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Google sempre più forte nel campo dell’informazione. La società di Mountain View ha annunciato oggi il lancio di un nuovo servizio di ricerca news, che permette di cercare notizie apparse sulla rete anche anni e anni fa.
Fino a ora, il servizio Google News permetteva una ricerca online di notizie fino a un mese prima, con la nuova funzione sarà possibile spulciare tra informazioni vecchie fino a duecento anni.
Ben due secoli di archivi storici dei quotidiani indicizzati dal motore di ricerca, messi a disposizioni degli utenti direttamente all’indirizzo http://news.google.com/archivesearch/.
Anurag Acharya, ingegnere di Google che ha collaborato all’archivio, ha commentato: “Lo scopo del servizio è consentire agli utenti di esplorare la storia mentre si faceva”.
Aggiungendo: “Gli utenti possono vedere come i punti di vista sono cambiati nel tempo”. Acharya ha realizzato anche il servizio Google Scholar per i ricercatori universitari.
Il nuovo servizio Google News è realizzato insieme ai sistemi di ricerca news Factiva, AccessMyLibrary.com di Thomson Gale, HighBeam Research e LexisNexis.
Google ha firmato accordi con i più importanti gruppi editoriali e dell’intrattenimento che daranno accesso alle loro notizie agli utenti Google. Si tratta in particolare del New York Times, della stessa Dow Jones e del Wall Street Journal, di Time magazine e Washington Post.
Digitando un termine nella striscia di ricerca, si può visualizzare una sequenza cronologica di articoli su un particolare argomento e ricostruire la copertura storica del tema ricercato. Le testate in questione offriranno poi l’accesso all’informazione che interessa, che sarà free o pay a seconda della politica aziendale.
Al momento il servizio è solo in inglese, ma presto sarà disponibile in altre lingue, lo speciale archivio è organizzato per soggetti o in ordine cronologico e, laddove le notizie sono state digitalizzate, è in grado di risalire anni e secoli. I risultati delle ricerche, secondo quanto riferito da Google, si basano sulla rilevanza degli articoli senza alcuna preferenza per i partner e gli inserzionisti del motore di ricerca.
Google ha riferito che non avrà alcuna commissione per questo servizio. I guadagni del nuovo servizio arriveranno dall’aumento delle presenze sul sito, e dunque da maggiori entrate pubblicitarie.