Italia
“Con un ricorso al TAR cercheremo di rimuovere tutti gli effetti distorsivi dell’autorizzazione concessa a Telecom Italia, discriminando i concorrenti, ad offrire il servizio di accesso ad Internet Alice 20Mbps” – ha dichiarato Stefano Quintarelli, Presidente di AIIP, l’Associazione Italiana degli Internet Providers.
“L’autorizzazione con cui l’Autorità delle Comunicazioni ha dato il via libera al neo-monopolista della larga banda – continua Quintarelli – implica che i concorrenti diventeranno dei meri rivenditori di Telecom Italia. E tutto questo, a causa di un’offerta all’ingrosso inadeguata e non coerente con le regole che la stessa Agcom si è data.
Riteniamo quindi, che questa decisione sia lesiva degli interessi degli utenti in quanto non si consente agli altri operatori di formulare offerte personalizzate, con livelli di servizio e di prezzo diversi da quelli fissati e predeterminati da Telecom Italia. Paradossalmente, nemmeno quelli che hanno investito in infrastrutture di rete, potrebbero vendere servizi di connettività all’ingrosso agli altri operatori, con evidente nocumento economico e soprattutto a scapito di un mercato aperto alla libera concorrenza e al pluralismo.
Per queste ragioni AIIP, a tutela dei propri associati, è ricorsa al giudice amministrativo chiedendo la piena attuazione della Delibera 34/06/CONS, nella fase di sua prima attuazione, in un momento di mercato assai delicato che vede, contemporaneamente, sia lo stallo del tavolo tecnico presso Agcom sull’accesso a larga banda, sia l’orientamento espresso dalla stessa autorità di non sottoporre a regolamentazione il nuovo mercato della TV via cavo, a differenza degli altri mercati televisivi.” – conclude Stefano Quintarelli.