Italia
Novità in arrivo per gli studenti del Mezzogiorno che, al ritorno sui banchi di scuola, troveranno ad attenderli una vera ‘rivoluzione tecnologica’.
In seguito all’accordo tra il ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, e il ministro per le Riforme e l’Innovazione nella Pubblica amministrazione Luigi Nicolais, 550 scuole superiori, 33.000 studenti e 3.300 docenti di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Molise, Sardegna e Sicilia potranno potranno insegnare e apprendere la matematica e l’italiano anche con supporti digitali.
Il progetto “DiGi scuola” – finanziato per 25,9 milioni di euro dal Cipe – ha una durata di 18 mesi (fino a dicembre 2007) e nasce dall’attuazione della delibera CIPE del 9 maggio 2003 che si propone di sviluppare ed impiegare Contenuti Didattici Digitali (CDD) a supporto della didattica, al fine di introdurre le nuove tecnologie nel processo formativo e di apprendimento.
Da settembre 2006 per tutta la durata dell’anno scolastico, attraverso i portali www.digiscuola.it e www.istruzione.it, i docenti coinvolti nel progetto potranno accedere ai contenuti didattici digitali concepiti per integrare la tradizionale attività di insegnamento (grazie alla dotazione in comodato d’uso gratuito di un PC portatile) e, nell’ambito dell’autonomia scolastica, potranno scegliere il materiale più adatto alle esigenze della classe e dei singoli studenti.
La piattaforma integra tre ambienti differenti: il portale, già oggi reso disponibile per le attività di informazione e comunicazione; il marketplace, per l’acquisto da parte dell’Istituzione scolastica – tramite un borsellino virtuale – dei CDD che i fornitori accreditati propongono e che i docenti hanno scelto per i propri studenti; l’ambiente di fruizione, per permettere ai docenti di costruire percorsi didattici per tutta la classe o personalizzati.
La preparazione e l’applicazione di queste nuove modalità saranno rese possibili ed arricchite dall’uso di una lavagna interattiva multimediale corredata di videoproiettore per ognuna delle aule cablate destinate alle classi scelte per il progetto.
“Vogliamo portare la scuola italiana – hanno commentato i ministri Fioroni e Nicolais – a raggiungere gli standard educativi europei. Ci auguriamo che questo progetto, che avvicina la didattica ai mezzi di comunicazione più utilizzati dai nostri ragazzi, contribuirà a migliorare l’apprendimento e ridurre la dispersione scolastica. Ma soprattutto vogliamo mettere in condizione il nostro Sud di poter accettare e vincere le sfide tecnologiche e non c’è dubbio che questa partita si debba iniziare a giocare proprio sui banchi di scuola”. (a.t.)