Cinema: Roma in festa. Quale ruolo per l’editore audiovisivo nel futuro della Comunicazione? Se ne è parlato al convegno Univideo

di Raffaella Natale |

Davide Rossi (Univideo): ‘Sosteniamo il progresso tecnologico, ma non si può portare l’audiovisivo ovunque, specie se avviene a scapito della qualità’.

Italia


Convegno Univideo

Un appuntamento per discutere e confrontarsi sul mercato audiovisivo e il ruolo fondamentale dell’editore all’interno della filiera cinematografica di produzione e diffusione di contenuti culturali.

Sabato 14 ottobre, nel corso della I edizione della Festa del Cinema di Roma (13-21 Ottobre), Univideo (Unione Italiana Editoria Audiovisiva) è stata presente con un’importante iniziativa pubblica, dedicata alla presentazione del libro di Gaetano Stucchi dal titolo “Tutto il Cinema per sempre: il ruolo dell’Editore Audiovisivo nel futuro della Comunicazione”.

 

Univideo rappresenta il settore dell’home entertainment in Italia e raggruppa al suo interno le principali aziende attive nell’industria dell’audiovisivo. Attualmente le imprese che aderiscono all’associazione sono 68,  un comparto pari a oltre il 90% del mercato totale.

L’associazione favorisce il progresso del settore rappresentato, curando l’assistenza e la tutela degli interessi delle imprese; rappresenta le imprese associate nei rapporti con tutti gli interlocutori esterni, pubblici e privati; tutela le attività delle imprese aderenti sul piano sindacale e del lavoro; provvedere all’informazione e alla consulenza degli associati relativamente ai problemi generali e specifici di loro interesse.

 

Presenti all’appuntamento di sabato: Felice Laudadio (Direttore della Casa del Cinema), Mario Morcellini (Preside della Facoltà di Scienza della Comunicazione presso l’Università “La Sapienza” di Roma) e Nicola Zingaretti (Parlamentare Europeo e Relatore della Direttiva Europea “Enforcement sul Diritto d’Autore”).

I lavori sono stati condotti e moderati da Raffaele Barberio (Direttore di Key4Biz).

 

“Oggetto del saggio – come spiega lo stesso autore Gaetano Stucchi – è il cinema e il ruolo dell’editore audiovisivo in un contesto, quello della produzione audiovisiva, in continua trasformazione”.

Stucchi si sofferma sui profondi cambiamenti che sta subendo la catena del valore della comunicazione, “…soprattutto nei suoi segmenti intermedi, nel percorso del prodotto finito verso il suo pubblico (circuiti, forme e tecnologie distributive)”.

“Sta cambiando il comportamento di consumo dello spettatore che diventa sempre più influente sui contenuti e l’organizzazione dell’offerta, includendo sempre più spesso, la capacità e la decisione di farsi produttore di contenuti. Il consumatore di contenuti audiovisivi sa orientarsi nell’offerta perché ben conosce il prodotto e ciò deriva dal fatto che lui stesso è produttore di contenuti audiovisivi, (scrive sui blog, crea immagini ecc)”.

 

“In un contesto di forte innovazione tecnologica – sottolinea Stucchi – che è stato testimone del passaggio dal VHS al Dvd, dell’avvento di internet, della fruizione di contenuti audiovisivi on demand, della possibilità di distribuzione online, sta cambiando anche il rapporto tra l’editore audiovisivo e il contesto delle tecnologie di trasporto e delivery all’utente”.

E’ giusto quindi chiedere all’editore audiovisivo di confrontarsi con l’innovazione tecnologica e di non tornare indietro, di non chiudersi davanti al cambiamento, perché la sua missione è quella di gestire il patrimonio cinematografico in qualsiasi modo e con tutti gli strumenti che la tecnologia offre”.

 

Nel suo intervento Felice Laudadio si è soffermato sul ruolo della Casa del cinema, che ha ospitato l’evento, che è nata come tributo alla memoria di una figura molto importante, e non solo per il cinema italiano, che è Marcello Mastoianni.

“Quando l’ho ideata questa struttura – ha detto Laudadio – ho fondato tutto il progetto sull’esperienza del Dvd appena nato, ma che stava per diventare uno strumento fondamentale. La casa del cinema può svolgere la sua attività perché esiste il Dvd, se avessimo dovuto basarci sulle pellicole avremmo dovuto rinunciare a dei grossi pezzi della nostra cultura”.

Laudadio ha spiegato che “…il Dvd, grazie a un accordo formale che noi abbiamo assunto con Univideo, ci consente di poter recuperare la memoria storica e il lavoro culturale di chi ha prodotto quei materiali e non solo il regista ma tutti i tecnici e gli attori, l’editore del prodotto. La casa del cinema è in grado di reggere un pubblico molto variegato, proiettando gratuitamente il Dvd e mettendolo immediatamente dopo in vendita nelle nostre librerie e abbiamo un riscontro importante”.

Adesso ha annunciato Laudadio, “…stiamo immaginando, anche se il progetto cammina già su due gambe, la creazione di una manifestazione internazionale legata esclusivamente al Dvd, un grosso evento internazionale che avrà sede a Venezia”.

 

Nel suo intervento, Mario Morcellini è partito da alcuni aspetti importanti del saggio di Gaetano Stucchi: il cambiamento del consumatore di media e il cambiamento della società che sta sullo sfondo.

Per Morcellini c’è da tener presente “…un passaggio nel comportamento del consumatore verso la figura del prosumer, cioè a una figura capace di gestire con competenza la selezione dei media, dei messaggi e degli scenari. C’è quindi nei giovani consumatori la propensione a diventare non solo consumatori critici del patrimonio culturale disponibile ma anche attivismo, consapevolezza linguistica, sintonia quasi tattile verso le nuove tecnologie e ciò li porterà a essere produttori microproduttori a condizione che qualcuno gliene dia la possibilità e la società non si permetta di pensare che i giovani debbano stare solo seduti a consumare i media”.

 

L’europarlamentare Nicola Zingaretti ha voluto porre l’attenzione sul ruolo “peculiare” dell’editore audiovisivo, sullo sfondo della legislazione europea che dovrebbe “offrire, a questo e altri attori del settore, un quadro di maggiori certezze”.

Zingaretti ha sottolineato che “…i 480 milioni di eurocittadini, che fanno parte di questo mercato interno, hanno bisogno di regole comuni”.

L’Europa – ha detto l’europarlamentare – svolge con un’azione di promozione e sostegno della competitività e della produzione culturale dell’impresa europea attraverso i vari e conosciuti programmi di sostegno. Dal primo gennaio – ricorda – la nuova programmazione economica finanziaria prevede ingenti risorse proposte con nuovi programmi e rispetto ai quali l’industria e gli operatori italiani devono prepararsi per tempo perché ci sarà una forte competizione”.

 

Altra cosa importante, che Zingaretti ha sottolineato nel proprio intervento, è la necessità di armonizzazione delle disposizioni all’interno di ciascun Paese membro.

Zingaretti ha fatto quindi riferimento alla Direttiva Tv senza Frontiere, in particolare al punto che riguarda la difesa della proprietà intellettuale e nasce dall’art.17 della Carta dei diritti fondamentali dell’UE. I 480 milioni di cittadini Ue avranno gli stessi strumenti per intervenire su tutti gli elementi di degenerazione del mercato. Finalmente, attraverso un emendamento, la Direttiva stila una serie di casi che possono considerarsi diritto di proprietà intellettuale. Inoltre impone in tutti gli Stati membri la considerazione della violazione della proprietà intellettuale come reato, prevedendo “…l’armonizzazione delle sanzioni e introducendo il concetto di confisca dei beni ai soggetti condannati, ma anche distruzione della merce requisita e delle attrezzature che consentono la contraffazione”.

 

La chiusura dei lavori è spettata a Davide Rossi, che con grande soddisfazione ha sottolineato che per la prima volta Univideo è diventata editore, un editore che, come ha ricordato, non può contare “…su risorse pubbliche o fondi dei ministero, ma solo su denaro che deriva dalle quote associative versate dalle 68 imprese associate…”.

Rossi ha sottolineato i 950 milioni spesi lo scorso anno per i Dvd che contribuiscono a sostenere un mercato solido, che “…non si cancella perché qualcuno si è fatto all’estero un server per distribuire online contenuti…”.

Si è stimato che nel primo semestre del 2006 siano stati venduti oltre 17 milioni di pezzi (edicola esclusa), per un valore totale di oltre 190 milioni di euro.

 “Ci riteniamo molto soddisfatti – ha commenta Davide Rossi – questi dati dimostrano quanto il pubblico italiano sappia essere ricettivo e attento alle offerte culturali e allo stesso tempo quanto il cinema in Dvd rappresenti una valida alternativa al vuoto pneumatico di certe offerte televisive ma anche una sempre nuova e coinvolgente forma di intrattenimento”.

 

Il presidente ha ricordato anche che delle entrate del settore, 180 milioni vengono versati allo Stato, “…siamo un’industria culturale – ha ribadito – che paga l’Iva al 20%, dà soldi allo Stato e ne prende zero”.

In questo senso Rossi, ha richiamato l’attenzione sul servizio universale della cultura della memoria cinematografica.

Il presidente di Univideo ha parlato quindi dell’importanza di poter arrivare con i Dvd in tutti quei Paesi dove la tecnologia non può venire in aiuto della distribuzione.

“…Ci sono Paesi – ha sottolineato – in cui non arriva l’Umts, il DVB-H, la TDT, la banda larga… e i contenuti posso essere acquistati solo in edicola, negozio o videoteca (…) l’editore deve quindi guardare tutto l’universo dell’audiovisivo: decidere cosa comprare, trasformare, vedere e cercare nuovi canali distributivi…”.

 

Bisogna sopperire queste mancanze per portare i contenuti ovunque e a quelli che continuano a gridare allo scandalo quando vedono i Dvd nei supermercati, Rossi risponde: “…sarebbe bello che tutti potessero andare al cinema a vedere un film, ma non si fa, il Dvd offre invece il cinema a chi in sala non andava più. Offre una possibilità in più, non toglie il cinema dalle sale, ma fa venire voglia di cinema a chi non andava più nelle sale”.

“Oggi il ruolo dell’editore audiovisivo è quello di riuscire a portare il cinema a casa e, con impegno e competenza, saperlo promuovere. E’ insomma quello di saper trasformare la magia del cinema in un’offerta commerciale che rispetti il prodotto culturale che entra nelle case degli italiani”.

 

Ma Rossi ha invitato anche all’attenzione, “…non si può portare l’audiovisivo ovunque quando questo avviene a scapito della qualità…”.

Il riferimento del presidente di Univideo è chiaramente rivolto al recente fenomeno del social networking che sta impazzando in rete. YouTube, ma anche tanti altri, offrono video di pessima qualità, orribili, “…non sono contenuti  – sottolinea Rossi  ma pezzi di filmati che durano 40 secondi e possono al massimo strappare un sorriso”.

Il presidente mette in evidenza anche l’importanza dei sistemi di DRM e accesso condizionato per proteggere tutti i contenuti, anche quelli del singolo che vuole creare qualcosa.

 

Subito dopo il convegno si è celebrata la seconda edizione del Riconoscimento Giornalistico intitolato alla memoria di Giuliana Gallo, per oltre 10 anni consigliere dell’Associazione e Direttore di “Univideo News”.

 

L’iniziativa, istituita lo scorso anno con lo scopo di premiare i giornalisti che meglio e in modo continuativo hanno comunicato il valore del DVD quale prodotto completo e autonomo, sia dal punto di vista economico che culturale, quest’anno ha visto tra i premiati Francesco Manacorda per la Stampa Quotidiana,  Marcella Peruggini per la categoria Stampa Periodica e Antonio Valenzi per la sezione Giovani Giornalisti – New Media.

 

Inoltre, nel corso della premiazione, un riconoscimento speciale è andato alla giornalista e presentatrice Serena Dandini per il suo impegno, la passione e l’interesse continuo dimostrato nei confronti del Dvd.

 

Saggio “Tutto il Cinema per sempre: il Ruolo dell’Editore Audiovisivo nel futuro della Comunicazione”

 

Sintesi del Saggio

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