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La governance di internet è uno dei temi più dibattuti degli ultimi mesi, anche se la decisione degli Usa di allentare la presa sull’ICANN – l’ente che ha la responsabilità di assegnare gli indirizzi IP e di gestire il sistema dei nomi a dominio – ha contribuito a stemperare un po’ la tensione internazionale, in vista della prima riunione del Forum sulla Governance di Internet che si svolgerà ad Atene dal 30 ottobre al 3 novembre.
Il tema della governance di internet è molto sentito sia dalle istituzioni europee che da quelle italiane.
Bruxelles ha sempre cercato di svolgere un ruolo di mediazione tra le posizioni più estreme, caldeggiando un sistema di gestione di internet affidato interamente al settore privato, senza alcuna interferenza dei governi, mentre l’Italia ha costituito alla fine di agosto il Comitato sul futuro di internet composto da otto tra i massimi esperti italiani di Internet che coadiuveranno il Ministro per le riforme e le innovazioni nella Pubblica Amministrazione Luigi Nicolais e il Governo nella elaborazione delle linee guida inerenti alle grandi tematiche di Internet delle quali si discuterà al Forum di Atene.
I temi in discussione saranno sostanzialmente quattro: libertà di espressione, sicurezza, rispetto delle diversità e accesso per tutti.
Il ministro Nicolais, per coinvolgere il più possibile la società civile nella discussione sul futuro della gestione della Rete ha convocato un’assise che si svolgerà a Roma il 12 ottobre, dalle ore 10 alle 17.30, presso la Sala delle Conferenze del Garante per la protezione dei dati personali e alla quale potranno partecipare tutti i cittadini e le organizzazioni italiane interessate ai temi in discussione.
L’assise sarà inoltre anche virtuale: i lavori del 12 ottobre, a cui parteciperà anche il Sottosegretario Beatrice Magnolfi, saranno infatti trasmessi in diretta in video streaming.
Il Forum sulla governance di internet, nato in seno all’ultimo Summit mondiale sulla Società dell’Informazione di Tunisi (WSIS), non avrà alcun ruolo di supervisione sugli aspetti tecnici e nelle operazioni di Internet, né sostituirà i meccanismi e le istituzioni attuali, ma avrà piuttosto il compito di facilitare gli scambi di informazioni e best practice; agevolare la risoluzione delle questioni relative all’uso e all’abuso di Internet; identificare problemi emergenti e portarli all’attenzione delle istituzioni e, se opportuno, adottare raccomandazioni.
Ricordiamo che gli Stati Uniti, da tempo reticenti a staccarsi dall’ICANN, hanno comunicato nei giorni scorsi la volontà di non rinnovare il Memorandum of Understanding in base al quale il Dipartimento del Commercio (DoC) esercita una funzione di supervisione sull’ente non profit.
Il MoU inoltre è stato già sostituito da un accordo più leggero – battezzato “Joint Project Agreement” – che dovrebbe scadere definitivamente nel 2009 e, secondo le intenzioni manifestate dall’amministrazione Usa, non dovrebbe più essere prolungato, con buona pace di chi ha finora accusato gli Usa di esercitare uno strapotere illegittimo sulla gestione della Rete.