Brasile
E’ cominciata dal Brasile la piccola grande rivoluzione informatica targata Microsoft: è il PC dotato di carta ricaricabile, altrimenti detto Pay-As-You-Go Personal Computing.
Grazie all’innovativa tecnologia FlexGo, del tutto similare a quella dei cellulari a scheda, i nuovi pc a basso costo destinati ai paesi emergenti permettono un utilizzo ‘a tempo’, con credito a scalare da carta ricaricabile. Ne più ne meno di un comune cellulare.
Partito per ora in Brasile – scelto lo scorso anno come paese pilota, considerate le sue notevoli potenzialità e il suo dinamismo in termini di diffusione dell’informatica e di Internet – il PC FlexGo con carta prepagata sarà presto commercializzato anche in altri Paesi in via di sviluppo, fra cui Russia, India, Ungheria, Slovenia e Vietnam, in linea con le politiche del colosso informatico guidato da Bill Gates di colmare il gap tecnologico nel terzo mondo e nei mercati emergenti. Nel corso degli ultimi anni l’azienda di Redmond ha infatti operato in sinergia con diversi governi e istituzioni in paesi come la Cina e l’India.
In pratica, l’idea di fondo è che sia l’uso a determinare la spesa. Un approccio innovativo all’utilizzo dei terminali informatici, volto a colmare il digital divide fra Paesi del mondo ma anche fra fasce sociali, che estende di gran lunga la possibilità di acquistare un pc: quando la somma dei crediti acquisti arriva al costo totale del pc, scatta il diritto di proprietà definitiva e la licenza di uso del Windows Xp.
“Si possono abbattere queste barriere di prezzo di circa la metà – ha dichiarato Will Poole, vicepresidente Microsoft – in Brasile siamo riusciti in via sperimentale a offrire un computer da 600 dollari per 300 dollari”.
Secondo quanto dichiarato da Poole in un’intervista al Wall Street Journal, Microsoft potrebbe anche pensare di introdurre la tecnologia FlexGo negli Usa, pensando alle fasce meno abbienti.
Il lancio dei nuovi PC è stato successivo ad una fase di sperimentazione, alla fine del quale oltre il 30% dei mille utenti pilota ha dichiarato che la soluzione FlexGo aveva fornito loro una possibilità che altrimenti gli sarebbe stata negata.
La possibilità di offrire un PC a basso costo è data dalla combinazione di hardware a minore prezzo con la tecnologia FlexGo, che, in pratica, implica l’utilizzo di una sorta di timer che monitora i tempi di utilizzo del computer e consente ai fornitori di ridurre il prezzo iniziale del pc.
Prodotto in collaborazione con una cordata di partner informatici fra cui Amd, Infineon, Intel e Lenovo, FlexGo rappresenta un’assoluta novità sul mercato mondiale, un progetto in possibile concorrenza con il laptop Linux con meccanismo a manovella lanciato sempre in Brasile dal Media Lab di Nicholas Negroponte in partnership con Google.
La vera rivoluzione sarebbe l’estensione del prodotto anche nel resto del mondo. Ma è davvero pensabile uno scenario del genere? Ad ogni modo, Microsoft si conferma vera innovatrice, capace di adattarsi alla galoppante evoluzione del mercato sempre con nuove e sorprendenti iniziative. Staremo a vedere se il suo esempio sarà seguito anche da altre società informatiche, dando vita così ad un vero e proprio nuovo settore di mercato, quello delle prepagate pc, guarda caso ancora una volta all’insegna di una sempre più marcata convergenza, non soltanto tecnologica ma anche di strategie e modelli di business.