Europa
In Germania, la penetrazione dei telefonini ha ormai superato il 100%, ma secondo un nuovo studio condotto dall’eminente Emnid Institute i tedeschi sono sempre più convinti che il loro beneamato gadget li stia lentamente uccidendo.
Per il 55% dei tedeschi, le onde elettromagnetiche emesse dai telefonini sarebbero addirittura più pericolose dei terroristi islamici, considerati una reale minaccia ‘solo’ dal 38% della popolazione.
In alcune aree del Paese – come nella popolosa Amburgo – la percentuale di persone che considera le radiazioni una minaccia seria per la salute sale fino all’82%.
La paura dei telefonini – nel Paese che ha coniato il termine ‘angst’ per definire l’angoscia esistenziale – sembra fuori controllo, eppure circolano in Germania oltre 90 milioni di telefonini, su una popolazione di 82 milioni di persone. Il che vuol dire che – se assumiamo che almeno un quarto delle persone, presumibilmente i neonati, molti anziani o invalidi non possiedono un cellulare – la maggior parte dei tedeschi possiede più di un cellulare.
In molte zone della Germania dell’est, dove prima della caduta del muro di Berlino molte persone non avevano alcun collegamento telefonico, il cellulare è stato il primo – e spesso ancora oggi unico – mezzo di comunicazione, il primo legame col mondo esterno.
La convinzione dei tedeschi di dare spazio nelle proprie tasche o nelle proprie borsette a un ‘killer silenzioso’ è stata rafforzata dai risultati di un recente studio del Max Planck Institute secondo cui le emissioni dei telefonini hanno un effetto deleterio sulle membrane cellulari.
Secondo I ricercatori, l’esposizione per lunghi periodi alle emissioni dei telefonini causerebbe un aumento della temperatura della membrana che indicherebbe – ha spiegato il direttore Markus Antonietti – “un livello di emissione fino a 100 volte più elevato di quanto si fosse mai creduto possibile”.
“L’energia emessa dai cellulari – ha spiegato ancora Antonietti – è in grado di distruggere sistematicamente le molecole fino a provocare la rottura delle membrane”.
Antonietti ha messo in guardia contro un eccesso di panico, poiché sono necessarie ancora molte ricerche per stabilire gli effetti dell’esposizione sull’uomo.
Tuttavia, “adesso siamo consapevoli del meccanismo che potrebbe provocare il danneggiamento delle cellule”, ha aggiunto, sottolineando che lui non permette ai suoi bambini di usare il telefonino per più di 5 minuti al giorno.
I risultati dello studio hanno trovata vasta eco sulle prime pagine dei giornali e nei programmi televisivi, che si sono prodigati in consigli su come evitare gli effetti nocivi del telefonino tra i quali quello di tenere il telefonino in una di quelle borse isolanti usate dai fotografi per proteggere le pellicole dai raggi x degli aeroporti.
