Cina
Gli operatori cinesi di telefonia mobile hanno optato per la tecnologia Siemens: con un ordine di 90 milioni di euro, China Mobile ha pianificato di espandere la sua rete con la tecnologia GSM di Siemens entro la fine del 2006.
China Unicom intende inoltre acquistare la tecnologia GSM di Siemens per un valore di 50 milioni di euro. Entrambi gli operatori hanno siglato gli accordi a Pechino alla presenza del Cancelliere tedesco Angela Merkel e del Primo Ministro cinese Wen Jia Bao.
Grazie a queste collaborazioni e all’impegno della società tedesca nello sviluppo della tecnologia TD-SCDMA – lo standard 3G cinese – Siemens Communications guadagna un peso sempre maggiore nel mercato cinese delle comunicazioni mobili.
“Le licenze 3G saranno presto aggiudicate anche in Cina, e questa è la ragione per cui siamo tutti molto onorati della fiducia che questi due operatori hanno nella nostra tecnologia“, ha precisato Christoph Caselitz, presidente mondiale della divisione Mobile Networks di Siemens Communications.
“Questa proficua espansione preparerà perfettamente le reti di China Mobile e di China Unicom alla migrazione verso lo standard wireless di terza generazione rafforzando la nostra posizione di partenza per l’assegnazione delle licenze 3G”, ha aggiunto Caselitz.
Con oltre 400 milioni di utenti, la Cina è il più grande mercato mobile mondiale. China Mobile e China Unicom sono gli unici provider di telefonia mobile sul mercato cinese e Siemens è il maggiore fornitore di tecnologia mobile per entrambe le società da quando sono state create quasi 10 anni fa.
Il settore delle tlc in Cina è attualmente il secondo al mondo dopo gli Stati Uniti e ha generato nel 2005 profitti per 71,9 miliardi di dollari, segnando una crescita dell’11,7% su base annua.
Alla fine dello scorso anno, la penetrazione dei servizi mobili era pari al 28,5% e dovrebbe raggiungere il 43,9% nel 2010, raggiungendo quota 590 milioni di utenti, per una crescita media annuale del 9,7%.
Il numero complessivo di linee (fisse e mobili) dovrebbe superare quota 1 miliardo alla fine del 2009.
