Italia
Con l’obiettivo di superare i limiti delle attuali architetture di IPTV, il Consorzio Voipex – presidio italiano per l’abilitazione e la certificazione dell’interoperabilità, qualità e trasparenza dei servizi su IP – ha promosso l’avvio del progetto di sperimentazione di una piattaforma IPTV-DTT aperta ed interoperabile.
Un’iniziativa tecnologicamente importante ed economicamente strategica, che potrebbe contribuire a garantire al mercato, agli enti pubblici e agli utenti quel pluralismo di mezzi radiotelevisivi, reti d’accesso, servizi e tecnologie che la stessa Commissione Europea auspica nelle proprie direttive.
“L’integrazione tra il Digitale Terrestre ed il mondo IP per tramite di tecnologie aperte ed interoperabili” commenta Guido Tripaldi, Presidente del Consorzio Voipex “è un’importante tappa per lo sviluppo di nuovi servizi e format televisivi, perché allargherà enormemente le possibilità editoriali, e comporterà una platea più ampia di spettatori.
Si aprono inoltre nuove prospettive per tutti gli enti e le amministrazioni pubbliche che intendono realizzare servizi di e-goverment interattivi, e per tutti i fornitori di servizi e tecnologie che potranno sviluppare un nuovo ed importante mercato innovativo.”
Allo stato corrente, infatti, l’assenza di interoperabilità fra standard e tecnologie nella catena di distribuzione dei contenuti televisivi su protocollo IP si traduce in un livello di interdipendenza tecnologica ancora troppo forte. Basti pensare che le tecniche impiegate per i sistemi di codifica video, DRM ed EPG non consentono ancora di poter scegliere in assoluta libertà quelle che poi saranno le soluzioni tecnologiche per il Content Delivery (Multicast, Caches, P2P, ecc), né tantomeno la tipologia di set-top-box impiegato dall’utente.
La mancanza di standard definiti o adottati universalmente, quindi, contribuisce a rafforzare questa forte interdipendenza tecnologica e non può che condurre all’emergere di sistemi tecnologicamente chiusi anche se verticalmente integrati.
In termini di mercato questa limitazione porta inevitabilmente il fornitore di contenuti a fasi anche operatore di rete: una figura unica che predispone, distribuisce ed offre al pubblico il bouquet di contenuti, la rete di accesso, il sistema di acquisto e la tecnologia fruizione.
Le attuali tecnologie, infine, consentono soltanto una parziale integrazione fra TDT e IPTV, che invece di risultare complementari sembrano invece porsi in competizione tra loro. Tutto ciò determina, assieme all’assenza di una piena condivisione di criteri e standard condivisi, un forte deterrente che penalizza proprio il libero sviluppo del mercato IPTV.
Questo preoccupante scenario ha spinto il Consorzio Voipex ad avviare il progetto di piattaforma IPTV-DTT aperta ed interoperabile, teso a definire specifiche, selezionare standard, realizzare elementi tecnologici mancanti e, quindi, dar vita ad un sistema che garantisca l’indipendenza e il pluralismo di tutti i soggetti coinvolti nel processo di creazione e distribuzione.
Come? Offrendo la compatibilità tecnologica per tutti i livelli della catena di distribuzione, così che risulti possibile ‘intercambiare’ non solo ogni specifica tecnologia e servizio ma anche lo stesso fornitore.
Gli obiettivi del progetto, pertanto, sono di assicurare ai clienti di qualsiasi operatore di accesso broadband la possibilità di raggiungere i contenuti offerti da qualsiasi content provider, e viceversa. Questo si traduce in molteplici benefici.
In particolare, consente all’utente di non esser costretto a cambiare set-top-box qualora decida di cambiare fornitore di connettività o di contenuti, e tutto nel pieno rispetto della propria privacy e nella totale sicurezza in quanto a sistemi di pagamento utilizzati.
Una piattaforma aperta e interoperabile garantisce poi ai content provider la tracciabilità e il monitoraggio della QoS (qualità dei servizi) dei propri contenuti a prescindere dalla la rete di distribuzione prescelta. Inoltre, consente di utilizzare qualunque tipo di sistema DRM/CAS, con la certezza che il set-top-box dell’utente sarà poi in grado di ospitarlo e la CDN (Cable Data Network) di gestirlo, di qualunque operatore di rete si tratti.
Infine, il sistema pensato da Voipex permette all’operatore della rete d’accesso di scegliere la tecnologia di CDN più adatta alla propria architettura di rete, con la garanzia di una piena compatibilità con la codifica dei contenuti, i sistemi DRM dei Content Provider e, infine, con tutti i tipi di set-top-box.
La sperimentazione vede coinvolti i consorziati che metteranno a disposizione le componenti di loro competenza e che si impegneranno a collaborare condividendo i risultati, le problematiche, le misurazioni, e quant’altro utile alla messa a punto della piattaforma per l’intera durata della sperimentazione. In particolare, l’apporto editoriale e le specifiche competenze in materia di diffusione radiotelevisiva su internet saranno messe a disposizione da Rainet, società del gruppo RAI consorziata al Voipex.
Il Consorzio Voipex (che prende il suo nome dal binomio ‘voip’ ed ‘exchange’) è un’iniziativa unica nel mondo, che si prefigge di contribuire in maniera concreta alla promozione e allo sviluppo armonico di un mercato aperto, efficiente e sostenibile di servizi su IP (SoIP2, Service over Internet Protocol) tra loro interoperabili, promuovendo le soluzioni basate su protocolli aperti.
Nato nel 2005, trasversale a tutto il settore ICT ed esteso a tutte le realtà coinvolte nella realizzazione di servizi e tecnologie, il Consorzio annovera tra i propri consorziati operatori TLC, aziende di servizi e di produzione tecnologica IP, broadcaster, fornitori di contenuti, associazioni del settore, istituzioni pubbliche ed organi scientifici ed accademici.