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Google smentisce, ‘nessuna intenzione di sfidare Microsoft con un nostro web browser’

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Google non ha intenzione di creare un proprio web browser per competere con Internet Explorer di Microsoft. Lo ha dichiarato Eric Schmidt, CEO del più potente motore di ricerca al mondo, in video conferenza con gli analisti, smentendo le indiscrezioni apparse sulla stampa internazionale.

“Gli utenti possono contare su un’ampia scelta – ha dichiarato Schmidt -. Non abbiamo certo in programma la realizzazione di un browser solo per il piacere di farlo”.

Escludendo questa ipotesi, Schmidt ha spiegato l’importanza di produrre e commercializzare qualcosa che sia veramente utile per l’utente finale.

Intanto incoraggia i propri clienti a usare sistemi alternativi, come l’open-source Firefox. In questo senso ha stabilito della partnership per sostenere l’uso del browser Safari o quello della norvegese Opera Software ASA.

 

Il CEO si è soffermato anche sullo sviluppo di Google, sostenendo d’essere favorevole a una politica di alleanze più che di acquisizioni. Schmidt ha spiegato agli analisti che

Per Schmidt, la storia ha mostrato l’insuccesso della strategia basata su acquisizioni e fusioni, che tra l’altro non è nella cultura e nei valori del motore di ricerca. Il gruppo dispone di una tesoreria di 8,43 miliardi di dollari fino a marzo.

 

Le alleanze, come quella con Aol (Time Warner) nella pubblicità, con l’operatore tlc giapponese KDDI o ancora con il produttore informatico Dell nei computer restano gli elementi portanti della crescita privilegiata da Google al di là degli sforzi di crescita interna.

 

Eric Schmidt non è entrato nel merito dell’aspetto finanziario dell’accordo con Dell annunciato la scorsa settimana. A Wall Street si vocifera che Google avrebbe versato delle importanti somme a Dell per ottenere un buon piazzamento del proprio motore di ricerca sui computer prodotti dal gruppo statunitense. 

 

La videoconferenza con gli analisti rientra negli sforzi di Google per migliorare le relazioni con Wall Street. Ricordiamo i risentimenti della comunità finanziaria quando la società si è rifiutata di fornire commenti sulle prospettive future, contrariamente come avviene con le società in forte crescita.

Intanto, in casa Google nasce l’interfaccia in arabo di Gmail. Gli utenti arabi saranno ora in grado di utilizzare il proprio account nella lingua madre, continuando a usufruire delle normali funzionalità di posta elettronica messe a disposizione dal popolare motore di ricerca. Negli ultimi anni, Google ha continuamente ampliato e rinnovato le funzioni di Gmail, creata nel 2004 e ora disponibile in oltre quaranta lingue. Le interfacce sono state realizzate in modo da poter gestire tanto le lingue che si scrivono all’occidentale, da sinistra a destra, quanto quelle che adottano criteri differenti.

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