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Anche Telecom Italia è entrata a far parte del Linux Phone Standards (LiPS) Forum, insieme a Texas Instruments e ZTE, a conferma del grande interesse trasversale dell’industria nei confronti dell’open source.
Il consorzio di compagnie – che conta tra i suoi membri France Telecom, Orange, Huawei Technologies, MontaVista Software, Open-Plug e PalmSource – sta attualmente lavorando alla definizione di una piattaforma software standardizzata per permettere la diffusione di nuove applicazioni e servizi end-user su tutti i tipi di terminali telefonici Linux al fine di accelerare l’interoperabilità e promuovere l’adozione di standard open source nella telefonia mobile.
Il Lips Forum è stato fondato nel novembre del 2005 per accelerare l’adozione di Linux nei dispositivi fissi, mobili e convergenti attraverso la standardizzazione di servizi e interfacce API in grado di permettere agli utenti, ai produttori, ai vendor e agli operatori di differenziare le loro offerte e generare profitti.
Il Forum conta tra i suoi membri 20 compagnie dell’intero ecosistema dell’industria mobile.
Il mercato mobile Linux dovrebbe crescere nei prossimi anni del 28% l’anno.
Secondo i dati di Venture Development Corporation (VDC), “l’uso di embedded Linux crescerà in maniera significativa, soprattutto nel mercato dei dispositivi mobili e dei prodotti elettronici di consumo”.
“La grande partecipazione ai progetti di standardizzazione come Lips dovrebbe aiutare i produttori di software, di semiconduttori, di telefonini e gli operatori tlc a sviluppare e lanciare più rapidamente dispositivi e servizi basati su Linux”, ha spiegato l’analista VDC Matt Volckmann.
“Con l’evoluzione della telefonia mobile verso il 3G, cresce il bisogno di sistemi operativi robusti, flessibili e sicuri”, ha aggiunto il presidente del Lips Forum Haila Wang, sottolineando come la standardizzazione di piattaforme e interfacce API Linx-based “migliorerà significativamente la tempistica del lancio di telefonini Linux perfettamente funzionali in grado di soddisfare la domanda degli operatori e di aiutarli a massimizzare gli attuali investimenti nelle reti”.
Il successo dei cellulari Linux dipende dunque sulla creazione di standard che assicurino la piena interoperabilità e permettano di evitare la frammentazione del mercato.
“Con la nostra esperienza, possiamo aiutare a guidare e formare gli standard che ottimizzeranno Linux per i cellulari – ha concluso Roberto Vannini, executive vice president, Business Innovation & Technical Solution, Telecom Italia – I nostri sforzi si stanno concentrando verso l’integrazione di Linux nella telefonia mobile e nell’accelerazione di un’ampia gamma di servizi dati ricchi e innovativi”.