Italia
“Il mondo che abbiamo davanti cambia ogni giorno di più, né la televisione, né il telefono saranno più quelli di una volta”. E’ quanto ha affermato Cesare Avenia, Amministratore delegato Ericsson, in apertura dei lavori dell’ottavo “Evento Ericsson” a Portofino, dedicato quest’anno ai Networked Media e alle nuove vie per un “ecosistema della comunicazione”.
Importante appuntamento che ha visto presente il gotha del mercato delle comunicazioni per discutere e approfondire le nuove tendenze, analizzare gli orientamenti e valutare il giusto approccio normativo per tutelare i player e garantire la giusta concorrenza di un mercato che si regge su un difficile equilibrio tra telco e broadcaster.
E di Networked Media, ovvero contenuti multimediali nati dalla convergenza delle reti digitali, si è ampiamente discusso, visto che si tratta di un settore che “avrà uno sviluppo esplosivo” nell’ordine del 35% all’anno.
All’insegna della convergenza si è, quindi, svolto l’evento annuale di Ericsson, che si tenuto nei giorni 2-4 Giugno 2006. L’operatore ha dimostrato la grande capacità di essere precursore dei tempi, ponendosi rapidamente in una diversa posizione che, di fronte a questi profondi mutamenti, non può più essere solo quella di fornitore di servizi tlc.
Il telefono, come tutti i dispositivi mobili, non è più strumento prodotto esclusivamente per i servizi voce, adesso si va verso la Triple Play (voce, dati, Internet) la Quadruple Play (voce, Internet, servizi video e servizi mobili). Il futuro è la Mobile Tv su tecnologia DVB-H (digital Video Broadcasting – Handheld) e non solo, grande spazio anche alla televisione su IP (IPTV).
Questo delinea un nuovo scenario per il mercato media, convergente, che punta alla fusione dei tre mercati di punta dell’ICT (Information and Communication Technology): Tlc, Media e Internet.
“Il nostro evento cade in un momento di intenso dibattito nazionale e internazionale sui temi dei contenuti digitali, sulla corsa verso la Mobile Tv , sull’affermazione della IPTV”, ha sottolineato Cesare Avenia.
“Ed è anche un momento – ha proseguito l’Ad di Ericsson – di particolare sensibilità di tutti gli operatori nel voler costruire una nuova dinamica di mercato, dal momento che i tradizionali modelli di business sono destinati ad essere rivisti. Per questo abbiamo ritenuto utile confrontarci con i rappresentanti delle istituzioni, degli operatori, dei broadcaster”.
Presente Giorgio Calò, Sottosegretario alle Comunicazioni, Corrado Calabrò, Presidente dell’Autorità delle Comunicazioni, assieme ai Commissari Giancarlo Innocenzi, Stefano Mannoni, Roberto Napoli, Enzo Savarese. Tra gli operatori Stefano Pileri (Telecom Italia), Vincenzo Novari (3), Tommaso Pompei (Tiscali), Andrea Antonelli (BT-Albacom), Paolo Bertoluzzo (Vodafone), Francesco De Leo (Wind), Brad Duea (Napster), Layla Pavone (IAB Europe), Emilio Carelli (SkyTV), Johan Bergendahl (Ericsson), Marco Bassetti (Endemol), Osvaldo De Santis (20th Century Fox), Enzo Mazza (FIMI), Luca Josi (Einstein Multimedia), Luigi Rocchi (RAI), Alberto Sigismondi (Mediaset), Simone Cremonini (La7). Moderatore d’eccezione Bruno Vespa.
Presentando lo Studio redatto per la Ericsson dalla britannica Analysys, Cesare Avenia ha sottolineato che il mercato dei Networked Media può rappresentare una straordinaria opportunità di crescita per l’Italia: un’opportunità che il Governo e il mondo politico in generale non devono sottovalutare.
“Il mercato dei Networked Media – ha detto Avenia citando lo studio della Analysys – avrà uno sviluppo esplosivo nei prossimi 5 anni: le previsioni parlano di un tasso di crescita medio del 35% annuo, con un mercato di poco superiore ai 100 miliardi di euro nel 2011. La crescita poggerà sull’affermazione di nuove modalità di consumo dei contenuti digitali, con una sostituzione limitata dei contenuti tradizionali, perché la natura innovativa dei networked media offre anche nuove modalità di distribuzione che non sono possibili con i media tradizionali”.
Avenia ha aggiunto che “Se poi guardiamo alla Networked Tv, tanto la componente fissa (IPTV, Internet Protocol television) che quella mobile (Mobile Tv) godrà di tassi crescita superiori al 60%, con una stima di mercato per il 2011 pari a 14 miliardi di euro per la IPTV e 17 miliardi di euro per la Mobile Tv “.
Questo dato è particolarmente interessante dal momento che nei Paesi sviluppati i settori delle telecomunicazioni e dei media tradizionali non cresceranno oltre il 3%. Più in dettaglio, il mercato dei media tradizionali passerà in questi Paesi da un valore complessivo di 620 miliardi di euro nel 2005 a circa 710 miliardi di euro nel 2011.
Sempre nel 2011, la componente Networked del mercato totale dei media su base globale arriverà a pesare per oltre il 10%, cioè 107 miliardi di euro su circa 900 miliardi di euro.
La componente di crescita maggiore sarà quella determinata dall’incremento del volume di uso (circa il 60%). Servizi come messaggeria unificata, personal video recording e pubblicità interattiva completeranno l’offerta al cliente finale e costituiranno ulteriori fonti di ricavi, stimabili nel 2011 in circa 10 miliardi di euro per il segmento fisso e 4 miliardi per quello mobile.
Con i contenuti digitali distribuiti in rete e con il lancio di nuove piattaforme che incontrano le esigenze di personalizzazione e di mobilità, questi due mondi sono destinati a costituire il nuovo mondo dei Networked Media.
In uno scenario nel quale stanno cadendo le tradizionali barriere che hanno sempre distinto media e contenuti da un lato e reti di telecomunicazioni dall’altro, secondo l’amministratore delegato della Ericsson, “le possibilità offerte dalle nuove tecnologie per la produzione, la distribuzione e il consumo dei contenuti sono fattori abilitanti di grande importanza, ma da soli non bastano”.
“Il successo – ha proseguito Avenia – dipenderà dalle dinamiche di relazioni che i principali attori del mondo delle telecomunicazioni e dei media sapranno porre in essere tra loro e verso i loro clienti”.
“I networked media possono rappresentare anche nel nostro Paese una straordinaria opportunità di crescita tanto per l’industria delle telecomunicazioni quanto per quella dei media – ha sottolineato Avenia – tanto che dalla collaborazione intelligente di queste due industrie in un quadro normativo equilibrato, può nascere, come sostengono gli analisti di settore, un mercato di entità maggiore della somma di quelli esistenti”.
Avenia ha, quindi, evidenziato chela situazione “…pone anche un problema di scelte e di indirizzi. Il Governo, il sistema politico nel suo complesso, sia a livello centrale che locale non devono sottovalutare gli impatti di tali sviluppo sulla crescita occupazionale e sul ruolo di traino che potranno assumere le iniziative di ricerca e sviluppo, un comparto strategico in cui peraltro Ericsson è fortemente impegnata sia nel Mezzogiorno che in altre aree del Paese”.
La produzione ed il consumo di contenuti multimediali su reti digitali fisse e mobili costituiscono una importante leva di sviluppo del settore delle telecomunicazioni e dei media e più in generale dei nuovi mercati della convergenza.
Se guardiamo al settore della musica, che ha fatto da apripista del nuovo mercato dei contenuti digitali, Ericsson ha stabilito proficue partnership con i maggiori player internazionali come, Napster, EMI, Warner Music, Sony BMG, Universal, PocketGroup, offrendo un bouquet completo di servizi, erogabili attraverso una piattaforma di service delivery ottimizzata per la gestione di contenuti multimediali.
Stando ai dati del Report Analysys, il mercato della musica digitale, che già da diversi anni ha intrapreso la strada della distribuzione online e mobile, continuerà a crescere a un tasso del 30% circa nella sua componente fissa e del 40% nella sua componente mobile, raggiungendo un valore di mercato globale stimato nel 2011 di circa 6 miliardi di euro per la prima e 12 miliardi per la seconda.
Sempre nel 2011 la componente di Networked Music costituirà il 35% del mercato totale della musica. Si assisterà inoltre a una diminuzione del peso relativo delle suonerie rispetto al download di brani musicali completi. Servizi addizionali di personalizzazione e podcasting contribuiranno, infine, allo sviluppo del settore musicale con un valore stimato sempre nel 2011 pari a 3,3 miliardi di euro per il fisso e 2,5 miliardi per il mobile.
E per quanto riguarda la Mobile Tv , Ericsson non è rimasta a guardare, e ha prontamente messo a disposizione dei propri clienti un set completo di soluzioni che vanno dall’infrastruttura di rete per servizi di tipo Unicast e Multicast, a piattaforme di videostreaming, a client software che rendono piacevole l’esperienza di utente attraverso Ericsson Mobile TV Channel Selector, fino a piattaforme per terminali avanzati disponibili presso i maggiori produttori di terminali 3G.
A completamento dell’offerta vi sono le analisi di mercato eseguite da Ericsson Consumer & Enterprise Lab ed i servizi di Business Consulting per ottimizzare il ritorno sugli investimenti.
La altre due componenti di rilievo dei Networked Media sono quella del Networked Publishing e Networked Gaming il cui valore di mercato atteso su base globale per il 2011 è, rispettivamente, di circa 20 miliardi di euro e 30 miliardi di euro.
Il Networked Publishing si riferisce all’accesso a informazione digitale presente su canali di informazione generalisti, come portali e servizi di informazione specifica, come ad esempio informazioni finanziarie in tempo reale, accessibili tanto da piattaforme fisse che mobili.
Per quanto riguarda il Networked Gaming, che comprende tanto la componente online che quella mobile, il numero di utenti stimato al 2011 si prevede superiore ai 500 milioni e si assisterà ad un passaggio progressivo dal pc alla consolle come interfaccia principale di gioco. Ricavi addizionali, pari a circa 4 miliardi di euro nel 2011, saranno da ascriversi principalmente a forme di pubblicità embedded nei giochi stessi.
Tanto nel Networked Gaming che nel Networked Publishing la componente mobile crescerà in misura più rilevante di quella fissa.
A completamento del quadro, Il Report di Analysys cita i settori della Networked Radio e Networked Video, che raggiungeranno rispettivamente un valore di mercato globale al 2011 di 5 miliardi di euro e 3 miliardi di euro.
Il mercato italiano, da sempre all’avanguardia nell’adozione di servizi avanzati ad alto valore aggiunto costituisce, come riconosciuto dagli analisti di settore, un terreno estremamente fertile per lo sviluppo dei Networked Media nel loro complesso.