Europa
Mercati sempre più competitivi e la voglia di esportare, hanno spinto i produttori di format radiotelevisivi di grandi Paesi europei, Stati Uniti e Australia, ad accrescere le esperienze e a investire maggiormente in programmi di entertainment e documentari. E’ quanto emerso da uno Studio della società di ricerca IMCA (International Media Consultants Associés), realizzato in collaborazione con Médiamétrie, che riguarda il periodo 2005-2006.
Pascal Josèphe, presidente di IMCA, ha evidenziato che mai quanto oggi il mercato dei contenuti è caratterizzato da un fermento notevole in termini di creatività, originalità e anche coraggio a investire in nuovi segmenti.
La Ricerca ha passato al setaccio, da settembre
I Paesi coinvolti nell’indagine sono stati: Australia, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti e Svezia.
Tra questi, il Regno Unito, con 354 nuovi programmi, e la Francia (285) si piazzano ai vertici della classifica. Gli Stati Uniti invece guadagno il 7° posto con 152 format.
L’evoluzione delle tecnologie ha favorito l’interesse per il genere dei documentari che si prestano meglio a essere trasmessi in alta definizione (High Definition), un esempio è “Planet Earth“, della BBC1.
Accanto a questo, si comincia a dare spazio maggiormente ad altri tipi di esperienze come quelle sensoriali, per esempio i prodotti alimentari visti sotto aspetti originali, o spirituali, a testimonianza di un rinnovato interesse per l’esoterismo.
Amandine Cassi di Médiamétrie ritiene che i programmi d’intrattenimento siano quelli di “genere più audace“. E spiega che questo tipo di format potrebbe strappare il primo posto alla fiction nella classifica di gradimento dei telespettatori e diventare l’ago della bilancia tra questo genere e il reality show.
In questo campo, i telespettatori hanno scoperto esperienze fisiche, dove il corpo è messo a dura prova, esperienze sociologiche, dove uomini e culture sono guardati alla lente di ingradimento, esperienze mistiche, con sedute di esorcismo ed esperienze ludiche, nelle quali l’humor è la parola d’ordine.
Secondo la Cassi, la fiction, che rappresenta il 32% dei nuovi programmi, è il prodotto di maggiore appeal nel panorama internazionale radiotelevisivo. Rappresenta “il trionfo della creatività e del coraggio“, con budget sempre più importanti e “si trasforma sempre più in specchio della società occidentale“. Pur dando voce a “timori, impulsi e desideri dei telespettatori“, “tenta di trasmettere valori positivi”.
Nella fiction si procede per argomenti chiave: il crimine e il sesso sono sempre più presenti nella programmazione Tv, anche nel prime time, perché “lo scandalo fa ascolto”. Grande spazio anche alla componente psicologica e semantiche e nuove forme di scrittura: format brevi, interattivi dove il pubblico sceglie il finale, immagini di sintesi integrate al resoconto, storie estrapolate dall’intero contesto.
I nuovi programmi riprendono temi trattati precedentemente nelle telenovelas, nate in America latina, una formula sempre più esportata, e nelle sitcoms, che puntano sempre più al noir.
“La globalizzazione del mercato della produzione radiotelevisiva è ormai partita”, ha sottolineato Pascal Josèphe. Aggiungendo “Dopo aver esportato format, come i giochi, i reality, ci si prepara adesso a esportare la fiction”.
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Isimm e Key4biz promuovono per il pomeriggio del 4 luglio 2006 un incontro tra gli operatori più rappresentativi delle tlc, dei media e di internet ed il Ministro Gentiloni.
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