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Aol, divisione Internet del gigante americano dei media Time Warner, licenzierà circa 1.300 dipendenti degli Stati Uniti, vale a dire il 7% dei dipendenti a livello mondiale, per poter far fronte alla crisi degli abbonati.
La decisione è stata comunicata stamani da Nicholas Graham, portavoce del gruppo, e arriva dopo 700 licenziamenti già effettuati lo scorso autunno.
L’Isp americano da tempo è alle prese con problemi che riguardano la gestione dei servizi e la riduzione degli abbonati.
La riduzione degli effettivi consentirà, ha spiegato Aol, di “adattare meglio le risorse e continuare a rispondere a un mercato che si evolve”.
I risultati trimestrali annunciati la scorsa settimana da Time Warner avevano nuovamente messo in evidenza l’emorragia di abbonati subita dall’Isp per via della feroce concorrenza degli operatori a banda larga.
Nel primo trimestre, l’utile operativo di Aol si è ridotto del 14,3% per un fatturato in calo del 7%.
Secondo il Wall Street Journal, Time Warner avrebbe affidato alla banca Citigroup un progetto di risanamento di Aol Europe (Gran Bretagna, Francia e Germania). Smentite invece le indiscrezioni del Guardian secondo le quali si starebbe valutando la cessione dei servizi pay in Francia e Germania.
La novità interessante è che l’Isp americano, nel corso di un nuovo tentativo di rilancio delle sue attività, sta per inaugurare In2TV, un portale di video online sul modello di YouTube o Google Video. Il sito conterrà sia materiale prodotto dagli stessi utenti, sia materiale fornito da network via cavo come Mtv, Nickelodeon o A&E.
I contenuti inoltre saranno gratuiti o a pagamento e il sito metterà a disposizione degli utenti 45 canali per il video on demand, cioè a richiesta, oltre a un potente motore per la ricerca dei filmati.
Durante la fase di sperimentazione, In2TV ha riproposto gratuitamente alcune serie televisive molto popolari del passato come “Chico and the Man” e “Wonder Woman” ottenendo 1,8 milioni di visitatori nel solo mese di aprile.
Intanto Time Warner e Comcast hanno portato a termine l’acquisizione da circa 17 miliardi di dollari delle attività di Adelphia Communications. A Time Warner, in particolare, andranno 3,3 milioni di abbonati di Adelphia, mentre a Comcast altri 1,7 milioni di abbonati. I due acquirenti verseranno 12,5 miliardi di dollari complessivamente in contanti mentre la restante parte sarà corrisposta da Time Warner sotto forma di azioni proprie.