Tlc: il governo rinuncia a KPN. Ceduta la quota residua dell’8%

di Alessandra Talarico |

Olanda


KPN - sede

Anche il governo olandese ha deciso di cedere la sua quota residua dell’8% nell’operatore KPN Telecom per circa 1,7 miliardi di euro, che andranno a ridurre il debito pubblico.

 

L’operazione – coordinata da Goldman Sachs e Citigroup – prevede la vendita di un totale di 167 milioni di azioni. Circa 80 milioni di azioni verranno riacquistate da KPN per 800 milioni di euro e altri 87 milioni verranno immessi sul mercato attraverso un’azione di accelerated bookbuilding.

Le due banche d’affari hanno fatto sapere che 65 milioni di azioni verranno vendute al prezzo di 9,92 euro ciascuna.

 

L’operatore, valutato attorno a 21 miliardi di euro, è già nel mirino di diversi gruppi di private equity da quando, lo scorso anno, il governo ha deciso di rinunciare alla golden share dopo un lungo braccio di ferro che ha portato l’Olanda anche davanti alla Corte di giustizia Ue, ma in prima fila ci sono anche i soliti noti delle tlc europee, vale a dire la tedesca Deutsche Telekom e la spagnola Telefonica.

 

A partire dal 2003, con l’obiettivo di ridurre il debito, il governo olandese ha venduto quote in 18 compagnie – tra cui KLM Royal Dutch Airlines e TNT – per un totale di circa 10 miliardi di euro.

La prima vendita di azioni KPN venne effettuata nel 1994, mentre lo scorso dicembre lo Stato ha ceduto 105 milioni di azioni ad Abn Amro e 60 milioni alla stessa KPN che le ha pagate 500 milioni di euro, vale a dire 8,33 euro per azione.

 

Pochi giorni fa, KPN ha acquisto le attività olandesi di Tiscali per 255 milioni di euro.

 

L’Olanda, dunque, segue il trend di molti altri Stati europei, che negli ultimi anni hanno preferito staccarsi dagli ex monopolisti delle tlc. Nel caso di Telecom Italia – anche se negli ultimi giorni è tornata alla ribalta la questione della golden share – Telefonica e BT Group, i governi non possiedono più alcuna partecipazione.

 

Fanno eccezione France Télécom (di cui lo Stato controlla una quota compresa tra il 33 e il 35 per cento) e Deutsche Telekom di cui il governo tedesco controlla il 14,6%, dopo che ad aprile, il fondo d’investimenti aveva rilevato il 4,5% del capitale dell’operatore in mano alla statale KfW (Kreditanstalt für Wiederaufbau) per 2,68 miliardi di euro, pari a un prezzo di 14 euro per azione.

 

KPN, che ha in programma di licenziare 8 mila dipendenti (su un totale di 28.536) entro il 2009 per aumentare i margini, conta 6,4 milioni di abbonati su linea fissa e 2,3 milioni di utenti Internet in Olanda oltre a 22,2 milioni di clienti mobili tra Germania, Olanda e Belgio.

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