Banda larga via satellite: soddisfazione del Governo per la nascita della piattaforma ‘Marco Polo’

di Raffaella Natale |

Italia


Telespazio

Telespazio, Telecom Italia Sparkle, Hughes Network Systems e Intelsat hanno presentato la nuova piattaforma satellitare ‘Marco Polo‘, in grado di garantire servizi a banda larga via satellite alle aziende italiane presenti nell’Europa dell’Est e in Nord Africa.

 

Il sottosegretario ai Trasporti Raffaele Gentile sottolineato “l’importanza” del trasferimento da parte di Telespazio “dei servizi di alta qualità ad aziende e istituzioni italiane nei Paesi dell’Est Europa e del Nord Africa che stanno diventando importanti mercati emergenti”.

“La cooperazione che Telespazio ha sviluppato con le principali aziende del settore e che ha dato vita alla piattaforma satellitare a banda larga ‘Marco Polo’ – ha detto ancora Gentile – rappresenta ancora una volta la grande capacità tecnologica del made in Italy e il Governo segue con attenzione e anzi intende accompagnare questo tipo di iniziative e società”.

Gentile, infine, ha confermato “la fiducia e l’appoggio del Governo italiano, e mio in particolare, per le vostre iniziative che mirano a far conoscere l’Italia produttiva nel mondo”.

 

La piattaforma verrà gestita da Telespazio, jointventure di Finmeccanica e Alcatel, impiegando i network di Hughes e i satelliti di Intelsat, e permetterà a Telecom Italia Sparkle di ampliare la gamma dei servizi satellitari offerti.

‘Marco Polo’ permetterà a Telecom Italia di completare la sua offerta di servizi broadband sia terrestri che satellitari rivolti ad aziende, enti e istituzioni coprendo il 100% del territorio.

In particolare, i servizi offerti dalla piattaforma ‘Marco Polo’ consentiranno alle aziende italiane con sedi all’estero di usufruire del vantaggio competitivo della banda larga anche in quelle zone nelle quali l’infrastruttura terrestre è scarsamente sviluppata.

 

La piattaforma ‘Marco Polo’ utilizza solo il satellite come mezzo di connessione, permette sia il semplice accesso a internet, sia la possibilità di creare reti private virtuali su IP. La velocità di trasmissione dati sarà di 2 mega bit al secondo. Per accedere al servizio occorrerà una parabola ricetrasmittente (con un diametro inferiore al metro) e un modem con interfaccia LAN (local area network), che dovrebbe costare “circa 1000 euro”, stando a quanto riferisce Pradman Kaul, chairman and Chief Executive Officer di Hughes Network Systems, LLC.

 

“La nuova piattaforma satellitare ci consentirà di arricchire la famiglia di soluzioni Hyperway @broad per le aziende multinazionali italiane con sedi all’estero – dice Stefano Mazzitelli, Amministratore delegato di Telecom Italia Sparkle – rendendola più completa e competitiva in aree, come l’Europa dell’Est ed il Nord Africa, per noi commercialmente assai importanti”.

 

Nel presentare l’iniziativa, l’Amministratore delegato di Telespazio, Giuseppe Veredice, ha detto che la piattaforma è pronta a partire “anche domani e che perciò dipende più dai clienti che da noi. Possiamo partire anche con il Nord Africa”.

Quanto alle prospettive economiche, Veredice ha aggiunto che subito il business dell’interconnessione “vale il 20-30% del fatturato di Telespazio. Ci aspettiamo un contributo significativo da ‘Marco Polo’, con una crescita consistente nei prossimi 2-3 anni”.

 

Il responsabile dei clienti multinazionali di Sparkle, Umberto Tucci, ha spiegato che la società ha il compito di predisporre “il pacchetto di servizi solo per i clienti internazionali. L’interfaccia verso il cliente italiano è quella solita, semplicemente integriamo l’offerta via satellite“. Tucci ha detto che quello di oggi “è una sorta di kick-off da cui poi ci aspettiamo la risposta dei clienti” per i quali ci potranno “diversi profili” dei servizi. Il canone medio per Imprese e istituzioni del servizio è stato indicato dallo stesso Tucci in “200 euro mensili“.

La piattaforma ‘Marco Polo’ consentirà quindi l’estensione a livello internazionale del servizio Business Sat, commercializzato da Telecom Italia per la clientela nazionale da oltre due anni. Con questo progetto, le Imprese italiane all’estero potranno usufruire dei servizi a banda larga anche in zone dove l’infrastruttura terrestre è assente o poco sviluppata.

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