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4G, WiMax mobile & Co.: la telefonia mobile verso il futuro. Ma noi siamo pronti?

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Per la serie: non è mai troppo presto.

Mentre la maggior parte degli operatori mondiali sono ancora alle prese col lancio dei servizi 3G, la sud coreana Samsung ha presentato le prime applicazioni 4G al Samsung 4G Forum.

 

La tecnologia 4G – che sarà presentata ufficialmente ad ottobre prossimo dall’ITU (International Telecommunication Union) – dovrebbe permettere il trasferimento dati alla velocità di 100 Mbits/s in movimento e di 1 Gbits/s in posizione statica. Un salto di prestazioni decisamente notevole se si pensa alle attuali velocità del 3G che arrivano a 384 Kb/s in download e 129 Kb/s in upload.

In pratica si potrebbe scaricare il contenuto di un normale DVD in meno di un minuto.

 

Il termine 4G, tra l’altro, non definisce soltanto uno standard, ma descrive un ambiente in cui diverse tecnologie di accesso radio saranno in grado di interoperare per fornire sessioni di comunicazione che possono “muoversi” senza interruzioni tra i diversi sistemi.

 

A credere molto nelle tecnologie mobili di quarta generazione sono soprattutto gli operatori asiatici: in Giappone, NTT DoCoMo ha testato già lo scorso settembre lo streaming video di ben 32 filmati ad alta definizione su un terminale connesso a una mini-rete 4G.

 

La trasmissione real-time è stata realizzata attraverso le tecnologie ancora in fase sperimentale – Variable Spreading Factor-Spread Orthogonal Frequency Division Multiplexing (VSF-Spread OFDM), 4-by4 Multiple-Input-Multiple-Output (MIMO) Multiplexing e Adaptive Selection of Surviving Symbol Replica Candidate, sviluppata da DoCoMo sulla base di una versione a ‘complessità ridotta’ dell’algoritmo-M (QRM-MLD).

Utilizzando il nuovo algoritmo, DoCoMo è stato in grado di ridurre la complessità del precedente metodo MLD, mantenendo le stesse performance in termini di velocità di trasmissione dati.

In questo modo, l’efficienza dello spettro espressa in bits al secondo per Hertz è di 10 bits per Hertz, circa 20 volte di più rispetto ai network 3G.

 

Durante i precedenti test, condotti nel 2003, DoCoMo era riuscito a raggiungere velocità di downlink e uplink rispettivamente di 100Mbps e 20Mbps in ambienti outdoor, utilizzando la stessa banda 100 MHz.

 

I risultati di questi nuovi test, riferiscono gli esperti del settore, sono “tecnicamente impressionanti”, ma resta il fatto che c’è ancora molto lavoro da fare per giungere a risultati commercialmente validi, che non arriveranno prima della fine del decennio.

 

Soprattutto, gli operatori hanno bisogno della stretta collaborazione dei costruttori di telefonini, dal momento che qualsiasi standard deve essere ratificato a livello internazionale.

Come il 3G, la quarta generazione di tecnologie mobili è dunque incentrata sullo scambio di immagini più che sulle trasmissioni vocali ma, ci si chiede, alla luce della tiepida accoglienza riservata all’Umts, con quale spirito gli operatori verseranno altri miliardi in una tecnologia che se tutto andrà bene potrebbe vedere la luce nel 2010?

 

Eppure, molti lo stanno già facendo: Sprint Nextel con Intel, Motorola e Samsung prevede di investire 1 miliardo di dollari nel 2007 e tra 1,5 e 2 miliardi di dollari nel 2008 nella costruzione di una rete 4G attraverso la tecnologia WiMax mobile, attualmente disponibile solo in Corea col nome di WiBro.

“ La tecnologia WiMax da implementare nella rete dovrà offrire un costo per megabit e vantaggi in termini di prestazioni tali da costituire un sostanziale miglioramento rispetto alle attuali offerte di banda larga mobile 3G”, ha spiegato il gruppo.

 

Secondo Kitae Lee, presidente di Telecommunication Network Business di Samsung Electronics, “implementare Mobile WiMax come tecnologia di rete 4G stabilirà un punto fermo nella storia del settore delle telecomunicazioni e contribuirà a ulteriori progressi nella tecnologia wireless. Mobile WiMax offre la più elevata velocità di trasferimento dati tra le tecnologie wireless esistenti e si basa sulla tecnologia IP. I servizi basati su Mobile WiMax creeranno un nuovo mutamento paradigmatico nei servizi wireless e miglioreranno gli stili di vita degli utenti”.

 

Eh già, gli utenti.

Quelli occidentali, sicuramente meno avvezzi alla tecnologia di quelli asiatici, adorano letteralmente il telefonino ma non hanno dimostrato troppo entusiasmo per la terza generazione, forse scoraggiati dalle non proprio brillanti prestazioni delle reti e da una comunicazione non proprio efficace sugli effettivi vantaggi della tecnologia.

Per non parlare della confusione di tecnologie che, a dire il vero, a chi il telefonino lo usa, interessano poco.

 

Sarà dunque 4G, Wi-Fi, WiMax mobile, o quello che sia, ciò che importerà sarà sicuramente il costo dei servizi e la capacità dei telefonini di supportare tutto quello che finora ha avuto il sapore di una promessa non mantenuta.

 

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