Europa
Partiti alla grande i sei grandi Programmi previsti a fine aprile dall’Agenzia francese dell’innovazione industriale. Grande fermento intorno al progetto “Tv mobile senza limite” (TVMSL) curato da Alcatel, che dovrebbe essere esteso nel 2008-
Jean-Luc Beylat, coordinatore dei Progetti Strategic Cooperative di R&D Alcatel, ha dichiarato: “Il Forum DVB si dà tempo fino al terzo trimestre per valutare le modifiche da apportare alla standard DVB-H (Digital Video Broadcasting-Handheld) per renderlo applicabile alla diffusione via satellite”.
Il lavoro per la standardizzazione propriamente detta dovrebbe terminare per la metà del 2007.
L’adattamento del DVB-H alle frequenze satellitari in banda S (2,17 – 2,22 GHz) è uno degli elementi fondamentali del progetto “Tv mobile senza limite”.
L’idea dell’azienda francese è utilizzare
Nell’ambito di questo progetto, Alcatel e DiBcom hanno annunciato un accordo di cooperazione per lo sviluppo di un nuovo chip dotato di funzionalità avanzate, grazie al quale sarà possibile avere una qualità dei servizi e possibilità di copertura ineguagliabili attraverso architetture ibride satellitari e terrestri.
Il nuovo chip, che dovrebbe progressivamente integrare le nuove bande di frequenza e le funzionalità avanzate al centro degli sforzi del DVB Forum, offrirà ai produttori di terminali la possibilità di integrazione progressiva della nuova banda di frequenza che partirà nel 2007, restando pienamente compatibile con lo spiegamento iniziale del DVB-H in UHF.
La disponibilità a costi limitati dei terminali compatibili con la banda di frequenza della Tv mobile completa (UHF, Banda S…) è uno degli elementi chiave per il successo di una “Mobile Tv Senza Limite” di qualità, di facile uso che porterà a un nuovo mercato di consumo in Europa e nel mondo intero.
Secondo Yannick Lévy, presidente e direttore generale di DiBcom, “La disponibilità rapida dei circuiti integrati è fondamentale per accelerare l’arrivo di nuove soluzioni per la trasmissione della Tv mobile”.
In questo contesto, il satellite, ideale per coprire le zone rurali e quelle più difficili da raggiungere, sarà associato in città a trasmettitori terrestri che usano
Una volta integrati alle stazioni radio delle reti 3G, riutilizzando al massimo le infrastrutture esistenti (in particolare le antenne, vista la vicinanza delle bande di frequenza utilizzate), questi trasmettitori dovrebbero garantire la qualità di ricezione fino all’interno degli edifici e offrire una capacità aggiunta per la diffusione dei programmi su Tv mobile.
In pratica, a livello europeo il progetto TVMSL si sarebbe già visto riservare tre frequenze 5 MHz su banda S. Attribuendo un solo canale per la trasmissione diretta via satellite sulla Francia (artificio che consente di usare le altre due frequenze per coprire i Paesi limitrofi come Germania o Spagna), i due canali restanti potrebbero essere messi a vantaggio dai trasmettitori terrestre per distribuire sulle città programmi supplementari.
Per i programmi trasmessi via satellite e digitale terrestre, i rischi di interferenze sarebbero tra l’altro ridotte, grazie alla modulazione OFDM (Orthogonal Frequency Division Multiplex). Per migliorare la qualità del segnale captato, i partner del progetto puntano anche a integrare la ricezione in diversità nei futuri terminali mobili. L’uso della banda S consente, infatti, di sistemare due antenne (e due circuiti di ricezione) nello stesso terminale.