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Chi se lo sarebbe aspettato – nell’aprile del 1973 quando venne fatta la prima chiamata da un cellulare – che il telefonino sarebbe diventato, oltre a tutte le altre cose, anche un jukebox mobile?
Eppure, dopo aver gettato lo scompiglio nell’industria fotografica, sembra proprio che i telefonini vogliano anche accaparrarsi una grossa fetta del mercato dei lettori digitali di musica, stradominato dalla Apple.
Secondo molti analisti, infatti, sebbene il mercato dei player MP3 ‘puri’ sopravvivrà – come è sopravvissuto quello delle fotocamera digitali – i cellulari sono destinati ad assorbirne una fetta consistente, grazie all’arrivo sul mercato di modelli sempre più capienti e performanti.
In Italia, il fatturato derivante dalla vendita di diritti per suonerie, truetones, risponditori, brani completi, ha un peso pari a circa il 3% del mercato globale della musica e con il crescente successo dei player MP3 e dei siti di download, i produttori di cellulari e gli operatori mobili puntano con sempre maggiore decisione a questo mercato.
Nell’ultimo anno, i profitti legati al download di brani musicali, il cosiddetto “full track downloads” attraverso i telefonini di terza generazione sono cresciuti del 180% rispetto alle suonerie tradizionali (120%).
Certo, per arrivare ai livelli di download di iTunes – 40 milioni di utenti iPod per oltre 71 milioni di brani scaricati al mese – ce n’è di strada da fare, ma di passi avanti dal punto di vista tecnico, nell’ultimo anno, ne sono stati fatti tanti, con l’arrivo sul mercato telefonini dalla memoria sempre più ampia – era questo il maggiore difetto rispetto ai lettori digitali – come il Sony Ericsson W950i dotato di una memoria interna da 4GB, e sempre più facili da usare e simili nel design e nelle funzionalità ai player puri.
Cominciano, inoltre, a cambiare anche le strategie degli operatori, che includono la musica – oltre ai fortissimi sconti sui servizi voce – nelle offerte per allettare il pubblico e convincerlo a sottoscrivere abbonamenti annuali invece che scegliere soluzioni prepagate.
“Ad oggi – ha spiegato l’analista eMarketer John du Pre Gauntt – i servizi 3G non-voce producono meno del 10% dei ricavi dei carrier. Considerando che il mobile video è ancora in fase di avvio e che il mobile gaming è quasi un flop se paragonato ai ricavi da servizi voce, la mobile music costituisce l’unica vera risorsa per un rapido ribaltamento dello scenario, e non solo per quanto concerne gli investimenti sul 3G”.
Verizon Wireless ad esempio, lancerà presto sul mercato ‘Chocolate‘ un telefonino-lettore MP3 molto simile nel design all’iPod della Apple. Il nuovo telefonino, prodotto dalla coreana LG, entrerà in commercio il prossimo 7 agosto verrà venduto per 249 dollari ai clienti che stipuleranno almeno 1 anno di contratto.
Perché, quindi, mettersi in tasca un telefonino e un lettore digitale, se i due dispositivi possono essere riassunti in uno solo?
Rispetto alla concorrenza con le fotocamera digitali, la situazione è molto meno complessa, spiega l’analista John Devlin, che sottolinea come quando si deve scegliere tra un telefonino e una macchina fotografica digitale ci siano molti più criteri da prendere in considerazione, come la qualità dell’ottica, il flash, l’auto focus, ecc. Tutti fattori che rendono difficile la loro integrazione in un telefonino, soprattutto nei modelli di fascia bassa.
Per John du Pre Gauntt, “Rispetto a quella su PC, la musica mobile ha il vantaggio di una maggiore sicurezza e di tariffe e prezzi decisamente più cospicui”, mentre per il futuro, eMarketer prevede che il download mobile di intere tracce e di suonerie produrrà a fine 2010 ricavi pari a 7,75 miliardi di dollari e già entro quattro o cinque anni la musica mobile si accaparrerà il 65% delle vendite di musica digitale.