HDTV: mercato in fermento mentre sono sempre di più le trasmissioni TV in HD  

di Raffaella Natale |

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HDTV

Fino a poco tempo fa era solo fantascienza. Adesso l’alta definizione è una realtà, ancora poco diffusa, ma esiste. Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti sono già partiti, ma anche l’Italia corre spedita.

Da questa estate sono disponibili 4 canali di Sky Italia, mentre Fastweb e Telecom Italia saranno le prossime a lanciarsi nella grande avventura dell’high definition Tv (HDTV).

Telecom partirà con un test e la società di Silvio Scaglia ha in cantiere un nuovo decoder in grado di ricevere il segnate dell’alta definizione e quello del digitale terrestre.

  

La Tv ad alta definizione rappresenta al momento la più grossa sfida per le industrie del mercato televisivo e non solo. Si tratta di un’importante rivoluzione che modificherà radicalmente il modo di fare e vedere la televisione, per l’evoluzione delle tecnologie e dei contenuti digitali.

E anche SAT Expo (28-30 settembre 2006, Ente Fiera Vicenza), grande appuntamento per confrontarsi sul settore delle tlc avanzate, dedicherà un apposito spazio all’HD: un’area espositiva e interattiva, l’HD Broadcasting Forum, organizzata in modo assolutamente innovativo.

  

L’alta definizione cambierà il nostro modo di vedere la Tv, questo è un dato certo. La Gran Bretagna ha fatto registrare la prima curiosità, Richard Keys, popolare commentatore di Sky Sports si è depilato mani e collo dopo che i tifosi, a ogni sua apparizione sulle Tv in HD, che mostrano ogni particolare anatomico con una precisione infinitesimale, avevano cominciato a sbeffeggiarlo imitando l’ululato di un lupo.

  

Queste sono solo alcune delle potenzialità dei nuovi televisori in alta definizione: la nuova tecnologia non lascia indifferenti, la percezione del telespettatore cambia immediatamente.

  

Tutti sono in attesa dei profitti che genererà questo nuovo mercato: dai broadcaster, ai fornitori di contenuti, ai produttori di lettori, per finire agli Internet service provider che, con un’ampiezza di almeno 20 Giga, saranno in grado di veicolare un canale Tv ad alta definizione.

  

Per vedere l’alta definizione bisogna però dotarsi, oltre che di un decoder di nuova generazione, anche di televisori adatti. I Tv color venduti attualmente sono al 60/70 per cento a schermo piatto e, di questi, la metà circa sono già “HD Ready”, cioè pronti per ricevere le trasmissioni ad alta definizione. Gli HD Ready hanno una definizione di 1280 pixel/ riga, un po’ al di sotto dello standard. Cominciano ad arrivare anche i televisori “FullHD”, in grado di visualizzare tutte le 1920 pixel/riga verticali proprie di questo formato, ma sono ovviamente più costosi.

  

Importante business anche per l’home entertainment e i numeri parlano chiaro. Secondo una recente analisi il mercato dei Dvd ad alta definizione supererà i 22 miliardi di euro nel 2010, e il mercato corre veloce verso la televisione del futuro che offrirà migliore qualità delle immagini e del suono.

Un rapido mutamento che coinvolge per prima i Dvd, i più indicati per godere dei nuovi schermi Tv piatti.

  

L’Italia non si tira indietro ed è pronta a entrare nel mondo dell’alta definizione, anche se ragionevolmente ci vorrà un po’ di tempo prima che il nuovo formato si affermi con forza.

Sony Pictures ha annunciato che il prossimo 17 ottobre sul nostro mercato saranno disponibili i primi film in formato Blu-ray, tecnologia che garantirà l’alta definizione e una capacità di archiviazione di 50 GB, oltre cinque volte superiore rispetto a quella dei supporti tradizionali.

  

A produrli sarà la Sony Pictures Home Entertainment, che ha anche annunciato, a partire dal 24 ottobre, l’uscita in Dvd e in Umd (per Play Station Portable) del film campione ai botteghini ‘Il Codice da Vinci‘.

  

I prezzi di un Dvd in Blu-ray varieranno dai 24,99 ai 29,99 euro. Il costo di un lettore varierà tra gli 800 e i 1.000 euro. In ogni caso, i film ad alta definizione potranno essere letti anche dalla più economica Playstation 3 (500-600 euro), che arriverà in Europa per la prossima primavera.

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