Fastweb continua a piacere al mercato, sulla scia degli apprezzamenti del WSJ

di Raffaella Natale |

WSJ: "I big delle tlc imparino dalla start-up italiana"

Italia


Stefano Parisi

Buon andamento per il titolo di Fastweb sulla scia degli apprezzamenti del Wall Street Journal, ma probabilmente anche per la decisione dell’Agcom di ridurre le tariffe di interconnessione in 5 anni a partire dal luglio 2007, contro una richiesta della Ue di prevedere uno scivolo di 4 anni. Stamani viaggiava in aumento dell’1,70% a 31,1 euro.

 

Sicuramente ad animare gli ambienti finanziari è sopratutto la notizia arrivata d’oltreoceano: la Tv via internet di Fastweb piace eccome!

Gli Stati Uniti stanno impazzendo per il business model della start-up tecnologica italiana, al punto che l’eminente Wall Street Journal ha deciso di uscire con un bel pezzo, “In Italy, an Internet-Tv Pioneer“, che farà riflettere tanti operatori tlc.

 

“I giganti americani delle telecomunicazioni, che hanno messo in cantiere spese miliardarie per consentire la trasmissione via internet di programmi televisivi, hanno molto da imparare da Fastweb“. E’ quanto sottolinea il quotidiano finanziario, aggiungendo, “Fastweb è stata una delle prime compagnie al mondo a offrire servizi televisivi utilizzando le connessioni internet a banda larga”.

“E adesso, con 170mila abbonati al servizio, la società italiana è il quinto più grande provider di tecnologia IPTV a livello mondiale e ha la più elevata rendita per abbonato”.

 

Per l’azienda non è stato facile raggiungere questi livelli. Stefano Parisi, amministratore delegato del gruppo, ha spiegato: “La Tv di Fastweb consente alla nostra base clienti di poter associare a una visione in qualità digitale della Tv tradizionale, la creazione di un palinsesto a misura di cliente attraverso il video on demand”.

 

Paolo Agostinelli, capo della divisione media e Tv di Fastweb, ha precisato al quotidiano finanziario americano: “Il problema principale è convincere la gente che può avere con noi lo stesso servizio a cui è abituata, senza rinunciare a nulla”.

 

Già la scorsa settimana, Fastweb ha animato i mercati con il lancio del decoder unico.

 

La società, presieduta da Silvio Scaglia, ha, infatti, presentato una nuova offerta che prevede un decoder integrato Adsl e TDT, HD ready, in grado di funzionare con le carte prepagate Mediaset e La7. Una piattaforma aperta, quindi, che permetterà ai clienti di beneficiare del più ampio range possibile di servizi televisivi.

 

Approvazione da parte degli analisti. Kepler ritiene che il passo di Fastweb si muova nella linea dell’innovazione del servizio e quindi della costruzione di una solida base clienti, mentre Euromobiliare fa sapere che considera positiva l’introduzione del decoder unico, da tempo annunciata non solo da Fastweb ma non ancora sul mercato. “Potrebbe sostenere l’offerta Tv che sta perdendo progressivamente peso”.

 

Fastweb cavalca ancora l’onda del report di Citigroup, che la scorsa settimana ha modificato l’upgrade da ‘sell’ a ‘hold’, sollevando scalpore e una certa attenzione sul titolo.

 

In base a uno Studio realizzato dal centro di ricerca di Austin (Texas) IMS Research, gli abbonati all’IPTV dovrebbero arrivare a toccare a livello mondiale i 5,9 milioni entro la fine dell’anno per raggiungere i 31,7 milioni di qui al 2011. Il Paese più proficuo in questo scenario per gli operatori di telecomunicazioni sarà la Francia dove si attende entro la fine dell’anno un numero di abbonati vicino ai 2 milioni. In seconda posizione, Hong Kong con 700mila utenti, mentre l’Italia si posiziona sul terzo gradino del podio con 360mila abbonati attesi per la fine del 2006.

 

Da diverso tempo Fastweb si sta distinguendo sul mercato ICT per delle scelte attente e innovative. Dalla fibra ottica al nuovo decoder unico, il management del gruppo sta dando prova d’aver colto i giusti segnali e d’aver imboccato da tempo ormai la via della competitività sul mercato delle tecnologie d’avanguardia.

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