Alcatel-Lucent: via libera degli azionisti alla creazione del nuovo colosso delle tlc mondiali

di Alessandra Talarico |

Europa


Serge Tchuruk e Patricia Russo

Dopo l’approvazione da parte delle Autorità antitrust Usa e Ue, anche gli azionisti di Alcatel e Lucent Technologies hanno dato il via libera al progetto di fusione tra le due società, che darà vita a un gigante mondiale nelle soluzioni di comunicazione, con una capitalizzazione di Borsa di circa 30 miliardi di euro e profitti d’insieme per circa 21 miliardi di euro, ripartiti in maniera omogenea tra l’America del Nord, l’Europa e il resto del mondo. 

 

Gi azionisti di Alcatel hanno approvato anche le altre 31 risoluzioni presentate, necessarie per dar vita all’alleanza, con un quorum del 40,09%, “un record storico” secondo il presidente di Alcatel Serge Tchuruk.

 

Il valore dell’operazione, realizzata interamente attraverso uno scambio di titoli, è di circa 8,6 miliardi di euro (11 miliardi di dollari).

 

La fusione dovrebbe essere finalizzata entro la fine del 2006 e darà vita a una nuova entità che avrà sede a Parigi e sarà controllata al 60% dal gruppo francese e al 40% da quello americano.

Le operazioni nordamericane saranno invece basate nel New Jersey, attuale sede sociale dei Bell Labs. La filiale americana, separata e indipendente, si occuperà dei contratti col governo americano. 

 

Il cda della nuova società sarà composto da 14 amministratori ripartiti in maniera equa tra le due società: il nuovo direttore generale sarà l’attuale Ceo di Lucent, Patricia Russo – al 25° posto nella classifica delle donne più potenti del pianeta secondo Forbes – mentre il Ceo di Alcatel Serge Tchuruk ricoprirà la carica di presidente non esecutivo; sarà formato inoltre da cinque direttori per ciascuna compagnia e due nuovi direttori europei sulla cui nomina dovrà esserci un accordo fra le due aziende.

 

La nuova società beneficerà di un ampio portafoglio prodotti nel settore delle tecnologie fisse e mobili e dei servizi associati e punterà a sfruttare al massimo le opportunità di mercato nelle reti, i servizi e le applicazioni di nuova generazione, ma soprattutto potrà contare su una struttura finanziaria solida che le permetterà di realizzare sinergie di costi pari a 1,4 miliardi di euro all’anno entro tre anni, su una struttura di ricerca e sviluppo tra le più importanti del mondo e su una presenza mondiale con una base clienti ripartita in più di 130 Paesi.  

 

Nel ringraziare gli azionisti della fiducia accordata al management, Serge Tchuruk spiega che la strategia “offensiva” di Alcatel – che ha anche messo a segno l’acquisizione delle attività Umts di Nortel e ha rafforzato la partnership con Thales nel settore satellitare – “punta ad accrescere il valore per gli azionisti, ad ampliare il portafoglio di offerta ai clienti e ad offrire le migliori opportunità per i dipendenti”.

 

“Continuiamo a confidare nel buon esito di queste tre mosse strategiche entro la fine dell’anno, quando tutte le necessarie approvazioni dovranno essere ottenute”, ha aggiunto Tchuruk.

 

Nel frattempo si apprende che Lucent ha ricevuto una notifica da parte della SEC (l’Autorità di vigilanza sulla Borsa Usa) in merito alle operazioni cinesi della società.

La compagnia potrebbe dunque dover affrontare un’azione legale in attesa della quale è invitata a mettere in piedi una linea di difesa.

Lucent era già stata al centro di una simile indagine nel 2004. Questa vicenda non dovrebbe comunque avere ripercussioni sulla fusione col gruppo francese.

 

11 settembre 2001 – 11 settembre 2006

 

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