Europa
E’ giunto finalmente ai nastri di partenza il progetto triennale QALL-ME (Question Answering Learning technologies in a multiLingual and Multimodal Environment) , per lo sviluppo di un sistema integrato di QA (Question Answering) su piattaforma multilingue, consultabile sia attraverso reti web che mobili.
Un’iniziativa che conferma il ruolo d’avanguardia dell’Europa nello sviluppo di infrastrutture QA nei settori web semantico e web services. Finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del Sesto Programma Quadro, partirà ad ottobre coinvolgendo università ed aziende europee di Italia, Gran Bretagna, Spagna e Germania.
Innovativi strumenti di accesso alle informazioni – in modo semplice, intuitivo, anytime anywhere – i sistemi di question answering stanno lentamente ritagliandosi uno spazio tutto loro nel mercato del semantic web.
Andando oltre a quanto offerto dai tradizionali motori di ricerca Internet, infatti, queste soluzioni – presto disponibili anche su per dispositivo mobile (cellulari e PDA) consentono l’interazione tra gli utenti e le grandi banche dati informative multilingua, garantendo un servizio basato su un linguaggio molto naturale, studiato appositamente per l’accesso veloce tipico delle interrogazioni da terminale mobile.
I sistemi QA sono oggi al centro di studi scientifici, interessi commerciali e investimenti, considerate le loro forti potenzialità: motori di ricerca locali, piattaforme call center automatiche, sistemi di eLearning, ecc. Queste applicazioni multilingua ed internet-based, infatti, elaborano e interpretano il linguaggio naturale per poi estrarre e strutturare le informazioni provenienti da fonti diverse.
Il Consorzio QALL-ME che porterà avanti il progetto è costituito da esperti accademici in materia di linguaggi naturali, intelligenza artificiale e tecnologie della conoscenza: ITC-irst, Università di Alicante, Università di Wolverhampton e DFKI. Ad essi si aggiungono solidi soggetti industriali che vantano competenze nel campo del riconoscimento vocale, dei servizi di call center e nello sviluppo di applicazioni su piattaforme mobili: UbiESt SpA, WayCom e Comdata.
Il progetto, per lo studio e l’implementazione di soluzioni innovative QA web e mobili, prevede la messa in opera di una piattaforma basata su algoritmi di auto-apprendimento, grazie alla quale il sistema sarà in grado di imparare progressivamente attraverso le diverse domande, riuscendo così a fornire nel tempo risposte sempre più precise, articolando le interrogazioni complesse in query più elementari e di facile risoluzione.
Un’interfaccia automatica riformula l’ esatta sequenza delle parole per offrire risposte geo-referenziate e accompagnate da risorse multimediali come immagini. La piattaforma consentirà agli utenti di porre i propri quesiti ad una banca dati multilingue (italiano, inglese, tedesco e spagnolo) ed ottenere le relative risposte nella propria lingua e direttamente sul proprio cellulare.
Il sistema, quindi, agirà in maniera molto più completa e personalizzata rispetto ai tradizionali motori di ricerca, che propongono elenchi di voci correlate corrispondenti alle parole chiave inserite nel sistema.
Il web semantico sembra quindi alle soglie. La tecnologia c’è manca ancora il consolidamento di una nuova cultura: l’interazione fra macchine e rete. A completare il quadro, infatti, una visione prospettica nel lavoro degli sviluppatori, che dovrebbero ormai integrare sistematicamente nella programmazione dei propri applicativi anche i relativi linguaggi. (a.gu.)