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Privacy ed elenchi telefonici: pochi gli abbonati che acconsentono alla pubblicazione del proprio numero di telefonino

Italia


Gli italiani non amano veder stampato il proprio numero di cellulare sui nuovi elenchi telefonici. E’ quanto emerso dai dati pubblicati da Seat Pagine Gialle. Infatti solo lo 0,22% degli abbonati, vale a dire solo 45.000 persone su 20,5 milioni di utenti hanno accettato di far pubblicare il proprio numero di telefonino sui nuovi elenchi.

 

Come è noto la possibilità di inserire oltre al nome, cognome, indirizzo e numero di telefono fisso, altre informazioni come numero di telefonino, eMail, consenso a ricevere posta commerciale o a essere contattati da società di telemarketing il punto d’arrivo di un lungo iter regolamentare, nato nel 2002 da una direttiva europea (la 95/46/CE in vigore dal 31 luglio 2002) e terminato nel 2004 quando il Garante della privacy ha dato il via libera alla modulistica da inviare a famiglie e Imprese perchè dessero il proprio assenso alla pubblicazione.

 

Fra tutti gli italiani, sempre secondo i dati di Seat Pagine Gialle, i cittadini di Forlì e Cesena, con lo 0,84%, sono quelli che hanno dato di più il permesso alla pubblicazione del proprio numero di cellulare, mentre i più riservati sono stati i casertani, con appena lo 0,04%. Molta riservatezza anche nelle grandi città con lo 0,20% di Roma, lo 0,22% di Milano, lo 0,28% di Bologna, mentre a Torino (0,50%) e Firenze (0,53%) gli abbonati mostrano maggiore disinvoltura.

 

Tutto cambia invece per quanto riguarda l’indirizzo di posta elettronica. Infatti lo 0,99% degli abbonati ha dato il proprio consenso alla stampa del proprio indirizzo eMail. A Milano ha acconsentito l’1,96%, la percentuale più alta registrata fra gli abbonati, mentre all’Aquila solo lo 0,17%. A Roma la percentuale è dello 0,73%, a Milano dell’1,96% e a Napoli dell’1%.

 

Quindi, da quanto è emerso dai dati raccolti da Seat Pagine Gialle, il trovare la propria casella di posta elettronica sommersa di messaggi di sconosciuti non è un problema per oltre 200 mila abbonati e ancora meno lo è vedere la propria cassetta delle lettere piena di pubblicità. Infatti ben il 3,54% ha dato il proprio assenso a ricevere avvisi e messaggi dalle aziende, forse nella speranza di conquistare qualche offerta vantaggiosa o qualche super sconto.

 

Fra gli abbonati i più speranzosi sono gli abitanti di Como (5,5% ha detto si), i più diffidenti quelli dell’Aquila (0,82%), mentre solo l’1,79% degli abbonati ha acconsentito al telemarketing. Gli abbonati che hanno deciso di voler ricevere questo tipo di informazioni, saranno segnalati nei nuovi elenchi con uno speciale simbolo.

 

Non molto successo hanno avuto altre due possibilità considerate a priori interessanti soprattutto per donne che vivono da sole e preferiscono non divulgare troppe informazioni sul proprio conto, in modo da avere una maggiore sicurezza. Appena lo 0,21%, infatti, ha preferito indicare, a fianco del cognome, solo l’iniziale del nome di battesimo, mentre è proprio minima (0,07%) la percentuale di chi ha voluto omettere il numero civico nell’indirizzo.

 

Entro la fine del 2006 tutti gli abbonati avranno i nuovi elenchi che non saranno tanto diversi da quelli degli scorsi anni. Infatti quasi tutti gli abbonati avranno ancora una volta, accanto a nome e cognome, solo l’indirizzo e il numero di casa.

 

L’Italia è stato il primo Paese in Europa a introdurre l’elenco telefonico con i numeri di telefonino degli abbonati o dei possessori di carte prepagate. (a.go.)

 

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