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Pedopornografia: nuove tecnologie a disposizione della Polizia grazie al software CETS di Microsoft

Italia


La Polizia Postale e delle Comunicazioni ha da oggi a disposizione un’importante e innovativa tecnologia, messa a disposizione gratuitamente da Microsoft per combattere il fenomeno della pedopornografia online.

 

Il nuovissimo sistema denominato CETS (Child Exploitation Tracking System – Sistema di Tracciamento Contro la Pedopornografia) è stato presentato oggi, alla presenza del Vice Ministro dell’Interno, Marco Minniti, dal Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Giovanni De Gennaro, dal Direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, Domenico Vulpiani, dal Chief Executive Officer di Microsoft Corporation, Steve Ballmer e dall’Amministratore Delegato di Microsoft Italia, Marco Comastri.
 

CETS consentirà alla Polizia Postale, che in Italia è il principale organo di polizia  preposto a contrastare i reati sulla Rete, di tracciare eventuali tentativi di pedopornografia online e di indagare con maggior efficacia gli individui e i siti Internet sospetti. Un sistema che permetterà perciò ai più giovani di navigare nella Rete con maggiore sicurezza.

 

Oggi, dopo 12 mesi di lavoro, di messa a punto e di test effettuati in stretta partnership con Microsoft, la Polizia italiana può annunciare di aver adottato il sistema CETS e di essere il primo Paese europeo e il terzo al mondo, dopo Canada e Indonesia, in grado di poter già operare con questo innovativo strumento di indagine. Un perfetto esempio di collaborazione pubblico-privato al servizio dello sviluppo di una società digitale sempre migliore.

 

Il nuovo sistema CETS presentato a Roma è stato sviluppato da Microsoft in collaborazione con la Polizia Canadese e numerose polizie internazionali, dopo che un Detective della Polizia di Toronto si era rivolto direttamente a Bill Gates nel 2003 per avere un aiuto tecnologico che consentisse di affrontare il fenomeno, fortemente in espansione. Già nel suo primo anno, dopo l’annuncio in Canada nella primavera 2005, CETS ha dato brillanti risultati nell’ambito di  investigazioni nazionali e internazionali: gli arresti totali effettuati dalla Polizia canadese sono stati oltre 140.

 

Operativo da oggi in Italia, il Child Exploitation Tracking System permette infatti alla Polizia Postale di dialogare fra le proprie 76 sedi territoriali, abbattendo considerevolmente i tempi di indagine, e consentirà a livello internazionale di relazionarsi con i Paesi che hanno adottato e adotteranno progressivamente la piattaforma CETS , scambiando un’enorme mole di  dati e informazioni in tempo reale, ponendo pertanto il Sistema di Tracciamento Contro i pedopornografi online sviluppato da Microsoft come la prima piattaforma veramente internazionale per la caccia alla pedopornografia.  L’alto grado di automazione del sistema rende possibile tenere sotto controllo e confrontare all’istante un’imponente massa di dati, documenti, profili personali e domini web rendendo molto più agevole la caccia alle illegalità e allo sfruttamento dei minori sia sul territorio italiano, sia nelle indagini che coinvolgono più Paesi, essendo la pedopornografia online senza confini.

 

Con l’adozione di CETS da parte della Polizia Postale e delle Comunicazioni, Microsoft conferma il proprio impegno internazionale a fare di Internet un luogo sicuro. Microsoft infatti ha messo a disposizione il proprio software e le proprie competenze, combinandoli con la grande esperienza della Polizia Postale italiana nell’indagare i pedopornografi del Web.

 

Contestualmente all’annuncio di CETS, Microsoft Italia lancia oggi l’iniziativa “SicuramenteWeb”, di cui CETS rappresenta un elemento primario. “SicuramenteWeb” è un ampio programma che vedrà l’impegno della filiale italiana di Microsoft sia a vantaggio di una navigazione in Internet sempre più sicura per bambini e ragazzi, in collaborazione con associazioni e organizzazioni non governative, Istituzioni e altre aziende partner per aumentare il livello di attenzione e consapevolezza dei minori, delle loro famiglie e dei loro insegnanti, sia sul fronte della sicurezza informatica.

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