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Fastweb approva il bilancio e nomina il Cda. Scaglia ‘Non abbiamo bisogno di partner strategici, ma valuteremo le offerte’

Italia


L’Assemblea degli azionisti di Fastweb ha approvato il bilancio 2005, chiuso con ricavi consolidati per 967,8 milioni di euro (+34% rispetto al 2004) ed Ebitda consolidato pari a 305 milioni di euro pari al 32% dei ricavi e in crescita del 43% rispetto all’esercizio precedente.

La perdita netta della società capogruppo è risultata pari a 195,0 milioni di euro e sarà ripianata mediante l’utilizzo per pari importo della riserva sovrapprezzo azioni.

L’Assemblea degli azioni ha inoltre approvato la distribuzione straordinaria di una quota della riserva sovrapprezzo azioni pari a 3,77 euro per azione equivalente a 300 milioni di euro.

 

Come informa una nota, con l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2005 si è concluso il mandato degli amministratori in carica per scadenza del termine. L’Assemblea ha pertanto proceduto alla nomina del Consiglio d’amministrazione, in carica fino all’approvazione del bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2008, che risulta composto da: Silvio Scaglia, Stefano Parisi, Mario Rossetti e come amministratori indipendenti: Mario Greco, Manilo Marocco, Gianfelice Rocca, Valerio Zingarelli.

 

Al termine dell’Assemblea degli azionisti, Silvio Scaglia, fondatore e presidente della società, ha sottolineato che Fastweb non ha bisogno di partner strategici.

Osservando: “Ha tutte le forze per continuare a crescere in modo indipendente, non ha nessun bisogno di pensare a alleanze strategiche“. Ecco perché le offerte ricevute nei mesi scorsi sono state ritenute inferiori al reale potenziale della società telefonica.

 

“Abbiamo davanti un orizzonte di crescita – ha aggiunto Scaglia – poiché abbiamo già realizzato gli investimenti più grandi nella rete”. Questo non toglie che il gruppo valuterebbe “possibili offerte” nell’ottica di creare valore per gli azionisti: “a lungo termine non ho intenzione di fare una family company“, ha osservato Scaglia.

Poi ha aggiunto “C’é ancora molto valore da creare, la mia priorità continua a essere lo sviluppo dell’azienda e la creazione di valore per tutti gli azionisti. A lungo termine non ho intenzione di fare una family company”.

Il presidente ha confermato le stime di crescita (+30% fatturato, +40% ebitda) per il 2006, e il raggiungimento dell’utile nel 2007.

 

Commentando la gara per il Sistema pubblico di connettività (CNIPA), vinta lo scorso 6 aprile e oggetto di ricorso da parte di Telecom Italia, Scaglia ha ricordato che c’è in corso una competition by litigation, aggiungendo con ironia “loro hanno più avvocati che ingegneri“.

Secondo il presidente di Fastweb “E’ sorprendete che Telecom ricorra contro di noi per posizione dominante”. Inoltre, entrando nel merito della gara per cui l’offerta di Fastweb era stata ritenuta troppo elevata, Scaglia ha spiegato che “Abbiamo applicato più o meno le tariffe destinate agli utenti privati“. In molti casi poi “i nostri prezzi sono stati più alti di quelli praticati da Telecom“.

Proprio il costo dei legali, secondo Scaglia, unito a una “stratificazione di tecnologie differenti” fa sì che “l’offerta di Fastweb, basata su una tecnologia totalmente IP assicuri maggiore efficienza a costi inferiori“.

 

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