Potenza del Web: nel mondo, 694 milioni di persone connesse. Gli israeliani i più assidui

di Raffaella Natale |

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Internet è ormai entrato a fare parte della vita di tutti. La diffusione si allarga a macchia d’olio, arrivando anche nelle zone impervie e contribuendo a ridurre il gap tecnologico che divide i Paesi ricchi da quelli più poveri, oltre a diventare anche strumento di crescita sociale e culturale.

Nel mondo, sono quasi 694 milioni le persone, con più di 15 anni, che usano Internet, pari al 14% della popolazione mondiale. Tra questi, 152 milioni sono statunitensi, 74 milioni cinesi e 52 milioni giapponesi. L’Italia registra 16,8 milioni di internauti, poco più dell’India (16,7), mentre chiude la top 15 l’Australia con 9,7 milioni.

I dati, raccolti fino a marzo 2006, sono forniti da una Ricerca di ComScore Network pubblicata giusto ieri, che realizza una stima dei servizi online ed è basata sull’analisi dei principali mercati, Cina e India compresi.

 

Peter Daboll, Presidente e CEO di ComScore Media Metrix, ha sottolineato “Oggi, l’audience online negli Stati Uniti rappresenta meno di un quarto degli utenti Internet di tutto il mondo, rispetto a dieci anni fa quando costituiva i due terzi dell’audience mondiale”.

Aggiungendo che si tratta di “Un fatto di notevole rilievo, e ComScore è lieta di poter offrire rilevazioni che aiutino i più grandi marketer mondiali a capire come il mondo usa Internet”.

 

I dati di ComScore possono differire da altri forniti su scala mondiale per via del metodo utilizzato: sono infatti esclusi tutti gli utenti con meno di 15 anni, come anche il traffico Internet da computer pubblici, quali Internet café, e l’accesso da telefoni cellulari o PDA.

 

Chris Dobson, vicepresidente della divisione vendite per MSN International, ha dichiarato che “Precedentemente, MSN ha tentato di armonizzare i diversi dati per ottenere un’analisi di tipo globale”.

Dobson ha anche precisato che il fatto che i dati di ComScore World Metrix vengano prodotti seguendo una metodologia mondiale, che fa la differenza, consentendo di analizzare cosa succede nel mondo e quali sono i comportamenti dell’utente Internet tipo.

“E’ un significativo passo avanti per l’industria e misura perfettamente l’importanza di mercati fuori dagli Stati Uniti, in particolare nei Paesi in via di sviluppo come Cina e India, che finora non erano stati considerati”.

 

Nel luglio scorso, il Centro di Informazione su Internet in Cina stimava che il numero degli utenti cinesi arrivava a 103 milioni, in seconda posizione dietro gli Stati Uniti.

 

Quanto a tempo passato su Internet, la Ricerca evidenzia che Israele è in testa con 57 ore al mese in media per persona, due volte gli Stati Uniti. Seguono Finlandia, Corea del Sud, Olanda e Taiwan.

Daboll ha infatti commentato che “I dati ComScore World Metrix evidenziano elevati livelli di permanenza online in Paesi diversi dagli Stati Uniti che, infatti, non rientrano fra i primi 15 Paesi in termini di ore mensili per utente”. “Questi elevati livelli di permanenza online dimostrano l’importanza di una misurazione a livello mondiale e sottolineano il fatto che il Web non è certamente un fenomeno solo statunitense”.

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