IPv6: la Cina corre veloce verso la nuova generazione di internet

di Raffaella Natale |

Cina


IPv6

La Cina procede a grandi falcate verso la nuova generazione di internet. I media hanno riportato che alcuni universitari hanno annunciato il passaggio verso il protocollo IPv6, successore dell’IPv4 attualmente in uso.

Come ha dichiarato al China Daily l’ingegnere Wu Hequan, vicepresidente della China Education and Research Network (CERNET), si stanno facendo grandi passi in questa direzione.

Ricordiamo che il CERN collega 25 università di 20 città del Paese ed il cuore delle sperimentazioni verso la nuova generazione del web in Cina.

Il quotidiano riferisce che un panel di esperti, sotto l’egida dell’Autorità della Commissione nazionale per la riforma e lo sviluppo (principale organismo di pianificazione economica) ha dato il completo sostegno alla rete del CERNET.

Il nuovo standard, che succederà al protocollo IPv4 e che è sviluppato in tutto il mondo, permetterà di moltiplicare, miliardi e miliardi di volte, il numero di indirizzo internet disponibile.

  

Dalla sua applicazione dipenderà anche l’attuazione di servizi nuovi e sicuri tra tutti gli oggetti comunicanti, per esempio nel campo dell’automobile, aeronautica o salute.

  

Per la Cina, sottolinea il China Daily, il passaggio al nuovo standard consentirà di ridurre la dipendenza dalla tecnologia straniera, poiché oggi il mercato delle infrastrutture legate al formato IPv4 e IPv6, per esempio i router, è dominato dalle aziende straniere come le americane Cisco Systems o Juniper Networks. Alcune società cinesi sono infatti già state scelte per fornire l’80% dei router utilizzati dal CERNET2, come ha precisato il quotidiano.

   

Il funzionamento del Web è oggi basato essenzialmente sulla versione 4 del Protocollo IP (IPv4), che sta mostrando i propri limiti in termini di capacità di indirizzamento. La versione 6 del protocollo IP (IPv6) è invece in grado di offrire una quantità pressoché illimitata di indirizzi per i nodi di rete e si presenta come una naturale evoluzione dell’IPv4.

  

L’IPv6 renderà possibile la diffusione di nuovi contenuti e servizi (giochi, file sharing…) e devono quindi essere i provider a implementare la nuova versione del protocollo per poi proporre nuovi servizi ai consumatori finali. Contribuirà anche in maniera sostanziale al completamento della convergenza dei servizi grazie alle migliori prestazioni delle reti che lo useranno.

 

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