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Intel, numero uno mondiale dei microprocessori, ha deciso di investire 1 miliardo di dollari nei prossimi 5 anni per favorire l’accesso alle tecnologie informatiche nei paesi emergenti.
Un ingente sforzo finanziario che estende le iniziative già avviate nell’ambito dell’Intel World Ahead Program e si focalizzerà su tre aree: quella dell’accessibiltà, della connettività e dell’educazione.
Intel si impegnerà dunque per dare a chi vive in aree svantaggiate la possibilità di acquistare un Pc e di poterlo usare, garantendo accesso e contenuti a basso costo, nonché sviluppando dei computer per andare incontro alle specifiche esigenze regionali.
Per quanto riguarda la connettività, Intel intende espandere l’accesso a internet curando l’intero ecosistema necessario, inclusa la promozione e la sperimentazione di tecnologie come il WiMax. E, infine, prevede di lanciare una serie di programmi formativi che mettano gli studenti nelle condizioni di competere nell’economia globale, anche attraverso corsi di formazione per oltre 10 milioni insegnanti.
“Molto è stato fatto per aiutare i paesi emergenti ad accedere alle tecnologie ICT, ma c’è ancora tanto da fare”, ha spiegato il presidente di Intel Paul Otellini.
Se da un lato è essenziale garantire la disponibilità di Pc a basso costo, il programma World Ahead vuole andare oltre il mero fattore economico per “sviluppare soluzioni adatte alle diverse esigenze regionali, accelerare la connettività, sostenere le capacità locali e fornire la formazione necessaria a fare la differenza”.
La società è impegnata da anni in progetti volti a estendere l’uso delle tecnologie informatiche alle zone più disagiate e alle persone svantaggiate, con una serie di programmi volti a sviluppare tecnologie user-centric su misura per le comunità locali.
Il World Ahead Program vuole accelerare i progressi dei progetti già avviati, moltiplicare i loro effetti ed estendere la loro portata.
La compagnia ha in programma, per esempio, di estendere il progetto ‘Discover the Pc‘ già avviato in India ad altre regioni, sviluppando 6 nuovi modelli di computer low-cost nei prossimi due anni.
Combinando i tre fattori chiave – accessibilità, connettività ed educazione – Intel spera anche di diffondere Pc ‘full-optional’ e internet ad alta velocità nel maggior numero possibile di scuole dei paesi emergenti, assieme a corsi di formazione per gli insegnanti.
A questo scopo, la società investe circa 100 milioni di dollari l’anno e ha già donato 100 mila Pc a istituti di queste regioni e collaborato con 52 governi per sviluppare programmi di inclusione digitale che favorissero l’acquisto di Pc.
Il programma ‘Teach to the Future‘ ha aiutato più di 3 milioni di insegnanti di 35 paesi a intergrare la tecnologia nelle loro lezioni, mentre il progetto ‘Learn Program‘ ha raggiunto più di 150 mila studenti in Brasile, Egitto, Israele, Messico, Cina, Russia e Turchia.
Nel frattempo, Intel non smette di promuovere in nuove tecnologie che rendano ubiquo l’accesso a internet: Intel Capital ha investito oltre 4 miliardi di dollari negli scorsi 15 anni e nel 2005, il 60% di questi investimenti è stato fatto fuori dagli Usa – Cina, Taiwan, Corea, India, Europa dell’est e America Latina.
Attualmente, sono in corso 175 sperimentazioni sul WiMax e più di 35 sono passate alla fase commerciale.