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La notizia che Bill Gates lascerà Microsoft per la filantropia ha fatto il giro del mondo ed è rimbalzata su tutti i giornali. Sorpresa? Forse non più di tanto, visto che da anni ormai il presidente del colosso informatico si occupa assiduamente di beneficenza.
La mossa viene in un momento molto importante per Microsoft, in cui l’azienda è pronta a fronteggiare numerose sfide nei prodotti vedetta, dal sistema operativo Microsoft Explorer al pacchetto Office. La società, inoltre, è da tempo interessata a investire nella web search, nuovo eldorado della raccolta pubblicitaria, pronta a ridurre la posizione di leadership di Google.
Cosa cambierà in Microsoft dopo questa decisione e che ripercussioni avrà sul futuro del gruppo?
Key4biz lo ha chiesto a Marco Comastri, amministratore delegato di Microsoft Italia: “La transizione annunciata da Microsoft la notte scorsa – ha commentato l’Ad – è positiva. Da una parte la decisione di Bill Gates di dedicare più tempo a un programma umanitario che non ha precedenti nella storia, con risvolti importanti in tutto il mondo. Dall’altra lo stesso riconoscimento da parte sua che il team di leadership tecnologico e di ricerca di Microsoft è forte, prestigioso e pronto per portare l’azienda nella prossima era di innovazione“.
Comastri tiene a sottolineare che “Bill Gates è e resterà un leader indiscusso e rimarrà nella posizione di Chairman indefinitamente, continuando anche dopo i due anni di transizione a fornire a Microsoft importanti contributi strategici”.
L’amministratore delegato della controllata italiana ci ha riferito che “La nuova generazione di leader scientifici sta già lavorando da tempo per ridisegnare lo scenario tecnologico intorno al web 2.0, alle nuove applicazioni di Internet e gli altri filoni di ricerca e sviluppo di Microsoft, organizzati intorno alle 3 divisioni di piattaforma, produttività di business e intrattenimento, oltre che alle attività di Microsoft Research che conta più di 700 ricercatori e svariati centri di ricerca avanzata nel mondo”.
“Io credo – ha concluso Comastri – che mai come in questo momento Microsoft sia proiettata positivamente in avanti, con un insieme di tecnologie innovative che stanno per approdare sul mercato e con una visione e strategia di lungo termine di ampia portata e capace di dare un contributo positivo alla crescita della nostra società“.
Il noto analista Rob Enderle, grande esperto nelle tecnologie emergenti, commentando la notizia dell’uscita di Bill Gates da Microsoft ha prontamente osservato che “La scelta darà una nuova forma al rapporto di collaborazione con Steve Ballmer, CEO di Microsoft”. Per Enderle, quindi, la decisione di Gates porterà il gruppo a una struttura più tradizionale e ristabilirà nuovi equilibri.
“Wall Street – spiega l’analista – potrebbe trovare destabilizzante l’uscita di Gates dalla società“, ma vanno considerati anche altri elementi favorevoli.
Enderle ritiene che Bill Gates abbia deciso di fare un passo indietro a vantaggio del successo di Microsoft.
“E’ stata una decisione difficile da prendere – ha, infatti, detto Gates – ma penso che la Microsoft possa passare attraverso il processo di transizione senza problemi. So che la Microsoft è ben posizionata per continuare ad avere successo anche in futuro”. “La mia decisione non è da interpretare come il mio ritiro“, ha precisato Gates.
Enderle ha aggiunto: “Se Ray Ozzie che prenderà il posto di Gates come Chief Software Architect, saprà fare il proprio lavoro, Microsoft ne uscirà più forte che mai”.
“Perdiamo un’icona, ma guadagniamo un Chief Software Architect”, ha detto senza mezzi termini l’analista.
Gates abbandonerà le responsabilità quotidiane del primo gruppo al mondo di software nel luglio del 2008, per lavorare a pieno regime con la “Bill & Melissa Foundation”.
In occasione della conferenza stampa convocata appositamente per la rendere nota la scelta, il presidente ha dichiarato: “Ho deciso che da qui a due anni riordinerò le mie priorità personali“.
Gates ha 50 anni ed è stato nel 1975, accanto a Paul Allen, uno dei fondatori di Microsoft, di cui è stato presidente e amministratore delegato fino al 2000, quando ha lasciato la guida gestionale a Steve Ballmer.
Sempre nel 2000 Gates, ha costituito con la moglie Melissa , la “Bill & Melinda Gates Foundation“, che ha in portafoglio asset per 29,1 miliardi di dollari.
L’amministratore delegato Steve Ballmer ha spiegato che Gates ha cominciato a considerare l’idea di disimpegnarsi dalla conduzione delle operazioni quotidiane della Microsoft nella primavera dell’anno scorso, quando il colosso del software ha comprato Groove Networks, fondata proprio da Ozzie. Quest’ultimo è considerato un vero e proprio genio del software e in passato ha inventato il programma Lotus Notes per conto di IBM.
Oltre che su Ozzie, 50 anni, la Microsoft punta per sostituire Gates anche su Craig Mundie, 56 anni, che assume con effetto immediato il nuovo titolo di Chief Research and Strategy Officer e lavorerà a stretto contatto con Gates per ereditarne le responsabilità per quanto riguarda lo sviluppo di nuove idee e prodotti. Mundie inoltre lavorerà con il legale di Microsoft, Brad Smith, per guidare gli sforzi della società nel difendere i diritti intellettuali.
Gates ha inoltre reso noto che intende rimanere il maggiore azionista di Microsoft e che per il momento non ha alcuna intenzione di trasferire il suo pacchetto azionario alla sua Fondazione. Il presidente di Microsoft ha inoltre aggiunto che questa estate intende prendere una vacanza di sette settimane.
Nel 2005 il giro d’affari di Microsoft ha superato i 40 miliardi di dollari e l’utile netto è stato di oltre 12 miliardi di dollari.
La Microsoft è un colosso da 225 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato con un fatturato annuo pari a circa 40 miliardi di dollari e utili netti nel 2005 per 12,54 miliardi. Alla data del 31 dicembre 2005, la forza lavoro del colosso del software era composta di 61.000 unità.
“Io e Bill siamo fiduciosi di avere una grande squadra che saprà sostituirlo degnamente e continuare a guidare la Microsoft sulla strada dell’Innovazione tecnologica – ha detto l’amministratore delegato Steve Ballmer – continueremo ad assumere i migliori tecnici del mondo e daremo loro i migliori strumenti per rendere al meglio. Continueremo ad affrontare le grandi sfide tecnologiche e a investire per il lungo periodo”.
L’annuncio della decisione di Gates non ha avuto pesanti ripercussioni sulle quotazioni del titolo Microsoft che nelle contrattazioni di ieri cedeva lo 0,45% rispetto al prezzo di chiusura a quota 21,97 dollari.
L’avventura di Bill Gates comincia all’Università di Harvard, dove conosce Steve Ballmer e Paul Allen, suo compagno di stanza, con i quali iniziò l’avventura che lo portò alla creazione della versione del linguaggio di programmazione BASIC per personal computer. La società fondata da Gates e Allen partiva dal principio che il computer sarebbe diventato nel giro di pochi anni un oggetto indispensabile alla vita di ognuno, in casa ed in ufficio. Sulla spinta delle vendite di Windows, l’azienda si quota in Borsa nel 1986, debuttando con un prezzo di 21 dollari per azione.
Una data importante è il novembre del 1988, quando la società di Redmond ottiene il primato: è ormai il più grande produttore di software per personal computer. Nel 1990, in corrispondenza con il quindicesimo compleanno della società, la Microsoft supera il miliardo di dollari di vendite. A maggio viene lanciato Windows 3.0 e all’inizio dell’anno successivo Windows 3.1. La crescita del fatturato è inarrestabile: 2,75 miliardi di dollari nel 1992 che si trasformano in 3,75 miliardi nel 1993 per attestarsi a 4,65 miliardi nel 1994.
Altro anno decisivo è il 1995, l ‘anno del lancio di Windows ’95, reso disponibile sul mercato il 24 agosto, che diventerà il principale sistema operativo per desktop. L’anno fiscale si chiude con 5,94 miliardi di dollari di fatturato.
Nel 1996 la Microsoft ridisegna la propria strategia nei confronti di Internet, inizialmente un po’ snobbata, e realizza il proprio browser, l’Explorer, che comincia una lenta rimonta nei confronti di Netscape.
Nel 1998 esce Windows 98 e nel 2000 Windows 2000 e il nuovo browser Internet Explorer 5. Bill Gates diventa uno degli uomini più ricchi del mondo ed il più ricco d’America.
Negli ultimi anni lo si è visto impegnato nella grossa battaglia legale contro lo smembramento di Microsoft per il mancato rispetto delle norme anti-monopolio.
La “Bill & Melinda Gates Foundation“, che ha sede a Seattle, è stata creata nel gennaio del 2000 da Bill Gates e da sua moglie Melinda French attraverso la fusione della Gates Learning Foundation, che aveva come scopo quello di mettere in rete le biblioteche pubbliche, e la William H. Gates Foundation, che era focalizzata sul miglioramento della salute mondiale.
Con un patrimonio di oltre 29 miliardi di dollari è considerata la fondazione più rande del mondo ed è attiva, con stanziamenti dell’ordine di un miliardo di dollari all’anno, nella ricerca medica, nella lotta all’Aids e alla malaria, nel miglioramento delle condizioni di vita nel terzo mondo e nell’educazione.
I Gates hanno accordato oltre 3,6 miliardi di dollari a organizzazioni impegnate sul fronte della salute: la Fondazione attualmente fornisce il 90% dei fondi mondiali per lo sradicamento della poliomelite, dal momento che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha trasferito la sua attenzione a altre malattie.
Oltre due miliardi di dollari sono stati destinati a creare opportunità di apprendimento per i diseredati in America e nel resto del mondo: tra queste la Gates Library Initiative per portare computer, accesso Internet e formazione alle biblioteche pubbliche nei ghetti d’America.
Oltre 477 milioni di dollari sono andati a progetti delle comunità indigene del Nord Ovest americano e quasi mezzo miliardo di dollari a progetti speciali e campagne di aiuti come i 640 mila dollari al Lutheran World Relief Program per aiutare le comunità nomadi del Niger a fronteggiare una carestia.
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Isimm e Key4biz promuovono per il pomeriggio del 4 luglio 2006 un incontro tra gli operatori più rappresentativi delle tlc, dei media e di internet ed il Ministro Gentiloni.
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