Mondo
La diffusione della banda larga e dei dispositivi mobili in grado di collegarsi a internet è cresciuta in maniera esponenziale negli ultimi anni, creando nuove immense opportunità di business per l’intiera filiera di proprietari di contenuti, fornitori di servizi e vendor di hardware.
Di pari passo con l’espansione del mercato, in un universo digitale caratterizzato da una scelta che sembra infinita, cresce però la necessità di raggiungere i consumatori in modo sempre più mirato, in base alla loro propensione verso i cosiddetti nuovi media.
Ecco dunque che espressioni come ‘il mercato dei giovani’ o ‘baby boomers’ diventano obsolete, sostituite da nuovi segmenti chiave per definire le tendenze di acquisto dei servizi a banda larga e dei prodotti tecnologici.
Secondo lo studio “Goodbye Youth, Hello Technosumers: Effective Segmentation For The Digital Connected Lifestyle” di Strategy Analytics – nato per orientare le aziende pubblicitarie nel nuovo mondo del digital consumer – esistono dunque sei distinti segmenti di mercato cha vanno da “Affluent Technostyles” a “Practical Mainstreamers”, ognuno caratterizzato da un diverso approccio verso i prodotti e i servizi digitali.
Strategy intende così fare nuova luce sul perché alcuni consumatori sono allo stesso tempo ‘utenti dell’ultimo momento’ e forti utilizzatori delle tecnologie e sul perché persone di diverse fasce sociali possono comportarsi esattamente allo stesso modo.
Si passa quindi dai “Prudent Nesters” – persone che hanno scoperto internet da poco ma lo considerano già uno strumento di comunicazione vitale – ai “Connected Aspirers” che hanno un forte interesse nella tecnologia ma non ne sono fruitori eccessivi.
Ci sono poi gli “Affluent Technostyles“, che pur rappresentando il 10% del totale registrano livelli d’uso e di acquisto doppi rispetto alla media e i “Technosumers” che possiedono prodotti digitali ma hanno uno scarso interesse verso il web.
Cambia, insomma, la società digitale e cambiano i metodi di approccio al mercato da parte di quelle aziende che devono colpire i consumatori con messaggi ad hoc.
“Le aziende che cercano ancora di conquistare i consumatori in base alla loro età o al reddito, non hanno ancora afferrato le sottigliezze che determinano il comportamento dei consumatori”, ha spiegato David Mercer, VP di Digital Consumer Practice.
“Il nuovo approccio, che tiene conto del ruolo strategico dell’atteggiamento dei consumatori verso il web, è fondamentale per quelle aziende che vogliono massimizzare la loro crescita e i profitti”, ha concluso Mercer.