Unione Europea
La Commissione europea è al lavoro al riesame della portata del ‘servizio universale’ in ambito tlc, in modo da aggiornare le cinque direttive sulle comunicazioni elettroniche in un contesto di telecomunicazioni convergente e competitivo.
I servizi universali sono le prestazioni minime che gli operatori devono garantire ai clienti a un prezzo sostenibile per poter ottenere l’autorizzazione dei regolatori.
Attualmente il servizio universale comprende: la connessione alla rete telefonica pubblica da una postazione fissa che consenta le comunicazioni vocali ed un accesso efficace a Internet e l’accesso ai servizi di telefonia disponibili al pubblico.
Nelle eComunicazioni, il servizio universale funge da rete di sicurezza per tutti coloro che, per ragioni finanziarie o per la loro collocazione geografica, non hanno la possibilità di accedere ai servizi di base che invece sono già a disposizione della grande maggioranza dei cittadini.
Dopo aver effettuato uno studio degli sviluppi sociali, economici e tecnici allo scopo di individuare ed analizzare i servizi disponibili ed utilizzati dalla maggioranza dei consumatori, con il rischio conseguente di esclusione sociale per coloro che non possono accedervi, entro la fine del mese, la Commissione presenterà le sue proposte per la modernizzazione dell’impianto regolatorio comunitario alla luce della comparsa di nuovi servizi come la Tv digitale e la telefonia su internet e presenterà un progetto di riforma dell’attuale legislazione che dovrà essere adottato dal Parlamento europeo e dagli Stati membri.
Il concetto di servizio universale verrà profondamente modificato, fa sapere la Commissione, che aveva comunque già anticipato due mesi fa che questo non sarebbe stato esteso alla telefonia mobile e a Internet a banda larga.
Gli operatori dovranno possedere una rete nazionale e proporre un servizio di elenchi telefonici, mentre dovrebbero essere migliorate le informazioni sulle tariffe e le capacità di lotta contro lo spam oltre alle condizioni di accesso ai servizi di emergenza, anche per disabili.
“Indipendentemente dal risultato di questo dibattito, diverse condizioni della direttiva universale sui servizi non sono legati ai servizi tradizionali di telefonia”, si legge nel documento della Commissione.
Gli aspetti da valutare per il riesame sono parecchi e tra questi l’opportunità che il servizio universale separi l’accesso all’infrastruttura dalla fornitura dei servizi e si occupi esclusivamente dell’accesso alle infrastrutture di comunicazione e non dell’accesso al servizio telefonico; l’inserimento nell’ambito del servizio universale delle disposizioni sui telefoni pubblici a pagamento; l’eventuale ulteriore armonizzazione a livello UE delle misure speciali per gli utenti disabili nel contesto della fornitura di un servizio universale.
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Isimm e Key4biz promuovono per il pomeriggio del 4 luglio 2006 un incontro tra gli operatori più rappresentativi delle tlc, dei media e di internet ed il Ministro Gentiloni.
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