Unione Europea
Approvata al Festival internazionale del cinema di Cannes, la Carta europea del film online. Il documento è stato elaborato congiuntamente, sotto l’egida della Commissione europea. A firmarlo i principali rappresentanti dell’industria cinematografica e dei contenuti, dei fornitori di servizi Internet e degli operatori del settore delle telecomunicazioni dell’Unione europea e degli Stati Uniti.
Come spiega una nota Ue, la Carta, la prima del genere al mondo, individua le condizioni che i fornitori di contenuti e infrastrutture devono soddisfare per assicurare il successo commerciale dei servizi cinematografici online e servirà come riferimento per futuri accordi commerciali e per una più ampia politica sui contenuti online della Commissione europea.
I firmatari sono BBC, Belgacom, CNC, Constantin Film AG, Emi, Fastweb, France Telecom, Gaumont, On Demand Group, Sacd. Tele2 Ab, Telecom Italia Media, Thomson, Time Warner, Tiscali, Uk Film Council, Vivendi Universal e Zentropa Productions.
“La Carta europea del film online è un importante passo avanti per l’economia digitale e l’industria dei contenuti dell’Europa“, ha dichiarato Viviane Reding, Commissario Ue per la società dell’informazione e dei media che ha promosso questa Carta nel maggio 2005.
La Reding ha sottolineato che “I servizi online faciliteranno notevolmente l’accesso al cinema europeo in tutta la sua diversità e ne agevoleranno la circolazione sia all’interno dell’Unione europea che sui mercati mondiali”.
Per il Commissario è pertanto molto positivo che “…i fornitori di contenuti e infrastrutture abbiano trovato un terreno d’intesa per futuri accordi commerciali e interprofessionali. Sulla Carta inoltre si baseranno eventuali future iniziative normative che la Commissione prenderà in considerazione per assicurare che i consumatori nell’Unione europea possano usufruire agevolmente di contenuti legali online senza limitazioni dovute ai confini“.
La Carta europea del film online, lanciata dalla Commissione europea in occasione di una riunione con i rappresentanti del settore durante il Festival di Cannes dell’anno scorso, esprime il consenso del settore a favore dello sviluppo di mercati leciti per la vendita e la distribuzione dei film online.
L’obiettivo della Carta è incoraggiare lo sviluppo e la diffusione del cinema online in Europa. Secondo i suoi firmatari, i servizi di cinema online – dato il loro notevole potenziale economico e culturale – offrono ottime opportunità per una più ampia circolazione dei film europei, possono creare un’industria cinematografica più vivace e competitiva e diventeranno un elemento trainante per la diffusione della banda larga in Europa.
La Carta europea del film online individua quattro elementi fondamentali necessari per la diffusione del cinema online: un’ampia offerta online di film interessanti, la facilità d’uso dei servizi online per i consumatori, una tutela adeguata delle opere protette da diritti di autore e una stretta collaborazione per lottare contro la pirateria.
La Carta elenca inoltre le migliori pratiche per la distribuzione online dei contenuti audiovisivi mediante servizi leciti che siano facili da usare per i consumatori.
Il consenso che trova espressione nella Carta europea si fonda innanzitutto sul principio della disponibilità di film online a condizioni eque ed economicamente solide, oltre al riconoscimento del fatto che tale disponibilità è legata alla possibilità di finanziare gli elevati costi di produzione.
Ma, come sottolinea la Ue, va considerato anche il riconoscimento delle opportunità che sarebbero offerte da licenze o autorizzazioni paneuropee o multiterritoriali, soprattutto per i film europei con una distribuzione limitata al di fuori dei loro territori principali.
Importante la necessità per i produttori cinematografici, i titolari di diritti e i distributori online di concordare il periodo migliore per la distribuzione online, ferma restando la necessità di proporre al pubblico un’offerta interessante
Il riconoscimento della tecnologia peer-to-peer come sviluppo positivo per la distribuzione lecita online di contenuti con adeguati dispositivi di sicurezza.
L’esigenza fondamentale di creare una cultura dell’adeguato rispetto della creatività e dell’effettiva tutela dei diritti d’autore. L’impegno dei fornitori di servizi online ad astenersi dal pubblicizzare volontariamente organismi che praticano la pirateria o che la favoriscono intenzionalmente e quindi l’adozione delle misure necessarie per mettere fine a queste pratiche quanto prima, previa un’opportuna notifica.
La necessità di cooperazione fra i fornitori di contenuti e servizi online per sviluppare tecnologie atte a tutelare il materiale protetto da diritti di autore. Dovrebbe essere favorita la diffusione di tecnologie sicure, solide, interoperabili e capaci di garantire un buon rapporto costi-efficacia, idealmente basate su norme aperte, attraverso piattaforme e dispositivi multipli.
Infine la necessità di incentivi (come i programmi Media 2007 ed eContent) per contribuire a ridurre i costi della distribuzione digitale e delle versioni multilingue delle opere europee online.
Come sottolinea la Ue, la Carta europea del film online è destinata a diventare il punto di riferimento per tutta l’industria cinematografica e per il settore della banda larga. È aperta alla firma di tutte le parti interessate e nei prossimi mesi è prevista l’adesione di molte altre società e organizzazioni.
Per la Commissione la Carta europea del film online è anche il primo passo per lo sviluppo di una più ampia politica sui contenuti online per l’Unione europea. La Commissione presenterà una comunicazione in materia nell’autunno del 2006.
Un gran successo, quindi, per la Giornata dell’Europa che si è conclusa ieri a Cannes con la firma della Carta per il film online, e ha messo alcuni punti all’ordine del giorno con forte priorità. In particolare, come ha riassunto Viviane Reding, ci si impegnerà sul tema della migliore circolazione dei film europei a partire dalla loro promozione e dalla reciproca conoscenza dei rispettivi mercati, con particolare attenzione a quelli dell’est.
Inoltre, sulla scorta di programmi-media premiati dai risultati secondo la Commissione come “European film promotion” e “Europa cinemas” si procederà a un coordinamento con i Paesi terzi e con la rete dei fondi europei di sostegno al cinema con l’intento di allargare il mercato.
Al terzo punto della dichiarazione conclusiva odierna c’è l’incoraggiamento della circolazione del prodotto audiovisivo europeo fuori dai confini del continente con un miglior collegamento con il sistema degli affari esteri e dei ministeri per il commercio estero.
Si arriva poi al cuore del programma Media 2007 con la messa in atto di un nuovo meccanismo di sostegno ai “kit di promozione” da mettere in parallelo con il sostegno automatico agli esportatori pubblici e privati. Inoltre si spinge l’acceleratore sul sistema della coproduzioni come terreno condiviso per una migliore circolazione delle idee e della creatività e si apre il concetto di cooperazione anche alle esperienze regionali con iniziative di formazione e di sensibilizzazione delle comunità locali sia dentro che fuori dai confini dell’Europa.
A fianco di Viviane Reding e del presidente del festival di Cannes, Gilles Jacob, c’erano i ministri di Francia, Belgio, Gran Bretagna, Germania, Austria, Portogallo, Lussemburgo, Slovenia, Estonia, Grecia, Irlanda, Lituania, Polonia ma anche i titolari dei dicasteri per la cultura della Svizzera (associata al programma Media), della Bosnia, dell’Argentina (il sottosegretario alla cultura) e del Brasile rappresentato da una star assoluta della musica e della cultura come Gilberto Gil. Per il ministero italiano dei beni culturali, assente per il dibattito in corso sulla fiducia alla Camera, c’era il direttore generale per il cinema Gaetano Blandini.