Italia
Si è appena conclusa, con una elevata affluenza di partecipanti professionali, la terza edizione del Book Film Bridge che si è svolto – in parallelo con l’International Book Forum (mercato per lo scambio di diritti tra editori italiani ed esteri) – nelle due aree dedicate: la Sala VISIONI – attrezzata per le presentazioni di progetti e gli eventi speciali “Sguardi dal Ponte” e la Sala OPZIONI – con i tavoli-progetto per le negoziazioni riservate.
Durante i tre giorni del BFB sono stati registrati oltre 380 professionisti provenienti da 11 Paesi europei (Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Norvegia, Spagna, Svezia, Svizzera e UK).
Tutti gli incontri tra 55 editori e oltre 100 società di produzione audiovisiva (su 160 che hanno proposto progetti) hanno confermato l’enorme bisogno di un mercato per lo scambio di diritti tra le varie componenti industriali della “convergenza”.
Sono stati circa 226 i progetti iscritti al mercato (51 quelli presentati in Sala Visioni) che hanno percorso il ponte in tutti i sensi possibili: 159 i progetti presentati da editori che hanno offerto diritti alle società cinematografiche e televisive su libri pubblicati o in produzione e 67 i progetti audiovisivi che sono stati presentati per possibili co-produzioni, pre-acquisti e/o licenze alla stampa periodica e ai nuovi media.
Diversi i progetti già diventati una realtà cinematografica: “Mi piaci da morire” (Newton & Compton/ Leone Cinematografica), “Notturno Bus” (Einaudi e attualmente in produzione per Emme s.r.l.), “Il fantasma di Corleone” (Mediterranea/ RCS), “Piemonte Stories” (Stefilm International – Torino) e “Scrivere New York” (Minimum Fax).
Il BFB ha dato ampio spazio anche alla formazione: 50 le presenze al BFB di studenti della Scuola IAL (corso di Story Editor), del Master in “Tecniche di narrazione” della Scuola Holden di Torino e del Master in “Editing e scrittura di prodotti audiovisivi” del Virtual Reality & Multimedia Park di Torino.
Ma i protagonisti dell’International Book Forum sono stati anche e soprattutto i libri. L’appuntamento di quest’anno si è aperto con una notizia davvero incoraggiante: nel 2005 il 42,3% degli italiani (> 6 anni, elaborazione Ufficio studi AIE su dati Istat) ha letto almeno un libro, con un incremento sull’anno precedente dello 0,95% (rispetto al 2003 la crescita è stata del 2,2%).
I risultati vanno decisamente oltre: negli ultimi cinque anni si sono acquisiti (anche se forse sarebbe meglio dire ri-acquisiti) oltre 2milioni di nuovi lettori. Si è in altre parole passati dai 21,1 milioni di “lettori” del 2000 (il 38,3% della popolazione) agli attuali 23,3 milioni. Una crescita, dunque, del 10,4%, secondo i dati dell’Ufficio studi dell’Associazione Italiana Editori (AIE), anche se il 2000 fu l’anno con il punto più basso fatto registrare dalla “lettura” negli ultimi dieci anni!
Insomma, non si era trattato di un caso: gli italiani ricominciano a leggere. “Sembra esser continuato il leggero trend positivo nella crescita della lettura effetto, probabilmente, delle numerose e disseminate iniziative che in questi anni sono state avviate nel nostro Paese – ha sottolineato il presidente degli editori, Federico Motta – Penso al successo del fenomeno delle vendite abbinate libri-quotidiani, alle fiere e saloni del libro, ma anche ai festival letterari grandi e piccoli, alle campagne promozionali avviate dagli editori, sino alle presentazioni in libreria. Risultati che purtroppo derivano assai meno da interventi e investimenti strutturali in favore di sviluppo di biblioteche di pubblica lettura o di biblioteche scolastiche”.
Si tratta di nuovi lettori, certo, ma sono soprattutto deboli lettori (quasi la metà di chi legge un libro non ne legge più di tre all’anno), e concentrati nelle regioni del Nord piuttosto che in quelle del Sud.
Chi legge almeno un libro al mese sono poco più di 3 milioni di persone, pari al 5,6% della popolazione con più di 6 anni (o il 13,5% tra i lettori di chi dichiara di leggere almeno un libro (in un anno). Ed è la tipologia di lettori che è cresciuta maggiormente negli ultimi cinque anni, con un ritmo poco più che doppio rispetto alla media nazionale (+ 22,4%). In altre parole chi già leggeva ieri, oggi legge molto di più, chi leggeva poco o solo occasionalmente continua a essere un lettore occasionale.
Una lettura che continua inoltre a essere fortemente polarizzata tra Nord e Sud del Paese. Se le regioni settentrionali hanno una penetrazione della lettura del 50,4% (12.618.000 persone in proiezione), quelle del Sud (e Isole) sono separate da oltre venti punti percentuali: 30,4% (5.928.000 persone). Nel Nord i lettori assidui di libri sono il 16,1% dei lettori, nel Sud solo il 7,8%.