Germania
La Germania assegnerà entro la fine dell’anno le licenze per il WiMax.
La Federal Network Agency ha infatti lanciato un’audizione sugli elementi chiave del processo di assegnazione delle frequenze Broadband Wireless Access (BWA), dando modo agli interessati di comunicare i propri commenti entro il 4 agosto.
Dopo la valutazione dei commenti, una decisione finale è attesa per ottobre 2006, per poi procedere all’assegnazione delle licenze entro la fine dell’anno.
A dicembre 2005, il governo ha lanciato il processo di assegnazione delle frequenze tra 3,400 e 3,600 MHz per le applicazioni BWA. Alla fine di febbraio 2006, erano state presentate 1,221 richieste per l’implementazione di soluzioni di accesso a internet a banda larga wireless e altre applicazioni.
Poiché le richieste superano sostanzialmente la disponibilità di spettro, l’assegnazione delle frequenze dovrà avvenire con un processo di concessione che, secondo il Telecommunications Act, sarà basato su un’asta o su una procedura di offerta competitiva.
Più nello specifico, particolare attenzione sarà riservata ad alcuni elementi: tra questi, la Federal Network Agency privilegerà la neutralità tecnologica e l’uso delle frequenze per un’ampia gamma di applicazioni e la realizzazione di diversi business model.
Dal punto di vista geografico, la domanda di frequenze BWA è molto variegata. Per questo sono state definite 16 regioni che coprono l’intero territorio della Repubblica Federale tedesca.
Sarà possibile presentare richiesta per una sola regione, per più regioni, o per la copertura dell’intero territorio nazionale.
L’assegnazione delle frequenze sarà legata a obblighi di copertura ben precisi: entro il 2009 dovrà essere coperto il 15% dei comuni. Percentuale che dovrà salire al 25% entro il 2011.
Questi obblighi dovrebbero sostenere la diffusione dell’accesso a banda larga, specialmente in quelle regioni in cui l’accesso non è ancora disponibile.
Considerato come il fratello maggiore del Wi-Fi, già integrato in molti Pc, il WiMax è una tecnologia senza fili ad alta velocità per le lunghe distanze che lavora sulla frequenza del 3.5 GHz.
Il WiMax, a differenza del Wi-Fi il cui segnale si estende fino a 100 metri dall’antenna, si spinge fino a 100 chilometri e può dunque consentire la copertura di ampie zone del territorio nazionale a prescindere dalle condizioni orografiche e della densità della popolazione.
Il sistema inoltre è molto più economico e pratico da implementare poiché non richiede il costoso processo di cablatura per far passare cavi e fibre ottiche e garantisce una copertura omogenea anche nelle aree geografiche più remote o svantaggiate dal punto di vista orografico.
Una diffusione capillare del WiMax aprirebbe inoltre la strada a tutta una serie di servizi innovativi come il VoIP, ottenendo un notevole risparmio sui costi delle telefonate.
In Italia, tuttavia, nonostante la fine delle sperimentazioni non è ancora stato avviato il processo di assegnazione delle frequenze, attualmente utilizzate dal ministero della Difesa.
Per accelerare questo processo, è stato istituito un tavolo di lavoro congiunto tra il ministero delle Comunicazioni e quello della Difesa, mentre il deputato dei DS Franco Grillini e il senatore a vita Francesco Cossiga hanno presentato un’interrogazione parlamentare al ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni.