Italia
Sempre più forte sul mercato italiano l’eCommerce B2c che nel 2006 varrà 4 miliardi di euro con un incremento del 45% circa rispetto al 2005. E’ ormai il sesto anno consecutivo di crescita quasi del 50%.
Questo uno dei dati interessanti emersi al convegno “Netcomm, the Italian eCommerce Forum“, il primo Forum organizzato in Italia sul B2c, in cui sono stati presentati i risultati 2006 della Ricerca condotta nell’ambito dell’Osservatorio permanente sul B2c Netcomm – School of Management del Politecnico di Milano.
Roberto Liscia, Presidente Netcomm, ha sottolineato che “Il mercato italiano è ancora poco ricettivo sul fronte del commercio via internet”. Tra i principali fattori responsabili di questo ritardo, Liscia ha fatto riferimento “all’arretratezza nell’uso di carte di credito come strumento di pagamento”, “il basso livello di alfabetizzazione informatica“, “la scarsa penetrazione della connettività a banda larga”.
Sulla stessa linea Alessandro Coppo, Direttore Generale eBay Italia, che ha condiviso i passaggi fondamentali dell’intervento di Liscia e ha aggiunto: “Nel nostro Paese manca ancora una vera cultura dell’eCommerce”.
“Quello che occorre – ha sottolineato Coppo – è rassicurare il consumatore circa la sicurezza dei pagamenti online, molto più sicuri di quelli offline. Se tutti – ha aggiunto – (aziende e consumatori) comprendono i vantaggi dell’eCommerce, l’impatto che questo nuovo canale può avere sul sistema italiano è davvero notevole”.
In particolare, secondo il direttore generale di eBay, “…in un momento particolarmente difficile come questo per la PMI italiana, l’eCommerce potrebbe rappresentare una concreta possibilità di recupero. Il commercio via internet offre infatti alle piccole medie Imprese la possibilità di accedere immediatamente a un mercato di circa 6.000 persone, senza necessità di investimenti né costi fissi”.
Coppo ha infine espresso particolare soddisfazione per i risultati conseguiti da eBay Italia, le cui transazioni nel 2005 hanno raggiunto un valore di 466 milioni di euro, registrando una crescita superiore a quella di tutti gli altri paesi in cui l’azienda opera.
“E’ giunto il momento – ha concluso Coppo – di smettere di parlare dell’eCommerce in termini di futuro, per considerarlo a tutti gli effetti come una realtà presente”.
In termini di penetrazione, pur rappresentando nel complesso ancora meno dell’1% del valore dei beni e servizi acquistati dai consumatori finali, l’eCommerce vale per alcune categorie merceologiche – i biglietti, i viaggi, le RC Auto, i prodotti di informatica ed elettronica di consumo, i libri ed i dvd – diversi punti percentuali delle vendite al dettaglio.
Il comparto del Turismo si conferma leader, con un transato di oltre 1,7 miliardi di euro e una crescita coerente con quella del mercato. Per la prima volta dal 2000 non riesce tuttavia ad incrementare il suo peso sul mercato complessivo che rimane stabile al 43%.
Cresce l’importanza dell’Informatica ed elettronica di consumo che, nel 2006, supererà le Assicurazioni posizionandosi al secondo posto con un transato che supererà i 420 milioni di euro (11% del mercato). Crescono bene anche l’Abbigliamento e l’Editoria, musica e audiovisivi, mentre per il Grocery sembra profilarsi una situazione di stallo. Aumenta molto il peso della categoria “Altro”, in particolare per l’ottimo andamento delle vendite C2c su eBay.
L’incremento del transato è dovuto al notevole aumento del numero degli ordini anche se, in molti casi, questo incremento è accompagnato da una leggera riduzione del valore medio dello scontrino che ne limita in qualche misura l’impatto. Considerando solo i principali comparti – Turismo, Informatica ed elettronica, Assicurazioni, Abbigliamento, Editoria e Grocery – nel 2006 si evaderanno quasi 16 milioni di ordini, il 55% in più rispetto al 2005, con un valore medio dello scontrino di poco superiore ai 180 euro.
Continua a crescere il grado di concentrazione del mercato con i primi 20 operatori che arriveranno a rappresentare alla fine del 2006 il 75% dell’eCommerce italiano. Il fenomeno risulta ancora più evidente considerando i singoli comparti in cui si assiste, pur con qualche significativa eccezione, ad una crescita a due velocità con i leader che trainano e i follower che arrancano.
Le motivazioni di questo andamento possono essere cercate, da un lato, come ripetiamo da anni, nei vantaggi competitivi ormai acquisiti dai top player e, dall’altro, nell’assenza di nuove iniziative di un certo rilievo che si affaccino sul canale online con il giusto commitment e con delle idee di business vincenti.
Prosegue in modo assai deciso la crescita degli operatori pure player che chiuderanno il 2006 con oltre il 52% del mercato (contro il 44% dell’anno scorso) grazie agli ottimi risultati di una serie di iniziative tra cui eBay, le principali agenzie di viaggio online (eDreams, Expedia e lastminute.com), i portali di hotel (Venere) e alcuni dei leader dei principali comparti come Yoox e Ibs.it.
Nel 2006 si assiste ad una inversione di tendenza della propensione all’export delle imprese italiane. Le vendite all’estero dovrebbero raggiungere quota 650 milioni di euro nel 2006 con un incremento dell’80% rispetto al 2005, quando il loro valore era di poco inferiore ai 370 milioni di euro.
Le vendite oltre confine crescono quindi ad un tasso decisamente più significativo rispetto all’eCommerce B2c nel nostro Paese: potrebbe essere questo uno degli elementi propulsori in grado di fornire nuova linfa vitale all’eCommerce B2c italiano che, facendo leva sul prestigio, la qualità e l’originalità del made in Italy, avrebbe la possibilità di incrementare significativamente il proprio giro d’affari attuale
Pur con forti differenze tra comparto e comparto la modalità di pagamento più diffusa risulta essere la carte di credito (utilizzata per circa il 70% degli acquisti) seguita da Paypal, bonifico e contrassegno.
E’ ormai evidente che l’eCommerce riveste un ruolo sempre più importante nel processo innovativo del nostro sistema Paese e la sua crescita costante ormai da oltre un quinquennio ne conferma la dinamicità e il trend positivo.
Gli operatori eCommerce si confrontano però con alcune criticità in ambito normativo, ma anche fiscale, comunicativo, formativo. Situazioni comuni a tutto il comparto, che costituiscono un freno allo sviluppo del settore e possono essere rimosse solo attraverso un intervento congiunto e aggregato degli operatori coinvolti.
Per rispondere a queste esigenze è stato costituito il Consorzio Netcomm, nato con il patrocinio di Assinform e della sua Commissione servizi e contenuti multimediali ANEE, già operante da diversi anni nel settore.
In particolare il Consorzio Netcomm intende stimolare la collaborazione delle imprese e degli imprenditori del settore, rappresentandoli nei rapporti con le istituzioni a livello nazionale, comunitario e internazionale. Promuovere iniziative che possono contribuire alla conoscenza e alla diffusione delle tematiche connesse al commercio elettronico. Ma anche operare a favore del settore in termini di aspetti legali e fiscali, diritto di autore, sicurezza e quant’altro faciliti lo sviluppo di un mercato digitale.
Sostenere una corretta comunicazione sulle tematiche del settore e definire modalità di riconoscimento alla qualità dei servizi offerti dagli operatori eCommerce.
La industry italiana dell’ICT incontra il Ministro Paolo Gentiloni
Isimm e Key4biz promuovono per il pomeriggio del 4 luglio 2006 un incontro tra gli operatori più rappresentativi delle tlc, dei media e di internet ed il Ministro Gentiloni.
Sarà un’importante iniziativa di community in occasione della quale si porranno a confronto le criticità delle aziende e le priorità dell’azione di governo