Italia
In Italia dal febbraio 2004 all’aprile 2006 sono stati venduti 3.851.247 decoder per il digitale terrestre. Se si conta anche il mese di maggio, le unità vendute sono state circa quattro milioni. E’ quanto evidenziato da uno studio realizzato da GFK Eurisko e presentato a Milano in occasione della prima riunione ufficiale del Co.na.co.di.te (Comitato nazionale per la comunicazione su tv digitale terrestre), promosso da AssoComunicazione, a cui aderiscono anche Assirm, Adci, App, Auditel, Dgtvi, Fcp, Iab Italia, Mediaset, Publitalia ’80, Rai, Sipra, Tp, Upa e Unicom, costituito per accelerare la convergenza con la promozione di acquisizione di conoscenze sparse nei diversi ambienti intorno alle applicazioni della TDT e la creazione di gruppi di lavoro (laboratori) interdisciplinari calati su progetti concreti, concordati con gli Starholder del settore e i responsabili delle regioni in cui avverrà la switch off.
“La tv DTT è la prima occasione vera di far convergere su un mezzo di massa come la tv, presente nel 97% delle famiglie italiane, praticamente tutte le funzioni della comunicazione: spettacolo, commercio, didattica, informazione, gioco, consultazioni“, ha dichiarato Enrico Montangero, ex presidente di AssoComunicazione, di cui è rappresentante in Co.na.co.di.te. “Per l’espansione del DTT – ha aggiunto Montagero – è necessario che convergano le competenze oggi separate, che stanno nei diversi mestieri della comunicazione. Il Co.na.co.di.te. si è costituito per accelerare questa convergenza“.
Le vendite di decoder – secondo i dati diffusi da Eurisko – hanno registrato il record nell’estate del 2005, grazie a particolari programmi televisivi, o eventi sportivi, come per esempio, i campionati di calcio e il Grande Fratello. In totale fra gennaio e novembre 2005, sono stati venduti 2,6 milioni di ricevitori DTT. Nel periodo il numero totale di famiglie utilizzatrici della piattaforma è arrivato a 3,8 milioni. Nell’inverno del 2006, invece, le vendite di decoder hanno subito un rallentamento.
Dei 3.851.247 decoder venduti fra febbraio 2004 e aprile 2006, sempre secondo GFK Eurisko, il 51% dei decoder sono interattivi e acquistati con il contributo governativo, il 45,8% sono interattivi ma acquistati senza il contributo e il rimanente 3,2% non sono né interattivi né acquistati con il contributo. Il 97% dei ricevitori venduti supporta lo standard di interattività DVB MHP 1.0.2 ed è abilitato alla ricezione dei servizi a pagamento con smart card di Mediaset Premium e di La 7 Cartapiù.
Un’indagine Makno, società italiana attiva nelle indagini di mercato che ha ideato il nuovo Monitor DTT Italia 2006, sistema di rilevamenti sugli utilizzatori della TV Digitale Terrestre, ha rilevato che il 40,4% delle famiglie italiane -circa 8,8 milioni – è in grado di ricevere un segnale satellitare, o attraverso parabola o attraverso set top box. Sempre secondo Makno fra i possessori di set top box sono 2 milioni quelli che hanno provato i contenuti interattivi (quiz, pubblicità, promozioni). (a.go.)