Unione Europea
Neelie Kroes, Commissario Ue alla Concorrenza, smentisce un’azione mirata a danneggiare Microsoft, avanzando il sospetto di una “campagna coordinata” per screditate il lavoro del proprio Dipartimento.
“Lontani dal voler condurre una vendetta contro Microsoft, le azioni della Commissione sono guidate dalla volontà di creare in Europa il clima più favorevole possibile all’innovazione, nell’interesse ultimo dei consumatori europei“. E’ quanto commenta la Kroes dalle pagine del Financial Times.
Il Commissario Ue risponde anche a una lettere pubblicata precedentemente dal quotidiano da parte di un partner commerciale del gigante americano del software, che accusava la Ue di “fare un gioco” a danno di Microsoft, alimentando i sospetti sul futuro sistema operativo Vista, al punto da minacciare lo slittamento del lancio in Europa.
La Kroes respinge anche l’accusa di ostacolare il miglioramento di Vista per quanto riguarda la sicurezza.
Dagli Stati Uniti arriva, intanto, la notizia che Microsoft ha citato in tribunale 20 rivenditori accusati di violare gli accordi sulla distribuzione di software e dei loro componenti.
Le citazioni riguardano 20 società negli Usa che avrebbero messo in vendita software o componenti contraffatti o partecipato alla installazione di software senza licenza sui computer venduti ai clienti.
Le cause sono state avviate in nove Stati: Connecticut, Florida, Georgia, Kansas, New Jersey, New York, Ohio, Oregon e Texas.
Intanto ieri, in Italia, l’American Chamber of Commerce e Microsoft hanno presentato a Milano i risultati della ricerca “Scienza, verso il 2020”, frutto dell’incontro di 34 scienziati di fama internazionale che si sono confrontati sulle sfide dei prossimi 15 anni, per ipotizzare cosa il domani, e soprattutto la scienza del domani, potranno riservare a tutti noi, spiegando come e perché l’innovazione continua nel campo dell’informatica è destinata a essere sempre più il vero motore del progresso scientifico e umano.
La ricerca evidenzia come l’Innovazione continua nel campo dell’informatica sia destinata a essere sempre di più il motore del progresso scientifico e umano. La relazione è stata curata da Stephen Emmott, direttore dell’External Research Office di Microsoft, accompagnato nell’occasione da Umberto Paolucci, Vice President di Microsoft e Presidente AmCham, e da Paolo Catalfamo, Amministratore Delegato di AmCham Italy.
Con l’affacciarsi nella comune vita di tutti i giorni di grandi problematiche come il mutamento del clima, la biodiversità, il consumo delle risorse energetiche del pianeta, e non da ultimo il pericolo del diffondersi di pericolose pandemie, l’importanza di dare maggiore impulso alla ricerca scientifica e stimolare nuove scoperte non può più essere ignorata.
“Partnership tra pubblico e privato e nuovi tipi di istituti di ricerca per accelerare il progresso scientifico“. E’ questo quanto chiedono i ricercatori di Microsoft Research di Cambridge a governi e istituzioni.
“Per la prima volta – spiega Emmott – strumenti sviluppati in ambito informatico vengono utilizzati in altri campi, in particolare in biologia e in chimica. L’integrazione sempre più stretta tra le competenze del settore informatico e quelli delle scienze umane offre nuove opportunità e costituisce una vera e propria rivoluzione”.
L’informatica, emerge nello Studio, può contribuire alla comprensione dei sistemi complessi legati al sistema biomelecolare o alla mappatura del genoma umano. Un’integrazione che, però, deve fare i conti con i finanziamenti destinati alla ricerca.
“…Di fronte a temi urgenti e rilevanti – dice il vicepresidente di Microsoft Corporation, Umberto Paolucci – come quelli affrontati da questo progetto, occorre lavorare per affrontare ed eliminare i punti deboli nel campo della ricerca. Investire nel settore della ricerca – sottolinea – significa incentivare Innovazione e competitività”.
Per il presidente di American Chamber of Commerce in Italia Paolucci “…bisogna eliminare la disaffezione dei giovani alle facoltà scientifiche e fermare la fuga dei cervelli legata ai fondi limitati che in Italia si investono per la ricerca“. Un tema su cui concorda anche il gruppo che si è occupato di “Scienza, verso il 2020”.
“…Occorre dare la massima priorità alla scienza e all’Innovazione scientifica nelle decisioni politiche – spiegano gli scienziati del team di Microsoft Research di Cambridge – ripensando alle strutture di finanziamento e alle politiche per le attività scientifiche”.
Alla base della ricerca, anche la necessità di sviluppare modelli previsionali dei fattori complessi e interagenti che influenzano l’ambiente: dal clima alle malattie, dalla scoperta di farmaci a nuove forme di energia. L’utilizzo del computer per la comprensione dei sistemi immunitari umani, spiegano gli studiosi, può essere un’arma contro il cancro o l’Hiv. I sistemi immunitari virtuali possono avere numerose applicazioni, come la progettazione di vaccini personalizzati per individui con tipi di tessuti differenti. Così come i progressi dei computer e dell’informatica, sottolinea il team di ricercatori, svolgeranno un ruolo cruciale per la comprensione delle malattie e la selezione dei nuovi farmaci. Nel progetto spazio anche per soddisfare le richieste di energia in modo sostenibile e nuove tecnologie gestire le emissioni di carbonio.
Consulta la guida alla lettura della Ricerca: ‘Scienza verso il 2020’