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Thomson fornirà a Telecom Italia tutte le infrastrutture tecnologiche necessarie al lancio commerciale dei servizi di Tv mobile, fissato dall’operatore tlc per sabato 9 settembre.
Jacques Dunogué, Direttore generale aggiunto di Thomson, discutendo con i giornalisti a margine della presentazione dell’accordo, ha commentato: “La maggior parte dei Paesi europei intende presentare entro la fine del 2007 almeno un servizio di Tv su cellulare, una volta rimossi gli ostacoli regolamentari, e Thomson è ben piazzata per guadagnare una fetta importante di questi mercati”.
L’accordo con Telecom Italia, di cui non si conoscono gli aspetti finanziari, prevede il supporto tecnico di Grass Valley per la consegna e gestione dei contenuti, in particolare una rete completa e i software di servizio SmartVision, che dovranno gestire la guida dei programmi, le modalità d’accesso e i contenuti interattivi.
La piattaforma SmartVision è il nucleo centrale per la realizzazione di sistemi di trasmissione verso terminali mobili o via cavo. Sfruttando portali web dedicati, consente sia la distribuzione dei contenuti live che on demand, occupandosi anche della gestione dei diritti e della fatturazione.
Questi software sono stati già acquistati da un altro operatore tlc storico, France Télécom.
Tim e Mediaset annunceranno sabato prossimo i dettagli della loro offerta commerciale, che prevedrà la distribuzione di 40 canali con standard di compressione Mpeg4.
Telecom Italia ha accelerato lo sviluppo di questa offerta dopo il successo dei primi test avviati in occasione delle Olimpiadi Invernali di Torino.
Dunogué ha sottolineato che “Le iniziali perplessità sull’effettivo interesse per la Tv su dispositivo mobile sono state superate anche grazie allo sviluppo della telefonia 3G (broadband). Oggi si contano, infatti, più di 100 milioni di utenti UMTS nel mondo”.
I prossimi lanci commerciali di Tv mobile sono previsti negli Stati Uniti (Modeo, Qualcomm), in Corea e Giappone, Africa meridionale, e Finlandia.
“Questo mercato rappresenterà molto velocemente diverse centinaia di milioni di euro”, ha concluso Dunogué.