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Intel preferisce il WiMax: ceduta a Marvell la divisione comunicazioni per 600 mln di dollari

Stati Uniti


Sembra che Intel, il maggiore produttore mondiale di chip, abbia abbandonato l’ambizione di diventare un big player delle comunicazioni mobili.

La società di Santa Clara ha infatti venduto il business delle comunicazioni e dei processori applicativi a Marvell Technology Group per 600 milioni di dollari.

 

Intel, che occupa una posizione dominante nella fornitura di microprocessori per Pc, non è riuscita a guadagnarsi lo stesso spazio anche nel settore mobile – che comprende non solo telefonini, ma anche PDA e smartphone – dove svettano società come Texas Instruments, Qualcomm, Broadcom e Freescale.

 

La vendita della divisione rientra in un ampio progetto di ristrutturazione del gruppo, annunciato dal Ceo Paul Otellini ad aprile: una sorta di ‘rivalutazione strategica’ che non lascerà “nulla di intentato” e punterà principalmente agli asset in perdita.

 

Intel ha chiuso il primo trimestre 2006 con un fatturato pari a 8,9 miliardi di dollari, un risultato operativo di 1,7 miliardi di dollari, utili netti di 1,3 miliardi di dollari e utili per azione pari a 23 centesimi.

 

La riduzione dei tassi di crescita dei PC ha tuttavia portato a una più lenta riduzione nel livello di inventario dei chip presso i clienti, con un impatto sul fatturato della prima metà di quest’anno, che secondo Otellini sarà inferiore del 3 per cento circa rispetto ai 38,8 miliardi di dollari dell’anno precedente, e soggetto a una vasta gamma di variabili potenziali.

 

Se l’acquisto della divisione comunicazioni di Intel conferirà a Marvell “una forte presenza nel segmento di mercato in crescita dei processori impiegati nei dispositivi palmari intelligenti”, il gruppo di Santa Clara potrà invece focalizzare i propri investimenti – che per il 2006 dovrebbero attestarsi all’incirca a 6,6 miliardi di dollari – nei core business dell’azienda tra cui i processori basati su Architettura Intel ad elevate prestazioni e basso consumo energetico e le tecnologie di accesso wireless a banda larga, come il Wi-Fi – settore nel quale ha raggiunto il top con la piattaforma mobile per notebook Centrino – e il WiMax.

 

In base all’accordo, Marvell dovrebbe assorbire la “grande maggioranza” dei 1.400 dipendenti della divisone, una forza lavoro altamente qualificata che svolge mansioni che vanno dall’ engineering alla validazione e al marketing dei prodotti.

 

Il pagamento dei 600 milioni di dollari dovrebbe avvenire in contanti. Intel potrebbe tuttavia accettare 100 milioni di dollari in azioni Marvell, che si occupa dello sviluppo di prodotti per lo storage, le comunicazioni e di soluzioni consumer in silicio.

Marvell potrebbe inoltre registrare un addebito una tantum – non ancora determinato – per acquisizione di ricerca in progress e spese di sviluppo.

 

Al termine della transazione – che dovrebbe concludersi entro quattro o cinque mesi circa – Marvell potrà disporre di un portafoglio prodotti che include i processori basati sulla tecnologia XScale, tra cui l’Hermon che potenzia il dispositvo Blackberry 8700 e il Bulverde, impiegato nello smartphone Treo di Palm, nel Motorola Q e in altri dispositivi.

 

Pur continuando a ritenere i segmenti delle comunicazioni e dei processori applicativi “un’interessante opportunità di mercato”, Sean Maloney, Executive Vice President e General Manager del Mobility Group ritiene che questo settore e le sue risorse “rappresentino un complemento ottimale per Marvell”.

 

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