Instant messaging nel mirino degli hacker. Colpiti gli utenti di Aol

di Raffaella Natale |

Mondo


IM - Aol

Un nuovo virus si affaccia all’orizzonte e promette di essere altamente pericoloso. Questa volta nel mirino degli hacker il servizio di Instant messaging (IM) di America Online (Aol), divisione internet del gigante americano dei media Time Warner, che riescono a prendere il controllo del computer infetto.

La notizia arriva dalla società di sicurezza informatica FaceTime, che raccomanda a tutti gli utenti della messaggeria AIM di non aprire i file allegati ai messaggi.

 

W32.pipeline, questo il nome del virus, entra nei computer attraverso una foto inviata a uno dei contatti AIM registrati sul proprio pc.

Chris Boyd, a capo della divisione antipirateria di FaceTime, ha spiegato che una volta che il virus si è installato, “…consente ai pirati di creare una rete di computer sotto controllo, che servono a rubare dati personali, inviare spam o sommergere i siti della aziende da richieste simultanee“.

 

FaceTime ha spiegato che il virus si riproduce reinviando messaggi infetti a tutti gli altri contatti AIM del destinatario.

 

Gli hacker si servono anche di “quest’armata di macchine zombie” per “frodi via clic”, che consistono in connessioni a ripetizione su banner pubblicitari su internet, generando un costo per le aziende, visto che queste pubblicità sono spesso fatturate in base ai clic degli utenti.

 

Intanto dalla Gran Bretagna, il Times informa che Orange (France Télécom) ha deciso di ritirarsi dalla competizione che si è scatenata per le attività inglesi di Aol.

 

Il quotidiano precisa che ora in corsa rimangono BSkyB e Carphone Warehouse.

Lo stesso giornale aggiunge che alcune società europee, tra cui BT, stanno guardando con interesse agli assets inglesi del gruppo Tiscali.

 

Ma la società italiana smentisce queste indiscrezioni sostenendo, tramite una portavoce, che il gruppo “intende rimanere in Gran Bretagna“, che resta uno dei mercati centrali per le attività dell’Isp.

 

Per la cessione delle sue attività inglesi, tedesche e francesi, Aol auspica un accordo entro l’autunno.

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