Europa
“Alcatel Innovation Day“, 21 giugno a Parigi, presso il quartier generale della società francese (54, rue la Boétie, Paris 08). Un importante appuntamento per discutere e confrontarsi su ricerca e innovazione e illustrare l’impegno della grande azienda nel campo delle nuove tecnologie per l’informazione.
I lavori della giornata saranno aperti da Joelle Gauthier, Responsabile Ricerca e Innovazione Alcatel.
L’evento è organizzato da R&I (Research & Innovation), la cui mission è fare in modo che l’azienda sia in grado di offrire prodotti e soluzioni adeguate alle esigenze di un mercato mondiale, estremamente vario e in crescente fermento. Definisce i trend del portafoglio di offerta, individuando oggi le tecnologie e le soluzioni di domani.
Nel corso della giornata si farà il punto sull’impegno di Alcatel nella ricerca e nell’innovazione. Si potrà assistere a demo, vedere prototipi e toccare con mano l’evoluzione delle comunicazioni, sia sul fronte dell’innovazione dei servizi – con la convergenza fisso-mobile e applicazioni e servizi IP e Mobile TV – che della network transformation, ovvero l’evoluzione flessibile verso l’IP.
Ma basta fare giusto qualche numero per capire la portata dell’impegno di Alcatel nella ricerca: 1.500.000.000 euro investiti nella ricerca nel 2005 (pari all’11,5% del fatturato); 10.000 brevetti riconosciuti; 16.000 ricercatori (su circa 58.000 dipendenti); oltre 300 esperti che lavorano stabilmente negli enti di regolamentazione/standardizzazione; 6 Alcatel Innovation & Research Centre, in Europa, Nord America e Cina; oltre 50 università e istituti di ricerca con cui sono in corso collaborazioni; 12 università e istituti di ricerca europei, nordamericani e australiani, membri selezionati dell’Alcatel Partnership Program; 21 centri di ricerca e sviluppo; decine e decine di laboratori sparsi nel mondo. Il gruppo fa ricerca su reti, servizi e applicazioni, in ambito radio e ottico, in modo diretto – attraverso proprie strutture e laboratori – o in collaborazione con partner, clienti, fornitori e con una rete internazionale di collaborazioni con università e istituti di ricerca.
Sono grosse cifre che ci forniscono un quadro d’insieme dal quale viene fuori quanto questa società, che fornisce soluzioni di comunicazione che permettono alle telco, agli Isp e alle aziende di offrire applicazioni voce, dati e video ai propri clienti e collaboratori, sia attenta e all’avanguardia.
Fortemente presente nel campo delle reti a banda larga fisse e mobili, nelle applicazioni e nei servizi, Alcatel aiuta i suoi clienti e i suoi partner a mettere l’utente al centro di un mondo broadband. Con vendite per 13,1 miliardi di euro e 58.000 dipendenti nel 2005, Alcatel è presente in oltre 130 Paesi.
Nel 2001, spiega la società, è stato lanciato l’Alcatel Research Parnership Program, un network mondiale coordinato dalla stessa Alcatel e totalmente dedicato alla ricerca nell’ambito delle telecomunicazioni, pensato per alimentare la capacità di innovazione tecnologica di Alcatel attraverso relazioni consolidate e strutturate con università e centri di ricerca.
Del progetto fa parte dallo scorso maggio anche il Politecnico di Milano che ha raggiunto gli altri partner: l’Istituto Interdisciplinare per le Tecnologie Broadband (IBBT), il Centro Nazionale della Ricerca Scientifica (CNRS), l’Istituto Nazionale della Ricerca in Informatica e Automazione (INRIA), Gruppo delle Scuole di Telecomunicazione (GET), l’Istituto Heinrich-Hertz, l’Università di Stoccarda, il Centro Interuniversitario di Microelettronica (IMEC), l’Università del Texas di Dallas,
Come ci informa una nota del gruppo, per quanto riguarda l’Italia lo sforzo in ricerca e sviluppo è altrettanto forte, perfettamente in linea con la media mondiale. Alcatel Italia investe ogni anno circa il 12% e oltre un terzo dei dipendenti è impegnato nelle attività legate all’innovazione.
Proprio in Italia hanno sede le attività mondiali di Alcatel nei campi strategici della trasmissione ottica – apparati ottici multi-servizio (OMSN), cross-connect, sistemi in tecnologia wavelength division multiplexing (WDM) e sistemi di gestione reti – e della trasmissione su ponti radio.
In tali ambiti si concentra l’attività dei laboratori e si definiscono le strategie di prodotto e di rete per i sistemi ottici. Qui nascono prodotti e soluzioni destinati ai mercati europei, americani e asiatici.
Ad esempio, i laboratori di Vimercate e Genova guidano lo sviluppo dell’Alcatel 1850 Transport Service Switch (TSS), una soluzione senza precedenti sul mercato, eletto “Miglior nuovo prodotto” del 2005 dall’autorevole rivista online ‘Light Reading’.
Lanciato nell’ottobre del 2005, l’Alcatel 1850 TSS ha riscosso successo tra gli operatori mondiali e suscitato notevole interesse nell’ambito della comunità internazionale di ricercatori. La sua rivoluzionaria tecnologia ‘Universal Switch’ permette di effettuare lo switching del traffico senza limitazioni – sia esso 100% TDM o 100% a pacchetto.
Con questo approccio, il trasporto del traffico diviene indipendente rispetto alla tecnologia di trasmissione utilizzata, consentendo agli operatori di trasformare le loro reti ottiche verso il trasporto Ethernet, a seconda delle proprie necessità.
Su questa famiglia di prodotti si basa la strategia di network transformation, che vede impegnati gli incumbent che vogliono far evolvere le loro reti legacy verso l’IP e assicurarsi quindi le migliori condizioni tecniche e tecnologiche per il triple play, ovvero l’offerta di servizi voce, dati e video su un’unica piattaforma.
Anche in Italia sono in corso numerose collaborazioni con le università, dal Politecnico di Torino, alle Università di Padova, di Firenze, di Trieste e di altre ancora di cui sono note le competenze nell’ambito delle telecomunicazioni.
In modo particolare l’Alcatel Innovation Day servirà per approfondire la convergenza fisso-mobile e applicazioni IMS, coerentemente con l’approccio User Centric Broadband, il cliente viene messo al centro di un nuovo mondo di comunicazioni a banda larga dove non ci sono vincoli di terminali e di spazi.
Alcatel sottolinea: “Non si gestiscono più le chiamate, ma sono gli utenti stessi che decidono la loro raggiungibilità su qualunque terminale – fisso o mobile- ovunque si trovino – in mobilità, a casa, in ufficio. Attraverso applicazioni per la localizzazione e la gestione della disponibilità, per esempio, le chiamate sul cellulare vengono reindirizzate sul telefono dell’ufficio. Saranno disponibili anche funzionalità sempre più sofisticate per accedere con maggiore flessibilità alle informazioni sul chiamante e sulla chiamata”.
Grande spazio anche per le applicazioni e servizi IP e Mobile TV. “La nuova televisione – precisa il gruppo – è sempre più interattiva e su misura. Può avere propri contenuti da condividere nella propria community (MyOwnTV), per poter chattare e mandare icone e fotografie ai propri amici (AmigoTV) o per interagire con la TV e partecipare alle trasmissioni preferite, a quiz e interviste (Participation TV)”.
Anche sul cellulare, con il DVB-H (Digital Video Broadcasting – Handheld) in S-band, che utilizza le frequenze satellitari su protocollo DVB-H.
Altro spunto di discussione sarà la Network Transformation. “Per offrire questi servizi – fa sapere la società – occorre disporre di una infrastruttura adeguata, sempre più potente e flessibile, per poter tenere sotto controllo investimenti e costi di gestione”.
Qualche esempio: un’unica piattaforma per gestire sistemi mobili (GSM, UMTS, WiMAX, GPRS) che hanno caratteristiche diverse e usano frequenze diverse, funzionalità di pianificazione e ottimizzazione della rete flessibili per l’introduzione tempestiva di nuovi servizi o ancora nuovi apparati di rete core capaci di trasportare fino a 40Gibt/s.
La industry italiana dell’ICT incontra il Ministro Paolo Gentiloni
Isimm e Key4biz promuovono per il pomeriggio del 4 luglio 2006 un incontro tra gli operatori più rappresentativi delle tlc, dei media e di internet ed il Ministro Gentiloni.
Sarà un’importante iniziativa di community in occasione della quale si porranno a confronto le criticità delle aziende e le priorità dell’azione di governo.