Mobile entertainment: i contenuti ci sono e in gran quantità, ma i clienti?

di Alessandra Talarico |

Mondo


Cellulari

L’industria mobile è ormai da un paio d’anni alle prese con le sfide rappresentate dalla nuova generazione di servizi e i player del settore si sono impegnati nella stipula di accordi con i creatori di contenuti per dare impulso all’entertainment mobile.

Un passo sicuramente essenziale, ma che – dicono gli analisti – non porterà a nulla se prima non si conquista l’elemento più importante dell’equazione: i clienti.

 

Questi ultimi infatti – scoraggiati da metodi di vendita non proprio intuitivi e da costi ritenuti proibitivi – non sono proprio accorsi in massa a scaricare audio e video sul telefonino, nonostante i contenuti ci siano e anche in gran quantità.

 

Sta di fatto che negli ultimi tre mesi i contenuti più scaricati sono stati ancora le suonerie, mentre il download di video e musica è stato praticato solo da una piccolissima percentuale di utenti.

 

Certo, l’industria mobile sta cominciando ora a muovere i primi passi nel mondo dell’intrattenimento e i terminali di nuova generazione ottimizzati per i contenuti multimediali sono ancora troppo pochi.

Lo spazio e il tempo per crescere dunque ci sono tutti, ma resta la sensazione che bisogna fare ancora molta strada per rendere telefonini e contenuti più appetibili.

 

A sentire gli analisti, sembra che l’industria sia troppo concentrata a gettare carne al fuoco, piuttosto che chiedersi quale sia il punto di vista degli utenti sul consumo dei contenuti.

 

La solita storia insomma: si bada sempre prima alla quantità che alla qualità dei prodotti, anche se spesso questo è un lusso che non ci si può concedere.

 

È da dire, tuttavia, che molti stanno provando a diversificare la propria offerta per andare incontro alle esigenze dei consumatori.

Prendiamo il caso della musica: secondo un’indagine della EMI, uno dei problemi più segnalati riguarda il fatto che ogni tipo di servizio mobile – suonerie, giochi, video – è venduto separatamente. Chi vuole acquistare, ad esempio, una suoneria di un determinato artista può non avere idea che dello stesso personaggio siano in vendita altri prodotti come un gioco, un video, uno screensaver.

 

Per questo molte etichette discografiche hanno preparato pacchetti ad hoc – chiamati ‘mobile album’ – contenenti diverse applicazioni legate a un singolo artista: proprio come un CD che contiene molte canzoni, anche un ‘mobile album’ contiene diversi prodotti.

 

I problemi tecnici e di business da risolvere, però, sono ancora tanti prima che il download di contenuti dal telefonino divenga prassi comune.

Bisogna guardare con attenzione all’interoperabilità tra piattaforme diverse, alla larghezza di banda disponibile e, last but not least, ai costi dei servizi.

Sul mercato americano, ad esempio, si stanno affermando diversi motori di ricerca specifici per la telefonia mobile come JumpTap e Medio che offrono agli operatori la tecnologia in grado di abilitare una ricerca di contenuti specifici per la telefonia mobile semplice e funzionale.

E così, digitando il nome di un cantante o di un attore si possono trovare immediatamente tutte le diverse tipologie di contenuti – audio, video, giochi, ecc. – ad essi collegati.

 

Una soluzione, ma solo alla parte minore del problema.

 

La sfida finale per l’affermazione dell’entertainment mobile è infatti più complessa e basata su un mix di fattori diversi, relativi non solo al metodo e al costo di distribuzione dei contenuti, ma anche alla loro formattazione, per non correre il rischio di immettere sul mercato contenuti che si rivelano poi poco adatti alla fruizione sul telefonino.

 

Lo scotto da pagare, in questo caso, sarebbe eccessivo come avviene in tutti i settori commerciali: chiunque entri per la prima volta in un negozio e acquisti, ad esempio, un maglione che si restringe al primo lavaggio, difficilmente ritornerà a fare acquisti nello stesso posto, o magari lo farà ma in maniera decisamente scettica.

Leggi le altre notizie sull’home page di Key4biz

Key4Biz

Quotidiano online sulla digital economy e la cultura del futuro

Direttore: Luigi Garofalo

© 2002-2024 - Registrazione n. 121/2002. Tribunale di Lamezia Terme - ROC n. 26714 del 5 ottobre 2016

Editore Supercom - P. Iva 02681090425

Alcune delle foto presenti su Key4biz.it potrebbero essere state prese da Internet e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, lo possono segnalare alla redazione inviando una email a redazione@key4biz.it che provvederà prontamente alla rimozione delle immagini utilizzate.

Netalia