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Mobile Tv: ‘libertà vigilata’ per Mediaset, avrà il DVB-H ma a condizioni ben precise

Italia


Via libera per Mediaset al DVB-H (Digital Video Broadcasting-Handheld). L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha deliberato il proprio OK all’acquisizione, da parte di RTI, della rete trasmissiva della società Europa Tv (Gruppo Mediaset), controllata da Holland Italia dell’imprenditore franco-tunisino Tarak Ben Ammar e dell’emittente televisiva francese TF1.

L’autorizzazione resta però vincolata a una serie di impegni presi dalla società televisiva, su cui l’Antitrust vigilerà e potrà intervenire, qualora non fossero rispettati in futuro.

 

L’operazione di concentrazione conferisce al gruppo Mediaset ulteriori risorse frequenziali che, a seguito della loro conversione dalla tecnica analogica a quella digitale, costituiranno un terzo multiplex nel mercato del broadcasting digitale.

Il nuovo multiplex si aggiunge, infatti, ai due che il gruppo televisivo già utilizza sul digitale terrestre. Mediaset ha sempre detto di “voler riservare porzioni di capacità trasmissiva” di questo nuovo multiplex, “agli operatori tlc che ne faranno richiesta” e in questo senso c’è già un accordo con Tim, e “ulteriori accordi in fase di negoziazione” con altri operatori mobili.

 

L’Antitrust temeva che con l’acquisizione di Europa Tv si accrescesse ulteriormente la capacità trasmissiva dell’impresa acquirente e si accentuasse la posizione competitiva, in particolare nel mercato delle reti di trasmissione del segnale televisivo in tecnica digitale. L’operazione avrebbe potuto costituire in capo al gruppo Mediaset, che già detiene un peso di rilievo nel mercato a monte delle infrastrutture, una posizione dominante nel mercato delle reti per la trasmissione del segnale televisivo terrestre in ambito nazionale. Ma che le cose sono andate diversamente e dagli accertamenti è emerso che l’operazione non rappresenta questi rischi.

 

Per l’Autorità, “elemento essenziale dell’operazione è il fatto che il Gruppo Mediaset non effettui, direttamente o indirettamente, attività di raccolta pubblicitaria mediante la rete oggetto di acquisizione”. Inoltre l’Agcm chiede che la rete venga dedicata esclusivamente alla fornitura di contenuti televisivi su terminali mobili in tecnologia DVB-H.

 

Terza condizione: “La rete sarà aperta agli operatori di telecomunicazioni che ne faranno richiesta e la capacità trasmissiva sarà concessa a condizioni eque, ragionevoli e non discriminatorie”.

Il Garante spiega che sulla rete stessa potranno essere trasportati anche contenuti di fornitori terzi, oltre a quelli di RTI; il modello di business previsto dalla società nella fornitura di servizi di trasmissione televisiva digitale su terminali mobili in tecnologia DVB-H implica la piena responsabilità degli operatori telefonici in relazione all’offerta e alla gestione dei contenuti, secondo il modello compiutamente evidenziato e, di conseguenza, il Gruppo Mediaset non offrirà servizi di DVB-H direttamente al consumatore finale. Ed infine “la raccolta pubblicitaria sarà di esclusiva competenza e profitto degli operatori mobili”.

 

L’Autorità, infine, considerato che la concentrazione ha per finalità la destinazione della capacità trasmissiva esclusivamente allo sviluppo di una rete di trasmissione in tecnologia DVB-H per la fornitura di contenuti televisivi su terminali mobili, in un mercato in via di formazione, e che potrà essere nuovamente oggetto di valutazione ai sensi dell’art. 16, comma 7, della legge antitrust, ha deliberato di autorizzare l’operazione.

 

Mediaset potrà entrare nella nuova tecnologia del DVB-H, la Tv sui telefonini, ma lo dovrà fare come semplice operatore di rete, senza poter vendere direttamente il servizio al consumatore finale, e senza utilizzare i nuovi canali per la sua raccolta pubblicitaria.

 

I paletti posti dall’Antitrust a Mediaset, per dare il suo via libera all’acquisizione degli impianti e delle frequenze di Europa Tv, sono destinati a incidere profondamente sul progetto DVB-H del gruppo milanese.

L’Autorità per la Concorrenza ha voluto innanzitutto separare l’acquisto di queste frequenze e dei circa 450 impianti di trasmissione, dal resto dello infrastrutture nelle mani di Mediaset: quelle di Europa Tv “saranno destinate esclusivamente alla fornitura di servizi su terminali mobili con tecnologia DVB-H”.

 

In altre parole, questo divieto implica che Mediaset non potrà mai produrre telefonini o fare pubblicità per servizi sulla Mobile Tv

Significativo anche il divieto “di raccolta pubblicitaria” volto a non incrementare la posizione dominante di Mediaset nella pubblicità che già è stata oggetto di sanzioni da parte dell’Autorità per le Comunicazioni. Anche l’Agcom aveva dato parere favorevole all’ operazione Europa Tv trovandosi d’accordo con l’Antitrust sui limiti da imporre.

 

A vendere il DVB-H saranno gli operatori di tlc che transiteranno sulla rete Mediaset. Saranno loro a gestire l’offerta anche dal punto di vista dei contenuti. Potranno acquistare programmi di Mediaset ma anche di altri fornitori, senza impedimenti di transito sulla rete.

E anche la cessione di capacità trasmissiva agli operatori tlc dovrà avvenire “a condizioni eque, ragionevoli e non discriminatorie”. Per ora l’accordo è con Telecom Italia (ma il marchio sarà quello dell’operatore mobile del gruppo Tim) che fin dall’inizio ha affiancato Mediaset in questa avventura della Tv sul telefonino. A breve però potrebbero aggiungersi altri operatori, in particolar modo Vodafone, con la quale da mesi sono in corso trattative.

 

A far concorrenza a Mediaset sul nuovo sistema DVB-H ci saranno  la Rai, che  al momento è ancora in fase di sperimentazione avanzata, e soprattutto H3G. Il quarto operatore di telefonia mobile nazionale, attivo finora nell’Umts, ha deciso di lanciarsi direttamente in questa nuova tecnologia.

La società ha deciso di puntare molto sui servizi della Mobile Tv, soprattutto per lo sbarco in Borsa con la configurazione di una vera e propria “media company” e nelle prossime settimane “La3“,  la propria Tv mobile inizierà le trasmissioni.

 

L’Antitrust si è, comunque, riservata la possibilità di “riesaminare” la posizione di Mediaset nel DVB-H, alla luce di quella che sarà l’evoluzione del mercato in questa nuova tecnologia a cavallo tra telefonia e televisione.

 

Mediaset ha comprato 940 frequenze in tre anni, ma per l’Authority solo una parte delle frequenze può raggiungere porzioni ampie del territorio, essendo le altre residuali. In ogni caso Mediaset non utilizzerà le 450 frequenze di Sport Italia in prima persona, ma le affitterà a operatori telecom che vogliono lanciare  la Mobile Tv su standard DVB-H.

 

La cessione del ramo di azienda di Europa Tv era stata annunciata lo scorso 21 dicembre, in quella occasione Ben Ammar aveva sottolineato che “le frequenze Tv sono una merce rara e Berlusconi ne aveva bisogno per la Tv mobile che avrà un gran futuro“. Il prezzo di vendita, precisato dallo stesso imprenditore è stato di 185 milioni di euro, e riguardano solo frequenze e infrastrutture di trasmissione.

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