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L’incredibile successo dei telefonini dotati di fotocamera potrebbe spingere i produttori di macchine fotografiche digitali a stringere alleanze con i produttori mobili o a orientarsi verso modelli di fascia molto alta per non soccombere di fronte all’avanzata della foto da cellulare.
Solo nel primo trimestre di quest’anno, sono stati venduti oltre 6,6 milioni di telefonini con fotocamera di qualità superiore a un megapixel che, per la prima volta, hanno superato il volume di vendita delle fotocamere digitali, ferme a 4,3 milioni di unità vendute.
Su base annua, i ‘fotofonini’ hanno generato un valore di 828 milioni di euro, contro 1,123 milioni di euro per le fotocamera digitali: una crescita del 391% in volume e del 272% in valore che fa da contraltare alla decrescita del 4,5% in volume e del 9,7% in valore per il mercato della fotografia digitale tradizionale.
Lo strapotere dei telefonini-fotocamera continuerà nel prossimo futuro, facendo segnare una crescita a due cifre: secondo la società di ricerca Gfk, dei 120 milioni di telefonini venduti nel 2006, il 30% sarà dotato di fotocamera di fascia alta.
Sul mercato ci sono già modelli di telefonini dotati di fotocamera ad altissima risoluzione: al CeBIT di Hannover, ad esempio, Samsung ne ha presentato uno da 10 megapixel, uno standard superiore a quello di molte compatte digitali in vendita.
Se non è facile che i telefonini mandino in pensione le fotocamera digitali a sé stanti, è tuttavia certo – dicono gli analisti – che una buona parte degli utenti si accontenteranno del telefonino per fare foto, un po’ come sta accadendo con i telefonini dotati di hard disk in concorrenza con i lettori MP3.
Il telefonino, da canto suo, rappresenta il dispositivo digitale convergente per eccellenza, in grado di metter in ombra a molti altri apparecchi elettronici.
Lo scorso marzo, ad esempio, Nokia ha reso noto che con i suoi 100 milioni di fotofonini venduti, il gruppo è diventato il primo produttore di macchine fotografiche al mondo.
I produttori di apparecchiature fotografiche, tuttavia, non danno i loro prodotti per spacciati e assicurano, anzi, che l’arrivo dei telefonini fotocamera è servito piuttosto a dinamizzare il mercato.
“Più l’immagine si democratizza, più noi possiamo vendere i nostri prodotti”, ha spiegato ad esempio un rappresentante della Canon.
Il gruppo giapponese, che ha recentemente stretto accordi con gli operatori mobili per la condivisione dei profitti sull’acquisto di stampanti digitali per la fotografia, conta di avviare nuove partnership con i rappresentanti del settore mobile.
I fotofonini, dice l’industria fotografica, non possono che competere con le fotocamera di fascia bassa fino a 4 megapixel, non certo con i prodotti di nuova generazione dotati di processore specifico, grandi schermi e potenti zoom.
Molti costruttori, tuttavia, stanno dimostrando di essere pronti ad assalire anche il mercato di fascia alta: dopo Nokia, anche Sony pensa di lanciare presto un telefonino dotato di Ottica Carl Zeiss, constatando che nel mercato di fascia bassa la concorrenza è già molto serrata.
Secondo la società di ricerca Gartner, nel 2007 i fotofonini rappresenteranno il 70% del totale.
Un successo così importante è da ricercarsi nella forte riduzione dei prezzi ma anche nel cambiamento avvenuto in termini di utilizzo.
Se infatti i prezzi competitivi degli apparecchi fanno sì che molti preferiscano il telefonino alla fotocamera digitale, “col fotofonino l’utente cerca l’istantanea. È come essere tornati ai tempi della Polaroid, con la possibilità, però, di condividere subito il proprio scatto con chiunque”, ha spiegato l’analista Gfk Claude Floch.
In Europa occidentale, il livello di penetrazione dei fotofonini raggiungerà nel 2009 il 90% – quasi eguagliando il Giappone – con 143 milioni di dispositivi venduti.