricerca di ampio respiro strategico, elaborate negli ultimi mesi dalle 36 Università facenti parte del CNIT.

 

Ad aprire il convegno sono intervenuti Beatrice Magnolfi, Sottosegretario per le Riforme e l’Innovazione nella P.A. e il Presidente della Regione Toscana Claudio Martini.

 

Beatrice Magnolfi ha evidenziato l’importanza che l’ICT riveste in questo momento per il paese. In Italia negli ultimi tempi si è assistito ad uno sviluppo del settore: si è passati infatti da un – 0,4% del PIL del primo semestre 2005 ad oltre l’1% nel primo semestre 2006, ma si è ancora lontani dalla media europea che supera il 2%.

 

“La mission del Governo – come sottolinea la Magnolfi – è modernizzare il paese e per fare ciò sono necessarie risorse umane per la ricerca, una cultura “industriale” e una pubblica amministrazione che non sia di ostacolo o intralcio. L’innovazione deve essere di sistema, in special modo nell’ICT che ha cambiato i sistemi di apprendimento, comunicazione, acquisto e vendita”.

La senatrice ha poi messo in risalto come nella P.A. ci debba essere un deciso cambiamento di prospettiva: “Bisogna lavorare di più sull’interoperabilità e sull’integrazione delle banche dati: passare cioè dal possesso all’accesso. In altri termini più back office e meno front office”.

 

Anche il Presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, considera la capacità di “fare sistema” fondamentale per lo sviluppo del paese e sottolinea  come il CNIT, in quanto consorzio, sia in Italia uno dei rari esempi di fruttuosa unione di sinergie.

“Noi abbiamo alcuni punti di eccellenza in Toscana assai importanti ma dobbiamo fare sistema per dotare il nostro territorio di un’attrattiva forte in particolare per chi è disposto ad investire”, ha dichiarato Martini, sottolineando come “le nuove tecnologie non sono solo un settore ausiliario ma una piattaforma trasversale che permette a tutti gli altri settori di crescere. A questo proposito, in Toscana abbiamo già attuato una collaborazione con il CNIT in particolare per quanto riguarda l’infomobilità”.

 

Soddisfazione, quindi, per la comunità scientifica del CNIT, diretta dal prof. Enrico Del Re che dichiara: “Oggi siamo soddisfatti di essere riusciti nell’obiettivo di riunire quelli che possono essere considerati i tre pilastri indispensabili per lo sviluppo del paese: la comunità scientifica, l’industria e le Istituzioni. Questa giornata non è un punto di arrivo ma di partenza, un esempio di dialogo per definire congiuntamente i programmi di ricerca e il futuro dell’Information and Communication Technology in Italia”.

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